Panic

38 5 0
                                    

Mi sveglio improvvisamente, notando subito di non aver sognato nulla. La cosa comunque non mi dispiace così tanto: sicuramente rivedere tutti è bello; tuttavia, la mancanza e il pensiero di loro che provano dolore mi strozza.

Scendo dal letto d'impulso, cercando di relegare tutto nella piccola stanzetta della mia mente, a cui cerco di non pensare.
Prendo il taccuino dalla scrivania e, con la massima cura, dedico una pagina per ognuno dei miei compagni.
Mi accorgo che di Fil non so praticamente nulla, a parte ciò che mi hanno riferito e spero di incontrarlo in un futuro prossimo.

Ci impiego un sacco di tempo, tutto per essere il più fedele possibile a cosa ho sentito.
Termino il tutto con un bel punto interrogativo nella parte della Duchessa: quella donna è da scoprire.

Riprendo in mano Orgoglio e Pregiudizio e, mentre sto leggendo il momento in cui Elizabeth è a casa di Mr Darcy, bussano alla porta.
Entro improvvisamente nel panico!
E se fosse Kalei per la prova???
Porco cazzo sto iperventilando...

Cercando di mantenere la calma, mi alzo dalla poltrona e vado ad aprire.
Trovo effettivamente Kalei con un'espressione indecifrabile sul volto.

<<Devo affrontare la prima prova, vero?>>, chiedo.
Kalei annuisce e con tono solenne mi rassicura:
<<Andrà tutto bene, ci sarò io quando torni indietro e potremo parlarne!>>.
Improvvisamente le parole mi mancano e riesco solo ad annuire.
Kalei mi fa cenno di seguirlo e, posati blocco e matita, esco insieme a lui.
Durante il breve viaggio verso la LIFELOAD ROOM mi immagino le peggio situazioni, tra cui: non torno più indietro e rimango bloccata sulla Terra senza poter essere vista; la mia forza si esaurisce, il mio vestito si scurisce e quindi devo andarmene; non capisco un'emerita pippa della prova...
BASTA! Mi urlo mentalmente... tutto ciò non mi aiuta!

Nel frattempo Kalei ha spalancato la porta ed entro nella stanza incriminata.
Improvvisamente un senso di tranquillità si infonde nel mio corpo, grazie ai colori o a Kalei stesso.
L'angelo, a questo punto, si accomoda su un puff e mi chiede di sedermi accanto.
Appena ho ubbidito, subito afferma:
<<Allora giovane Olimpia, è il momento per te di essere iniziata alle prove... Ti farò ora un piccolo riassunto per ricordarti in cosa consiste una prova. Mi raccomando presta la massima attenzione, in quanto ti ricordo che dopo la prima io non potrò più esserti d'aiuto.>>

Io annuisco, anche se penso di sapere già tutto a memoria.

Kalei continua:
<<Bene, entrerai nel macchinario qui di fronte, sarai trasportata istantaneamente in un momento presente della vita terrena di qualcuno. Fai attenzione all'individuo in questione e memorizza quanti più aspetti possibili, in quanto ogni cosa potrà esserti utile. Quando questa prova dovrà terminare, verrai immediatamente trasportata di nuovo qui e, in quel momento, potremo parlarne. Detto questo, dovrai far affidamento solo su te stessa e, al massimo, sui tuoi compagni. Pronta?>>

Incapace di formulare una frase di senso compiuto, faccio un cenno affermativo con la testa e mi alzo. Mi dirigo verso il LIFELOAD, scosto la tendina ed entro nel piccolo spazio concessomi.
Mi ritrovo seduta su una poltroncina di pelle, purtroppo però non riesco a vederne il colore, data la poca luce; infatti, riesco solo a percepirla intorno a me.

Ho il tempo di prendere solo due respiri profondi che un'immensa luce mi circonda, come il flash di una macchina fotografica.

Improvvisamente, mi ritrovo in un luogo nuovo, a me sconosciuto. Da qui in poi, incomincia la mia prima prova.

THE COLOURS QUESTIONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora