Io:"grazie tante"
Klaus:"per cosa?"
Io:"per averli impauriti così"
Sorride, soddisfatto di ciò che ha appena fatto.
Io:"e non azzardarti a sorridere in quella maniera" sono così infuriata con lui in questo momento.
Klaus:"gli ho solo detto cosa era giusto dire"ride ancora.
Io:"cosa?! Sanno già che non devono entrare nella tua stanza, è ovvio no?"
Klaus:"sai che amo essere cattivo"
Io:"no tu ami rompermi le palle di continuo..vabbè vorrà dire che a loro quando mi chiederanno come mai hai fatto questa scenata dirò che non sei sano di mente"
Apro lo sportello sorridendo.
Klaus:"non ti azzardare a farlo signorina" dice richiudendo lo sportello
Io:"peggio per te" apro nuovamente ed esco.È così infuriato in questo momento.
Rido per la sua faccia e questo lo infuria ancora di più. Entro in casa raggiungendo i miei amici.
Marcelle si guarda intorno stupefatto.
Marcelle:"vivi davvero qui?!"
Io:"si bello vero??!"
Alex:"sono anche ricchi..questo alza la mia soglia di interesse nei confronti di Klaus" sorride.
Io:"nessuno può stare con Niklaus"Elijah mi fa segno di raggiungerlo.
Io:"ragazzi continuate tranquillamente il 'tour' della casa arrivò subito"
Mi avvicino ad Elijah.
Elijah:"più tardi darò il benvenuto si tuoi giovani amici"
Io:"ah si Elijah a proposito di questo...scusami te lo avrei dovuto dire ieri sera ma vedendoti in quel modo preoccupato mi è caduto di mente"
Elijah:"tranquilla questa è anche casa tua e può fare venire chi vuoi e quando vuoi.."
Io:"si ma forse ho scelto il momento sbagliato"
Elijah:"no. I miei fratelli arriveranno domani mattina e i tuoi amici andranno via nel pomeriggio quindi ci sarà casa piena solo per qualche ora"
Io:"Elijah?"
Elijah:"si?"
Io:"stai bene?"
Elijah:"si perché?"
Io:"hai un viso preoccupato"
Guarda per un attimo per terra per non incrociare il mio sguardo.
Io:"Elijah??!"
Dico per attirare la sua attenzione.
Elijah:"divertiti con i tuoi amici non preoccuparti per me" mi dà un bacio sulla fronte e va via.Torno dai miei amici. Sono così contenta che siano qui con me adesso. Dobbiamo parlare di molte cose.
Io:"ragazzi qui si pranza alle 13:00 e sono già le 11:30..tanto vale uscire dopo pranzo no?"
Alex:"si hai ragione"
Li porto nelle stanze degli ospiti.
Alex:"cosa? Staremo in stanze separate?"
Io:"mettete la vostra roba qui poi faremo i vecchi cari pigiama party."
Nei loro sguardi vedo così tanto entusiasmo.
Io:"siete felici o no?" Dico sapendo già la risposta.
Urlano entrambi un si così forte da far quasi tremare le vecchie pareti della stanza in cui ci troviamo.Dopo avergli fatto girare la casa per bene raggiungiamo la sala da pranzo.
Io:"lei è Hayley"
Alex:"piacere Alex"
Marcelle:"piacere Marcelle"
Hayley fa un sorriso stupendo.
Hayley:"devo dirti una cosa" sussurra vicino a me.
Io:"arrivo"
La raggiungo.
Io:"tutto bene?"dico preoccupata.
Hayley:"si sì certo..shh"
Io:"eh?"
Hayley:"ascolta"
Porta la mia mani sul suo pancione sempre più vistoso.
Sento un piccolo calcetto.
Io:"oddio così mi fai piangere"
Hayley:"fa così da questa mattina"
Io:"e Niklaus? Lo ha visto?"
Hayley:"non ancora"
Klaus:"vedere cosa?"
Io:"parli del diavolo..."
Hayley sorride.Hayley:"avvicinati..."
Klaus:"state tramando qualcosa contro di me voi due?"
Io:"ma sta zitto.."lo prendo dal braccio.
Klaus:"no perché insieme mi fate paura" dice ridendo mentre lo trascino verso Hayley.
Metto la sua mano sopra la pancia di Hayley.
Hayley:"sta zitto e ascolta"
Improvvisamente gli occhi di Klaus diventano lucidissimi. La sua mano sopra la pancia della madre di suo figlio trema.
Klaus:"riesco a sentire il suo cuore battere"
Hayley:"mi dà calci del genere da questa mattina"
Klaus:"tutt'a suo padre" sorride. Poi accarezza la pancia di Hayley.Dopo qualche secondo va via.
Io:"non l'ho mai visto ridere così"
Hayley:"è così felice.."
Abbraccio Hayley e torno al tavolo.
Dopo pranzo esco di casa con i miei amici.Li porto in giro per tutta la città, mangiamo un gelato e la sera dopo una festa fighissima torniamo a casa. Stranamente Alex e Marcelle morti di sonno si addormentano ognuno nella loro stanza. Io, al contrario, non riesco affatto a prendere sonno tormentata da tanti pensieri e ricordi.
Elijah:"dove..dove sei stata?" Sento dire alle mie spalle con una voce preoccupata.
Io:"ero ad una festa..lo sapevi"
Elijah:"si. Ma non dirmi che è quella festa!"
Io:"era nella grande casa di fronte al cimitero"
Elijah:"santo cielo!! Hai mangiato qualcosa? Come ti senti?"dice preoccupato.
Io:"Elijah Elijah..calmati. Sto bene. Sto alla grande guardami"
Elijah:"non andare mai più in quel dannato posto"
Io:"qual'e il problema Elijah?"
Elijah:"quella. Quella è casa delle streghe e le streghe sono pericolose"
Mi viene incontro e mi stringe a se fortissimo. Dopo qualche secondo di esitazione ricambio.
Elijah:"mi hai fatto preoccupare tanto..se ti fosse successo qualcosa io..io.."
Torno a stringerlo a me per non fargli concludere la frase.Elijah:"non hai sonno?"
Io:"no. Sto pensando"
Elijah:"a cosa?"dice curioso.
Io:" a me..sono cambiata"
Elijah:"cambiata?"
Io:"non mi mancano affatto i miei genitori.."
Elijah:"non hanno mai fatto nulla per te per far sì che ti manchino"
Io:"non mi trovo più cosi bene con quelli che fino a poco tempo fa erano i miei migliori amici" dico triste.
È vero..non so perché ma non provo nulla a stare con loro e non sto male al pensiero che domani andranno via anzi non vedo l'ora.
Elijah:"nonostante tu sia umana, vivendo con noi, impari a vivere con il nostro modo di vedere"
Io:"ma noi umani siamo davvero così noiosi?"
Elijah:"si (fa ripetutamente cenno di sì con la testa e sorride) ma tu no..tu sei diversa dagli altri umani"
Io:"e il complimento più bello che mi abbiano mai fatto"
Elijah:"va a letto adesso..." mi accarezza il braccio.
Io:"posso dormire con te? Ho paura che i pensieri mi uccidano"
Elijah:"dormiamo assieme. Abbracciati. Ci sono io a combattere i tuoi demoni"
Mi abbraccia da dietro dandomi un bacio sul collo.
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FanficYlenia è una ragazzina di 17 anni, la sua famiglia la tiene al guinzaglio a causa della loro aristocrazia. Nonostante questo ha due amici stupendi, un fratello fantastico e riesce a vivere una vita da adolescente. Fin quando i suoi non decidono di t...