Capitolo 4

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Mi sveglio di colpo...ho fatto un incubo orribile. Ho sognato di arrivare nella nuova scuola, tutti mi deridevano, avevo litigato con i miei migliori amici e con mio fratello, non avevo più nessuno. Sono ancora sul treno ma non so da quanto tempo.

Accanto a me c'è un ragazzo elegante, è bruno e i suoi occhi sono scuri e profondi..i suoi modi sono gentili, sta parlando con una vecchina.
Che figura!! Mi avrà vista dormire per tutto questo tempo. Tolgo le cuffie per ascoltare la sua voce, restò incantata da praticamente ogni parte di lui.
Si gira verso di me con un enorme sorriso.
X:"oh sei sveglia..finalmente!"
A quelle parole sento il mio cuore battere fortissimo, non mi era mai successo prima d'ora.
Io:"si..scusa se..beh non sono stata di compagnia"
X:"ancora ci sono 4 ore di viaggio"
Sorrido. Sarò felice di passare le prossime 4 ore in sua compagnia.
Io:"dove sei diretto?"
X:"a New Orleans "
Io:"wow anche io"
X:"strano non ti ho mai vista..conosco tutti li"
Io:"è che sono nuova..mi sto trasferendo qui assieme alla mia famiglia"
Mi alzo un attimo e senza farmi vedere sbircio un attimo i miei..guardano una ragazzina dai capelli blu in modo strano..santo cielo quanto li odio. Torno a sedere al mio posto.
X:"comunque piacere Elijah"
Io:"piacere Elijah..che bel nome..io sono Ylenia"
Eli:"oh grazie..posso dire la stessa cosa del tuo Ylenia"
Sorrido.
Eli:"e dimmi da dove vieni?"
Io:"vengo da Manhattan"
Mi torna in mente la mia città e con lei la malinconia.

Eli:"come mai stai andando via?"
Io:"fosse stato per me sarei rimasta lì..si amavo quel posto, avevo amici, mio fratello..ma i miei genitori devono sempre rovinare tutto"
Eli:"lo avranno fatto per il tuo bene"
Io:"oh no no..loro non pensano a me. Mio padre ha trovato un lavoro migliore qui, e non hanno pensato nemmeno di chiedermi un parere..ma per me è uguale..stare con loro è sempre e comunque una prigione"
Eli:"mi dispiace molto..ma fidati ti troverai molto bene a New Orleans"
Sorrido.

Torno a guardare i miei che con occhi pieni di odio puntano ancora il dito contro quella ragazza  dai capelli blu..scusandomi con Elijah mi alzo un attimo e vado verso di lei. Avvicinandomi noto che ha molti tatuaggi sulle braccia e anche percing e dilatatori..i suoi bellissimi occhi blu sono posati sopra un vecchio libro di fantascienza.
Io:"ehy..ciao ti va di sedere lì con me? C'è un posto libero"
X:"con piacere grazie qui mi sentivo piuttosto osservata"
Io:"già certa gente non sa proprio farsi i fatti suoi"
Si alza togliendo le cuffie dalle sue orecchie. Il suo jeans è pieno di strappi sulle cosce dai quali si intravedono altri segni neri. È così bella!!

Mentre torniamo a sederci rivolgo uno sguardo ai miei che mi guardano disgustata. Sorrido.
La ragazza di siede di fronte a me ed Elijah.
Io:"scusami se te l'ho chiesto il fatto è che odio la gente che non si fa i fatti suoi"
X:"no tranquilla meglio stare con ragazze della mia età mi stavo annoiando"
Io:"comunque piacere Ylenia"
X:"piacere io sono Sara"
Io:"lui è Elijah"
Eli:"molto piacere Sara"
È così elegante quando si presenta.

Parliamo per molto tempo.
Io:"Sarà tu dove devi andare?"
Sara:"vivo a New Orleans ma scendo alla prossima..devo prendere un'amica. Tu?"
Io:"New Orleans"
Sara:"figo! Scambiamoci i numeri magari ci vediamo a volte"
Io:"si sarebbe bello"
Ci scambiamo i numeri poi lei scende.
Io:"quanto manca?"
Eli:"10 minuti circa"
Io:"se sei di New Orleans come mai sei su questo treno?"
Eli:"sono stato a Mystic Falls a trovare una persona cara"
Io:"wow non l'ho mai visitata"
Eli:"non ha niente di particolare ma scommetto che ti piacerebbe" sorride.

Restiamo a guardarci per qualche minuto mentre la vocina del treno annuncia l'arrivo.
Eli:"ma sei sola?"
Io:"no"
Eli:"ah ok sennò ti accompagnavo io..non è prudente girare per queste strade di notte, ricordalo"
Io:"ok grazie lo stesso"
Eli:"vabbene allora arrivederci"
Io:"arrivederci è stato bello"
Eli:"anche per me. Grazie mille per la compagnia"
Mi dà un bacio sulla mano. Il suo sguardo mi penetra dentro.
Io:"ci rivedremo?" Dico quando è già abbastanza lontano. Sono convinta che non mi sentirà. Si gira, mi sorride in una maniera stupenda.
Eli:"si certo..New Orleans non è poi così grande..benvenuta!!" Si gira e va via.

Un sorriso buffo mi spunta in volto. Scendo senza aspettare i miei con la mia valigia. Lo guardo allontanarsi..spero tanto di rivederlo.
La voce stridula di quella che dovrebbe essere mia madre mi fa svegliare dai miei pensieri.
Sono a New Orleans, la città del cambiamento, la mia nuova prigione. Mi guardo intorno mentre il taxi va avanti. È pieno di ville stupende, strade piene e negozi e negozietti vari..
Mamma:"quanti ciarlatani"dice riferendosi probabilmente agli artisti di strada.
Io:"io li trovo fantastici" dico incantata.
Naturalmente la nostra casa è a qualche isolato dal centro, è una modesta casa a due piani, mi aspettavo qualcosa di più vistoso.
Mamma:"è orribile..era molto meglio la nostra"
Papà:"per ora andrà bene questa, quando mi avvierò con il lavoro ne prenderemo una migliore tesoro"
Sono contenta che non sia poi così grande.
Vado in giro per i corridoi cercando una stanza.
Prendendo una scalinata di legno arrivo in una mansarda. È tutta in legno con i muri che si abbassano sui lati. C'è una grande finestra dalla quale si vede tutta la città. Sistemo la mia roba.
Io:"scusi..io dormirò lì su. Potresti aiutarmi a portare un letto e qual cos'altro?" Dico ad un ragazzo dei traslochi.

Ha i capelli ricci e neri e i suoi occhi sono verdi, non sembra molto più grande di me.
X:"tranquilla faccio da solo"
Io:"oh no, voglio aiutarti davvero. Io non sono come loro"
X:"ok..comunque piacere Alec"
Io:"piacere Ylenia"
Alec:"quale letto vuoi?"
Io:"questo..è il più carino e meno vistoso" rido
Alec:"già..poi cosa vorresti?"
Io:"quel mobiletto e basta..comprerò il resto"
Alec:"ok a lavoro!" Dice battendo le mani.

Portiamo la roba su.
Alec:"ci sarà molto da lavorare..come mai proprio questa soffitta come stanza?" Dice con le mani ai fianchi.
Io:"perché i miei genitori stanno sempre al piano di sotto..e qui sono sola. E poi amo i posti piccoli, di legno..è carinissimo qui"
Alec:"già anche io da bambino desideravo un posto così"
Io:"e poi guarda che panorama"
Apro la finestra e Alec resta a bocca aperta.
Alec:"wow!! Si hai proprio scelto la stanza migliore"
Io:"se ti va di aiutarmi a montare qualcosa in futuro potrei darti il mio numero"
Alec:"si certo"
Ci scambiamo i numeri e poi va via.

Mi butto sul letto sfatto e chiudo gli occhi pensando a Elijah.

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