A little bit more

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Dopo essere state un po' in silenzio, come in una sottospecie di meditazione, le chiedo:
<<Diana, raccontami un po' degli altri... sono tutti simpatici come te?>>
La bambina mi sorride e, dopo essersi schiarita la voce, comincia a descrivere i suoi compagni, ormai anche miei:
<<Allora, il mio preferito è Filippo, anche se è l'ultimo arrivato! Io lo chiamo Fil perché è più corto... È sempre gentile, mi legge tanti libri e poi è molto bello!
C'è anche una ragazza, Leila, che è un po' più grande di te. A me piacerebbe essere come lei, sembra così... non mi ricordo la parola! Come si dice, Olimpia, quando sembra che non hai bisogno di nessuno?>>.
<< Indipendente? - le suggerisco - E puoi chiamarmi Olli >>.
<<Giusto Olli, mi piace come suona il tuo nome! Già era proprio quello che volevo dire! Leila sembra indipendente, è molto spesso arrabbiata, anche per il nulla... Tuttavia con me è sempre gentile.
Con Will ci abbiamo parlato tutti molto poco... È timido, chiuso ed è sempre così triste!>>

Al contrario, non si può dire che Diana sia timida... questa bambina già mi è entrata nel cuore!
Tuttavia, la curiosità verso La Duchessa mi spinge a chiedere alla piccola se mi può accennare qualcosa su questa donna.
Apro la bocca per parlare quando, improvvisamente, nella stanza entra di prepotenza un giovane donna.

<<Ciao Diana! Come va?>>, detto questo la sua attenzione viene catturata completamente da me ed esclama:
<<No! Un'altra! E sempre più spesso! Queste aure del cavolo!>>, conclude con una serie di perifrasi che evito di ripetere...
Mi preoccupo un'attimo per Diana, la quale però sembra tranquilla nella sua poltrona.
Quando vede la mia espressione, la bambina afferma:
<<Tranquilla Olli, un paio di minuti e torna normale!>>

Infatti, quella che suppongo sia Leila ci raggiunge e si accomoda per terra, davanti a noi.
È una bellissima donna, con gli occhi verdi e una carnagione olivastra. In vita doveva avere dei bellissimi capelli scuri, dato che sembra la classica ragazza mediterranea.
Noto il vestito grigio chiaro e mi chiedo quante prove abbia già fatto.

Leila si sporge verso di me, tendendomi la mano:
<<Piacere Leila, benvenuta nel club degli sfigati!>>
<<Piacere Olimpia, ma se vuoi puoi chiamarmi Olli. E grazie del benvenuto, la cosa mi entusiasma parecchio!>>.
La donna scoppia improvvisamente a ridere:
<< Mi piace il sarcasmo... io e te andremo d'accordo! Allora Olli, suppongo tu abbia già raccontato la tua storia a Diana e non vorrei fartela ripetere... ma sono una persona curiosa, quindi ti prego di fornirmene una versione ridotta!>>

Dopo essere certa di aver raccontato tutto a Leila, le comunico che adesso è il suo turno.

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