Capitolo 15

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Siamo ancora uno di fronte all'altra è questo silenzio sta cominciando a darmi sui nervi.
Elijah:"Ylenia sono qui per parlare..perché mi fido di te. Ti prego siediti e chiedi ciò che vuoi"
Torno a sedermi un po' tentennante, ormai non so più se sto facendo la scelta giusta ma voglio andare più affondo a questa assurda storia.
Io:"Elijah?"
Elijah:"si?"
Sembra come sorpreso del modo gentile in cui lo abbia chiamato, i suoi occhi luccicano ogni volta che le mie labbra pronunciano il suo nome.
Io:"e cosa mi dici di Klaus?"
Il suo viso angelico di qualche minuto fa viene sostituito con un'espressione di rabbia.
Elijah:"è come me...lui ne ha fatte tante. A me, a nostro padre, a nostra sorella e ai nostri fratelli, ma io non ho mai smesso di credere in lui...e infatti..adesso è cambiato, non posso cantare vittoria ma per adesso è cambiato"
I suoi occhi tornano ad addolcirsi, ama suo fratello con tutto il suo cuore.

Io:"Elijah credo che debba..è un po' buffo ma ti prego dimmi i tuoi anni"
Elijah:"io e i miei fratelli siamo vampiri originali.."
Io:"cosa cambia?"
Elijah:"siamo molto più forti di ogni altro vampiro sulla terra, siamo come i loro avi, non possiamo morire a causa di un paletto"
Io:"quindi non potete morire?"
Elijah:"si..solo con un pugnale creato allora dalla nostra stessa madre..ma non ci uccide ci fa solo entrare in una cosa simile al sonno fin quando non viene rimosso..era una strega potentissima e per farci sopravvivere alla tubercolosi attuo questa maledizione su di noi. Saremmo stati immortali, ma avevamo bisogno di nutrirci di sangue continuamente. Nostra madre per salvarci ci ha rovinati"
Io:"scusami ma se hai detto che tuo fratello voleva uccidere te e i tuoi fratelli un tempo non potevate pugnalarlo..non lo avreste ucciso, solo calmato per un po'"
Elijah:"Niklaus non è come noi..a lui il pugnale non fa nulla perché è d'acciaio e lui è per metà lupo"
Io:"cosa? È un ibrido?"
Elijah:"esatto..Niklaus è l'ibrido originale"
A quelle parole il sangue mi gela.
Io:"quindi è più potente di te?"
Klaus:"mi ricresce ammetterlo ma no..sono più forte di molti ma non di mio fratello..lui è più grande di me"
Mi giro di colpo e vedo un Klaus sorridente alle mie spalle.

Klaus:"onestamente mi immaginavo che quando mi avresti visto saresti scappata via urlando 'oh no Klaus oddio aiuto, un ibrido assetato di sangue'(fa una voce assurda) invece sei qui..Fratello ti sei limitato con le parole questa volta"
Io:"numero uno: non ho quella voce, numero due: tuo frenello mi ha detto abbastanza da poter scappare, ma mi ha detto anche che sei cambiato"
Klaus:"beh potrei tornare come prima e nutrirmi di te"
Io:"non mi fai paura"
Klaus:"male" fa via continuando a ripetere questa parola come se fosse un disco rotto.

Elijah:"scusa l'atteggiamento di mio fratello..torniamo a noi"
Io:"ok quindi...tu sei vampiro.."
Elijah:"da quasi duemila anni"
Io:"e non ti stanchi mai?"
Elijah:"spesso..ma adesso sei arrivata tu e tutto è cambiato"
Sorrido.
Io:"mi stavi dicendo dell'anello solare prima"
Elijah:"si mi è stato fatto da una strega qui a New Orleans tantissimi anni fa..posso stare al sole senza bruciare"
Io:"wow..quindi anche le streghe..i lupi..tutto questo esiste?!"
Elijah:"è assurdo ma si è così..esistono anche loro"
Io:"ok per adesso basta così è troppo"
Mi alzo per andare via.

Elijah:"cosa fai? Vai via..da loro?"
Vero..dovrei tornare a casa, dopo il litigio di ieri chissà cosa succederà.
Io:"si devo..ma tornerò, giuro"
Elijah:"aspettami..ti accompagno" prende la giacca.
Io:"No! Elijah scusami ma ho bisogno di stare un po' da sola"
Elijah:"ok"
Si avvicina e mi dà un bacio sulla guancia. Un bacio leggero ma che dentro scatena mille emozioni. Gli sorrido.

Esco dal cancello ed inizio a percorrere la lunga stradina che porta verso casa mia, o casa dei miei genitori, pensandoci bene in quella casa non ci sono mai stata più di due ore di seguito.
Entro dalla porta evitando i miei genitori.
Mia madre sta cucinando qualcosa di disgustoso tanto da far sentire la puzza in tutta la casa, mio padre è nel suo ufficio, come al solito e non mi sente neppure passare.
Entro nella mia stanza e mi ci chiudo dentro, i miei non mi hanno sentita quindi non verranno neanche a chiamarmi, ho bisogno della mia calma per pensare.

Mi sdraio sul mio letto e le parole di Elijah continuano a rimbombare nella mia mente. La testa mi sta scoppiando. Il mio telefono squilla, leggo il nome del mio migliore amico sullo schermo, non ci sentiamo da tre giorni.
Io:"pronto"
Marcelles:"piccola"
Io:"hey amore come stai?!"
Marcelles:"bene molto bene tu?"
Io:"bene" mento, non posso dirgli come vada realmente. "Ma mi mancateee!"concludo.
Marcelles:"uno di questi giorni io e Ale veniamo a trovarti stasera ti faccio sapere il giorno preciso"
Io:"ma davvero?"
Marcelles:"si certo"
Stacca. Scoppio in lacrime. Non vecchia l'ora di stringerli a me, è solo di questo che ho bisogno, di un loro abbraccio.

Non esco di casa da tre giorni.È mezzanotte, una fame pazzesca inizia a farsi sentire. Esco dalla mia stanza indossando una giacchetta..mi guardo intorno, dormono. Velocemente mi dirigo verso l'uscita ed esco di casa. Le strade sono buie e in lontananza si sente la musica proveniente dal centro. Sono giorni che non vedo ne Sara ne Celeste, ne Elijah.
Respiro l'aria fresca di New Orleans, mi mancavano queste passeggiate.
Vado in piazza, un'altra delle tante feste sta per terminare. Le ultime coppie ballano il lento mentre gli altri stanno seduti ai tavoli. Le botteghe continuano a dare cibo nonostante siano le due...compro una creps e mi dirigo verso il quartiere delle streghe..non sono mai venuta qui da quando so. Chissà se tra queste finte streghe c'è ne sono delle vere. Vedo Celeste.
Celeste:"Ylenia"
Io:"celeste!"
Celeste:"ma dov'eri finita?"
Io:"in giro..adesso devo andare scusami ci vediamo"
Mi allontano. Non so il motivo ma ultimamente mi fa uno strano effetto starle vicino.

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