The Third

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Mi ritrovo seduta a un tavolo, in un salotto.
Dopo ogni dettaglio che scorgo, sono sempre più sicura di dove mi trovo.
Il tavolo di legno di ciliegio, le 6 sedie attorno ad esso, dove ho passato i pomeriggi, il divano morbido blu cielo, le pareti rosa antico... Non c'è dubbio, sono a casa di Tata Mina.

Ho mille domande per la testa: la prima è perché non ho mai pensato a lei... Da quando sono nel Diamante, non mi è venuta in mente neanche una volta!
Sono pessima e avrei voglia di prendermi a pugni. Mi rendo solo conto ora di quanto mi manchi immensamente anche lei!

Cerco di concentrarmi comunque sulla prova ancora in corso: noto solo ora, infatti, che il tavolo è pieno di scartoffie.
Avvicinandomi, riesco a leggere qualche foglio e mi rendo conto che provengono tutti dalla banca.
Altre mille domande improvvisamente fanno capolino nel mio cervello.
Tuttavia, non ho tempo per pensarci, dato che la persona che mi ha praticamente cresciuta entra nella stanza in questo momento.
È triste, come mai l'ho vista.
Non appena si siede al tavolo, mi avvicino e la stringo a me, anche se non può sentirmi.

Subito dopo arriva anche il marito, Sandro. Se è possibile la sua espressione è anche peggio di quella di Mina!
Si accomoda vicino a lei e io non posso fare altro se non assistere, incapace di intervenire in qualsiasi modo.
<<Ci porteranno via tutto se non paghiamo, Sandro!>>, afferma con la voce rotta dal pianto.
<<Lo so, l'unica è vendere la macchina... Ci aggiusteremo in qualche modo dopo>>, le risponde.
<<Forse avrei potuto chiedere a Olly - la voce le trema per un secondo- come si vende su internet... Lei era brava con queste cose...>>, afferma con una lacrima che le scende solitaria sulla guancia rosa.
<<Lo so, lo so!>>, prova a consolarla Sandro.
Detto questo, si alza e la abbraccia; le da un piccolo bacio sulla testa e con voce carica di tristezza le sussurra:
<<Ne usciremo, Mina, Olly sarà fiera di noi da lassù!>>

Assistere a questo scambio di affetto e rassicurazioni mi stringe in una morsa la gola.
Fatico a respirare.
Mi sento sempre più in colpa per non aver pensato a Mina... Sono una superficiale del cazzo!
Non capisco chi ho intorno se non li vedo soffrire: la bimba, Asia, Mina...
Sono una persona di merda se non mi interesso di nessuno, se non per me stessa o mio tornaconto...
Non mi sono neanche accorta dei suoi debiti... Lei mi ha sempre aiutata e io non le ho mai chiesto niente.
Mi sento così inutile, forse la mia aura non ha sbagliato: meritavo di morire perché in realtà non ho mai vissuto!

Un improvviso flash e tutto torna buio.

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