Limbo?

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Urlo con tutto l'ardore che possiedo:
<<Che cosa??? Come è possibile??? Io sono qui, ti vedo e ti sento normalmente... Non può essere, mi stai prendendo in giro... >>.

Divento improvvisamente calma.
Mi è bastato un solo sguardo verso Kalei che, non so come, comincio a sentire una sorta di pace interiore, quasi mistica.
Ci metterei la mano sul fuoco che è lui che mi sta trasmettendo questa sicurezza, anche perchè ci siamo solo noi.
Mi convinco sempre più che effettivamente sono morta e anche in maniera improvvisa, visto che non possiedo ricordi dell'accaduto.

Approfitto della calma trasmessami dal custode e cerco di elaborare il tutto: penso ai miei genitori, ad Asia, a Nate... È tutto sbagliato, ogni cosa; ripenso agli ultimi istanti della mia vita ma niente, nada, un buco nell'acqua, non mi ricordo nulla di come sono morta, né di dove in effetti.
Decido che, per ora, lascio perdere... tutto mi tornerà in mente.

Nel frattempo resto in allerta, nella speranza di vedere altri come me sbucare dal nulla, perché se io sono morta e mi trovo 'nel mezzo' altra gente deve aver fatto la mia stessa fine.
<< No!- mi risponde Kalei come se mi leggesse nel pensiero- qui ci sei solo tu, almeno per adesso>>.
Sono sempre più confusa. L'angelo evidentemente non se ne accorge perché continua:
<< Dovrai seguirmi per capire fino in fondo la tua missione, non c'è tempo per le domande>>. Detto questo, fa dietro-front e inizia a dirigersi verso quell'orizzonte bianco.

Senza esitare lo seguo e ripenso a ciò che mi ha detto: una missione, io??? Molto strano... chissà dove mi condurrà, muoio dalla voglia di sapere perché sono qui, ah già, giusto io sono già morta.
Non mi viene da ridere e credo che sia evidente il motivo.

Guardo il mio riflesso, ancora una volta, e penso a come poter migliorare il mio colorito e i vestiti, se così si può chiamare questo sacco di lino.
<< Non ti lamentare!>>, mi arriva in risposta la voce di Kalei, <<ti verrà in seguito spiegato il perché di questo 'outfit', come lo chiamate voi mortali, così sterile>>.
Detto questo si gira e mi sorride. Mi invade nuovamente quella sensazione di calma e serenità, ricambio subito.

Certo che è proprio bello ... chissà se potrà avere fidanzate.
<<Olimpia!!! Io ti posso leggere nel pensiero se ancora non l'avessi capito... Per favore controlla la mente!>>.
Che imbarazzo! Solo io posso pensare a questo quando ho appena saputo che sono morta... Brava Olly sei proprio una pazza psicopatica che deve rivedere le sue priorità.
Kalei tuttavia risponde alla mia domanda inespressa:
<<Comunque non credo, il mio lavoro è... bhe, vincolante e non posso vivere la stessa vita degli umani>>.
Improvvisamente si intristisce e un secondo dopo si volta verso l'orizzonte.

Camminiamo ancora per altri due minuti credo, non ho un orologio quindi non posso saperlo di preciso.

Kalei si arresta di colpo e, nello stesso istante, si palesa davanti a noi un grande cancello in ferro battuto. Rimango estasiata nel vedere le decorazioni: orchidee per tutta la lunghezza di ogni barra di metallo, accompagnate da ghirlande di fiori e quadrifogli.

Si tratta in assoluto del più bel cancello che abbia mai visto.

THE COLOURS QUESTIONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora