Talking (Leila)

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Leila mi guarda, fissando i suoi bellissimi occhi nei miei; dopo un tempo, che mi pare infinito, esclama:
<<Mi dispiace che tu sia finita qui. La tua storia è triste, ma quella di ognuno di noi lo è... l'unica soluzione a questa merda è fare forza comune! Nonostante il mio carattere, l'ho capito e ci sto provando anche io...
Detto questo preparati a sentire la mia meravigliosa storia.>>

Le sorrido, facendole cenno di proseguire.
Leila guarda per un attimo Diana, la quale sembra immersa nella lettura, probabilmente perché la sua storia l'avrà già sentita.
Le sorride, quasi in modo materno, e comincia a raccontare:
<< In vita avevo 35 anni e la mia aura era color oro giallo.
Come ognuno di noi qui, anche io pensavo di meritare la vita, dato che con le unghie sempre mi sono guadagnata ogni cosa: sai che sono riuscita ad essere il più giovane avvocato ad arrivare al tribunale e vincere una causa?
Avevo un fidanzato, Andrea, convivevamo sai?
In effetti, realmente credevo che niente potesse andare storto.
Poi, un bel giorno, dopo ore in tribunale avevo voglia di fumarmi una sigaretta; così andai in terrazza, tipo quelle panoramiche hai presente? Bhe lì la mia aura, quella stronza, ha deciso che sarebbe stato divertente farmi buttare di sotto, magari per vedere se sarei sopravvissuta.
Non c'è bisogno di dirti che non fu così, altrimenti non sarei qui.
La cosa che mi fa incazzare è che, a tutti gli effetti, sulla Terra sembrerà un suicidio.
Odio pensare ai miei parenti che si scervellano fino a farsi del male per capirne i motivi.
Per questo sono incazzata nera, più dei miei compagni, perché in fondo per voi poteva essere un incidente ma per me...>>

Una lacrima le scende sul viso, non pensavo si potesse piangere in questo posto...
Mi avvicino a Leila e con la massima delicatezza le tocco una spalla, dopo di che le dico:
<<Sicuramente le mie parole non ti aiuteranno a stare meglio, ma forse stracciare quella merda di aura si...
Ci sei vicina?>>

Leila sembra aver ritrovato la forza di combattere, in quanto sul suo viso compare un'espressione diabolica, quasi da film Shining.
A questo punto esclama:
<<io sono a tre prove, l'ultima poco fa... e ho appena scoperto la mia missione. La prossima prova sarà decisiva e con il potere conferitomi manderò a quel paese la mia aura e tutte le sfighe che mi ha causato.>>

Appena ha terminato, la mia curiosità ha la meglio:
<<Scusa Leila ma, se posso chiedere, quale sarebbe la tua missione?>>

Lei ci pensa un attimo e poi risponde:
<<Al momento non so bene di preciso... Devo ancora rifletterci bene, ma sono praticamente certa che riguardi mio fratello, in quanto il LIFELOAD mi ha sempre mandata a controllarlo...>>

<<Sono contenta per te, almeno una di noi ce la farà, incrocio le dita!>>, esclama dal nulla Diana.
Solo ora mi accorgo che è un po' che ci sta ascoltando.
Sembra triste però mentre lo dice, spero che anche lei ce la faccia!
Decido sul momento che la aiuterò: forse non riuscirò a scoprire la mia missione, ma almeno potrò farla scoprire a Diana, che, essendo più piccola, se lo merita sicuramente di più!

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