Ready

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Prendo una grande boccata d'ossigeno e varco la soglia. Mi si presenta davanti un corridoio bianco infinito, molto asettico e con poche luci. Sono presenti, da entrambi i lati, una moltitudine di porte, di varia grandezza e di materiali indefiniti.
Kalei mi fa cenno di seguirlo nella prima porta a destra. È semplice, bianca, con una maniglia di ferro e un'iscrizione al centro: LIFELOAD ROOM.
Sono abbastanza preoccupata, non tanto per le prove, sia chiaro, quanto per il fatto che dovrò digerire nuove informazioni, una mole pazzesca di informazioni.
Al momento credo che la mia testa possa scoppiare da un momento all'altro.
Spossata e rassegnata, seguo l'angelo.
La stanza che compare è l'opposto del corridoio precedente: sembra molto accogliente, con vari divanetti e migliaia di cuscini dall'aria comoda; le pareti sono di un bel bordeaux e delle grandi finestre illuminano l'ambiente in maniera impeccabile. Non esistono infatti zone d'ombra, tutto grida "casa".
Ciò che però attira la mia attenzione è uno strano macchinario, posizionato esattamente al centro della grande stanza.
È color argento e sembra a tutti gli effetti una cabina per le foto, come quelle del parco giochi.
Sull'esterno noto un mini-schermo con la scritta "LIBERO", in caratteri semplici.
Non mi spaventa, sembra un posto dove potrei stare in pace con me stessa! Si, è una cosa assurda da dire, tuttavia è la prima impressione passatami nella mente.
Mi accorgo solo ora che Kalei mi sta fissando, forse per darmi il tempo di osservare l'ambiente.
A questo punto gli chiedo:
<<LIBERO, vuol dire che può essere usato, giusto?>>, come i bagni pubblici, mi ritrovo a pensare.
Mi sorride:
<<Si, Olimpia, un po' come i bagni pubblici, ma arriverò a spiegartelo più tardi; prima devo spiegarti tutto dalle basi, sei pronta?>>
Annuisco e apro la mente il più possibile, in attesa di nuove informazioni.
Il lato positivo è che finalmente potrò essere attiva, non solamente piangermi addosso.

Con una nuova vitalità, anche se sono morta, mi accorgo che sono veramente pronta ad agire.

THE COLOURS QUESTIONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora