Capitolo 17

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Elijah:"Ylenia io sono qui"
Dice allontanandosi leggermente dalle mie labbra per poi tornare a darmi un piccolo bacio.
Io;"provi davvero qualcosa per me?"
Elijah:"non si capisce?!"
Io:"si..ma voglio essere sicura sai.."
Elijah:"IO TI AMO YLENIA COME NON HO MAI AMATO NESSUNO" dice scandendo bene le parole. "Non provavo una cosa del genere da un millennio circa...ti amo tantissimo"
Lo stringo a me.

Elijah:"perché non ti sei fatta più vedere?"
Io:"dovevo pensare"
Elijah:"mi sei mancata tantissimo"
Io:"anche tu"
Il cuore continua a battermi a mille ripensando a quello che è successo qualche attimo fa.
Desidero di nuovo le sue labbra, ma voglio che mi baci lui. Come se mi abbia letto nel pensiero mi prende la testa con una mano e con l'altra mano mi avvicina ancora di più a lui tenendomi per la vita. Con la sua mano tra i miei capelli mi avvicina alle sue labbra morbide e rosee..poi finalmente mi bacia, più intensamente di prima. Non mi sento più le gambe..come se..se non ci fosse lui a sorreggermi io cadrei.

Mi guarda con degli occhi che mi fanno tremare. Lo amo, lo amo tantissimo nonostante ciò che è...❤️

Elijah:"vieni a vivere con me.."
Io:"sai che non posso"
Elijah:"perché non puoi?"
Io:"perché i miei genitori..."
Elijah:"giusto." Abbassa la testa sconfitto.
Io:"adesso devo andare"
Elijah:"ok"
Gli do un dolce bacio sulle labbra e lui mi sorride accarezzandomi il viso.

Mi volto per uscire dalla stanza. Questa volta non mi segue ma resta immobilizzato, come se stia pensando a ciò che è successo.
Elijah:"ylenia aspetta!!"
Mi volto subito per guardarlo.
Io:"si?"
Elijah:"ma tu mi ami?"
Io:"certo che ti amo"
Elijah:"già che domanda stupida..mi aveva già risposto il tuo cuore dalla prima volta che mi hai visto..batteva così forte"
Sorrido e vado via.

I miei migliori amici dovrebbero venire domani mattina. Dormiranno da me, la mia stanza è abbastanza grande.
Entro in casa con la copia delle chiavi che ho fatto un po' di tempo fa di nascosto.
Mio padre è piazzato davanti alla porta.
Io:"ehiii" dico fingendomi sorpresa.
Papà:"signorina dobbiamo parlare"
Io:"certo parliamo" dico sedendomi in una sedia.
Papà:"non mi piace il tuo atteggiamento"
Io:"mi avete spinto voi ad assumerlo"
Papà:"perché?"
Io:"ve l'ho già detto perché"
Papà:"comunque che ti piaccia o no devi restare qui"
Io:"lo so già. Infatti domani verranno i miei migliori amici. Qui sto bene adesso sai..voglio restare qui. Ma per qui non intendo questa casa, quando andranno via i miei amici andrò a vivere con il mio ragazzo"
Papà:"cosa cosa cosa?? Tu non puoi!"
Io:"io non posso? Chi mi trattiene?!"
Papà:"io..va in camera tua e non uscire fino a stasera"
Io:"io non sono una bambina sai? Sono grande ormai ..e..cosa più importante non sto più alle vostre regole..quindi in camera mia ci vado quando voglio."
Papà:"tu non uscirai da questa casa"
Io:"lo farò."
Papà:"faccio arrestare il tuo ragazzo. Tu sei minorenne"
Io:"provaci. Mettiti contro di lui e passerai i guai"sorrido.
Papà:"da domani inizi la scuola" sbatte il pugno sul tavolo.
Io:"una comunale!"
Papà:"no!! Visto che ti vuoi trasferire andrai in un collegio fuori città"
Io:"ahahah bella battuta"
Papa:"parti quando se ne vanno i tuoi amici"
Io:"aspetta e spera"

Entro in camera carica di nervi. Presa dal nervosismo rompo tutto ciò che mi trovo sotto mano. La mia stanza ormai è un insieme di cose rotte e messe fuori posto. Questa non è la mia stanza, questa non è la mia casa..casa mia è dove c'è lui..e da lui devo andare. Scoppio in lacrime rannicchiata in un angolo della stanza. Non vedo l'ora che sia domani, per stare con i miei migliori amici, per stringerli a me e presentarli ad Elijah..e quando andranno via mi trasferirò da Elijah. Sento bussare alla finestra. Incuriosita apro e davanti a me trovo Elijah. Salto in aria.
Io:"ma come..come?"
Elijah:"riesco a saltare molto in alto"
Entra dentro con un sorriso fantastico ma non appena mi trova davanti a se diventa serio.

Elijah:"chi ti ha ridotta così?" Mi accarezza il viso per asciugare una lacrima che sta scendendo.
Io:"voglio venire via con te Elijah"
Lo stringo a me...le sue braccia sono uno scudo. Voglio restare in questo abbraccio per sempre.
Elijah:"sei stata tu a ridurre la stanza così?"
Faccio cenno di sì con la testa.
Elijah:"spiegami perché.."
I miei occhi tornano a riempirsi di lacrime.
Io:"devo andare in un collegio fuori città"
Elijah:"la domanda più importante è..tu vuoi?"
Io:"no. Non voglio andare via, di nuovo. Sei la cosa più bella che mi sia successa..non voglio lasciarti mai."
Elijah:"vieni via con me..andiamocene assieme..vieni a vivere con me nella mia casa signora Mickelson"
Io:"adesso?"
Elijah:"si adesso"

Inizio a mettere la mia roba in delle buste. Elijah mi aiuta. È così bello, mentre sistema la mia roba è tutto ciò che trova dentro dei sacchi mi lancia brevi occhiate che mi rassicurano.
Il mio cuore batte a mille e sono piena di ansia..solo immaginandomi cosa succederà quando scenderò le scale con i pagagli mi viene da piangere.
Elijah mi viene incontro fermandomi.
Elijah:"Ylenia guardami. Stai tranquilla. Io sono qui con te..non succederà nulla"
Mi dà un bacio sulla fronte.

Elijah:"sei pronta?"
Io:"si" dico in modo piuttosto insicuro.
Apre la porta e con entrambi i sacchi in mano scende le scale che portano al piano terra. Gli sto dietro come se fosse il mio scudo.

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