Capitolo 3

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Mi sveglio molto presto. Strofinandomi gli occhi mi dirigo in bagno ancora vestita da ieri sera. C'è mio fratello che si sta lavando i denti ancora in pigiama e con gli occhi del sonno. Chiudo la porta a chiave e inizio a lavarmi i denti.
Alan:"santo cielo..un mostro!" Ride
Io:"ahahah non posso dire diversamente di te"
Alan:"guardati allo specchio e mi dirai"
Mi guardo allo specchio. Sono orribile, tutto il trucco e sbavando e i miei capelli scompigliati.
Io:"o mio Dio!!"
Mi lavo la faccia e pettino i capelli. Dopo di che inizio a lavarmi i denti.
Io:"come ai vecchi tempi"
Alan:"già..io e tu che ci laviamo i denti assieme e parliamo di tante cose"
Io:"che hai fatto ieri?"
Alan:"ho incontrato una ragazza.."
Io:"si? Com'è?"
Alan:"ma nulla è una ragazza..ha i capelli rossi e gli occhi azzurri e le lentiggini sulla faccia..abbiamo ballato ieri"
Io:"e ti piace"
Alan:"no"
Io:"ma non fare lo stupido ti brillano gli occhi." Rido
Alan:"può darsi"
Io:"mi dispiace che tu l'abbia trovata solo adesso"
Alan:"già"

Io:"vado a farmi le valigie..tu?"
Alan:"a proposito di questo io..non vengo!"
Io:"cosa ? E papà?"
Alan:"sei stata tu a dirmi di fare ciò che voglio..ho deciso ieri"
Io:"certo..capisco. Hai scelto lei, lei a me"
Alan:"no..non è vero voglio solo restare qui"
Io:"non fare promesse che non puoi mantenere..mi avevi promesso di non abbandonarmi.,lo vedo"
Esco dalla stanza e mi asciugo gli occhi.

Mi chiudo nella mia stanza mentre mio fratello mio supplica di aprirgli preparo la mia roba in lacrime.
Ale:"Ylenia sono Ale aprimi"
Dietro la porta ci sono Ale e Marcelles. Ale è in lacrime, scoppio a piangere anche io.
Ci abbracciamo. Non posso lasciarli.
Marcelles tenta di far uscire le lacrime, noto il suo nervosismo perché si morde le labbra.
Mi aiutano a finire di preparare la valigia.
Ale:"andrai vestita così?"
Io:"si"
Ale:e i tuoi genitori?"
Io:"non mi importa nulla"

Restiamo a parlare per molto tempo.
Mer:"sono le 18:00"
Io:"già..devo andare"
Ale:"ti accompagnano in stazione"
Io:"no vi prego..salutatemi qui. Sapete che odio gli addii. Scoppierei a piangere e non posso farlo davanti ai miei..sono dei bastardi e non posso dargli questa soddisfazione"
Jer:"giusto..hai ragione"
Li abbraccio.
Io:"tornerò. Ve lo prometto tornerò il prima possibile..verro a trovarci ogni volta che posso, pur di scappare.."
Ale:"si forte"
Mer:"fatti valere"
Io:"ci sentiremo ogni giorno.."
Ale:"promettici che non sarà un addio"
Io:"promesso"
Li saluto in lacrime. Poi esci di casa asciugandomi le lacrime. Non saluto neppure mio fratello.
Mamma:"santo cielo come sei vestita?"
Io:"come mi piace vestire"
Mamma:"quello non era un vestito di tua nonna?"
Io:"lo era..."
Papà:"vai in camera e cambiati non voglio fare brutta figura"
Io:"no Padre resto vestita così..come una buttana..il mondo è cambiato e sono vestita alla moda..voi sembrate dei dementi"
Vedo mio fratello ridere dal piano di sopra.
Esco e corro verso la stazione. Vorrei scappare, vorrei fare come mio fratello, poter scegliere da me ma purtroppo fin quando sono minorenne sono legata a loro.
Asciugo in fretta le lacrime.
Dopo quasi venti minuti di attesa il treno arriva. Lo prendiamo. Mi siedo lontano da loro. Indosso le mie immancabili cuffiette e chiudo gli occhi. Come se sia un sogno...

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