Faccio cenno a Kalei di continuare e, per l'ennesima volta, apro la mente il più possibile.
Mi sorride per rassicurarmi e ricomincia a parlare, con tono ancora più serio del precedente:
<<il LIFELOAD è una macchina molto intelligente che ti permette di tornare sulla Terra per brevi periodi. Si tratta di una coscienza che a me piace definire "viva", in quanto pensa e ragiona per conto proprio. La macchina sa tutto di ogni persona dal momento stesso che questa entra al suo interno: ne conosce immediatamente le emozioni, le aspirazioni, le paure e le potenzialità.
Lui sa ciò che deve essere fatto, cambiato e mantenuto tale; insomma ogni cosa.
È una fortuna poterci entrare in contatto, perché aiuta l'abitante a perseguire la "retta via" e cioè uscire da questo luogo.
Non chiedermi quando e come il Diamante Grezzo sia entrato in possesso di questo gioiello, scusa il gioco di parole, perché nessuno lo sa. In parole povere il LIFELOAD è una costante.
Detto questo, la coscienza ti guiderà nel tuo percorso scegliendo per te le prove, apparentemente a caso. Tuttavia, non pensare che siano inutili, anzi fidati delle sue scelte perché c'è sempre qualcosa da imparare.
Ora approfondiamo il tema "prova": come ti ha anticipato Rachele, ciascuna ti aiuterà a capire la tua missione; saranno dei veri e propri viaggi. In effetti, con il LIFELOAD potrai "teletrasportarti" nel mondo degli esseri umani e sarai in grado di sentire e vedere ciò che ti circonda. Non tornerai in vita, ovviamente, ma ti sembrerà di esserlo.
Attenzione! Nessun umano, animale o minerale che sia, può vederti/ percepirti/ annusarti, sarai completamente invisibile.
Dal momento in cui entri nel macchinario, verrai catapultata in un momento, luogo preciso del presente, il quale dovrebbe insegnarti qualcosa.
Finora mi segui?>>Credo di essere rimasta imbambolata dopo le prime due frasi, quindi ci metto un po' a capire che Kalei mi ha appena posto una domanda.
Se lo sto seguendo? Bhe si, ma come al solito interiorizzare il tutto è un'altra cosa...
Mi accorgo anche di non aver scritto praticamente nulla sul taccuino e mi do della scema cento volte.
Decido dunque di fare cosa è più logico:
<<Dammi due minuti, ci ragiono su e ti dico...>>.Appena Kalei annuisce, mi fiondo sul blocco e, matita alla mano, comincio a scrivere ciò che mi ricordo.
Dopo circa un minuto e mezzo, mi stupisco di me stessa dato che credo di aver scritto tutto. Menomale che la mia memoria non fa ancora cilecca!
Mi stupisco ancor di più del fatto che non ho dubbi sulle novità che mi ha appena riferito.
<<Ok, ti seguo! Spero che ciò che mi dirai adesso non sarà più complicato... anche se ho la sensazione che sia così!>>.Lo guardo speranzosa, in attesa di nuove informazioni spero più semplici, tuttavia sono più convinta delle mie capacità di comprensione... insomma se non sono ancora svenuta dalle troppe informazioni ricevute non lo farò più, no?
La speranza è l'ultima a morire.Devo smetterla di parlare di morte, sto diventando cinica...
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THE COLOURS QUESTION
FantasyOlimpia é BLU, quella tonalità sgargiante propria del lapislazzuli. Vive in un mondo pieno di colori, in cui le persone sono contraddistinte secondo essi : c'è chi é verde smeraldo, chi rosso fuoco, chi giallo color del sole... Ogni cosa è al su...