Capitolo 36

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Salgo le scale un po' nostalgica. Mi mancherà questa casa. Entro nella mia stanza e metto qualcosa in valigia. Hanno ragione loro, per salvarci devono allontanarci.

Scendo nuovamente in salotto. Tutti sono già nelle loro stanze. Mi siedo sopra una poltrona e guardo le foto scattate oggi al telefono. Ci sono foto di Hope, di me e Elijah..siamo felici. Spero che quando tornerò sara ancora tutto così.
Continuo a guardare le tantissime foto quando sento una mano sopra la mia spalla. Sobbalzo per lo spavento.
Klaus:"sono io"
Io:"Nik" dico sorpresa.
Klaus:"scusami non volevo farti spaventare"
Io:"sta tranquillo..cosa ci fai qui?"
Klaus:"volevo parlare di ciò che pensi adesso"
Io:"riguardo a ciò che hai detto prima dici?"
Fa cenno di sì con la testa.
Io:"avete ragione" fingo un sorriso.
Klaus:"so che non sei d'accordo"
Io:"tranquillo Klaus, ma sbrigati ad uccidere Alexander che non voglio stare via per molto" sorride.
Klaus:"te lo prometto"

Salgo le scale per andare a dormire.
Io:"Klaus?"
Klaus:"si?"
Io:"che desiderio hai espresso oggi?"
Klaus:"e tu?" ride in modo furbo.
Io:"che tutto resti così..sempre"
Klaus:"intendi questa strana atmosfera felice?"
Faccio cenno di sì con la testa.

Si volta.
Io:"Nik?!?! Adesso tocca a te"
Klaus:"cosa?" fa finta di aver dimenticato.

Io:"che desiderio hai espresso prima?"
Klus:"averti" sorride.
Poi abbassa lo sguardo.
Klaus:"ehm..scusami non dovevo...io.."
Io:"sta tranquillo"
Chiudo la porta impietrita. Cosa avrà voluto dire con "averti" Nik prima?!
Mi butto sul letto confusa e in un attimo chiudo gli occhi cadendo in un sonno profondo.

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Sono seduta su di uno scalino fuori casa dei Mickelson. Intorno a me vedo solo il buio, non riesco a capire cosa ho davanti a me. Uno stato di ansia cresce dentro di me. Inizio a dondolarmi sulle gambe restando seduta.
Sento dei passi. Un'ombra si avvicina a me. Lo sento, il suo respiro.
Io:"chi è?" dico spaventata.
Mi alzo di colpo quando mi rendo conto che quei passi provengono da qualcuno alle mie spalle. Non appena mi volto davanti a me incrocio degli occhi verde smeraldo. Sono così belli quanto familiari, ma non riesco a capire di chi siano.
Il mio respiro si fa più pesante.
Io:"chi sei?" Dico con voce tremante quasi sussurrando.

Quel qualcuno, chiunque sia, mi prende la mano..inizialmente mi libero dalla sua presa leggera ma dopo torna a prendermi per entrambi i polsi con una presa più stretta.
Io:"lasciamo subito" urlo.
X:"sta tranquilla..non ti farò nulla"
Io:"chi sei?"
X:"la persona che ti starà sempre accanto"
Mi abbraccia.
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Mi sveglio di colpo.
Quegli occhi, quella voce, quelle braccia...mi viene a conoscere ogni cosa di quell'uomo accanto a me nel sogno..ma non riesco a collegare chi sia..è assurdo.

Da quando ho fatto quello strano sogno non riesco più a prendere sonno, mi giro e rigiro nel letto freddo. Dopo qualche minuto decido di alzarmi. È completamente inutile provare a riprendere sonno invano. Ogni volta che chiudo gli occhi mi tornano in mente quegli occhi.

Esco nella mia grande veranda sperando che in quelle accanto ci sia qualcuno...sia la finestra di Elijah che quella di Niklaus sono chiuse.
Sbuffando mi siedo sopra il marmo freddo, esco le gambe dalla ringhiera lasciandole a penzoloni nel vuoto, appoggio le spalle su di un muro. Da qui potrò vedere la città svegliarsi.
Indosso un paio di cuffiette...parte "shape of you" dalla mia playlist. Chiudo gli occhi ripensando al sogno...quegli occhi, ogni volta che ci penso mi viene un'ansia incredibile.

Decido che guardare la strada non pensando a nulla sia la cosa migliore. Delle macchine iniziano a passare di rado. Guardo l'orario, sono le 5:00. Tra poco ci sarà l'alba e decido di restare a guardarla. Sento una delle due finestre aprirsi. Istintivamente mi giro verso quella di Elijah ma con grande dispiacere mi accorgo che è chiusa.
Klaus:"mi dispiace deluderti sono solo io"
Mi volto verso di lui che sta camminando sulla ringhiera che separa la mia veranda dalla sua.
Io:"tranquillo" mi limito a dire.
Continua a guardare fisso i suoi piedi e la ringhiera sottostante senza incrociare il mio sguardo neanche un secondo.
Io:"ti direi attento che cadi ma sarebbe inutile"
Lo sento sorridere.

Klaus:"come mai sveglia a quest'ora?!"
Io:"non riuscivo a prendere sonno..ho fatto un sogno strano"
Klaus:"che sogno"
Scende dalla ringhiera con un salto, in un attimo me lo ritrovo davanti. Mi sposta una ciocca dalla faccia portandola dietro il mio orecchio. Mi guarda solo per un attimo negli occhi ma abbassa lo sguardo. Che si senta in imbarazzo per ciò che ha detto ieri?!

Io:"ho sognato un uomo"
Klaus:"chi?" Dice curioso.
Io:"non lo so. Mi diceva che mi sarebbe stato sempre vicino poi mi stringeva a se" sorrido ripensando a quell'abbraccio.
Klaus:"tu hai paura"
Io:"eh?"
Klaus:"hai paura per noi...non vuoi andare nella casa in montagna perché non vuoi lasciarci" dice "adesso ho capito" sussurra.
Io:"so che ve la caverete"
Klaus:"ma hai comunque paura"
Alza lo sguardo..ma io lo tengo abbassato.
Io:"forse"
Klaus:"andrà tutto bene lo sai"
Io:"lo so"
Mi abbraccia forte.
Il suo abbraccio...è identico a quello del sogno.

Per terra vedo rosso.
Io:"Niklaus..sta albeggiando"
Mi allontano elettrica da Nik e mi avvicino alla ringhiera come una bimba di 8 anni.
Klaus:"non hai mai visto l'alba?"
Io:"questa sarà la prima volta" dico guardando stupefatta il cielo rosso. Scatto qualche foto.
Nik mi prende il telefono.
Io:"che fai?"
Klaus:"guardami"
Lo guardo sorridendo.
Klaus:"adesso girati..perfetto così"
Scatta soddisfatto delle foto.
Io:"quasi quasi mi sembri un fotografo" sorrido spostandomi una ciocca di capelli mentre lui da delle foto.
Klaus:"lo ero una volta..adesso guarda lì"
Indica il cielo.
Io:"è completamente rosso" dico tornado alla realtà.

Sobbalzo quando sento Nik dietro di me.
Mi porge il telefono. Mi cinge la vita con le sue braccia incrociandole sulla mia pancia. Appoggia la sua testa sulla mia spalla.
Klaus:"è bellissimo"
Sussurra al mio orecchio.
Sento il gelo.
Io:"Nik?"
Klaus:"mh?"
Io:"guarda qui"
Dico. Sguardo il telefono.
Lo messo in modo che si veda metà busto mio..quindi anche le sue braccia che mi stringono. Sorride e scatto la foto soddisfatta.
Klaus:"scattane un'altra"
Faccio come dice e lui mi dà un bacio sulla guancia.

Klaus:"poi me le fai vedere"dice andando via.

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