Capitolo 14

1.6K 58 3
                                    

Elijah mi ha fatta sedere nella sala degli ospiti..sono pochi minuti che lo aspetto ma sembra passato chissà quanto tempo.
Inizio a gironzolare avanti e indietro, forse per il nervosismo...sento come se dentro di me qualcosa voglia esplodere. Ho paura, paura di sentire cos'ha da dirmi, paura di scoprire i suoi segreti.

La porta si apre improvvisamente. Scatto sedendomi immediatamente, ma è solo Klaus.
Klaus:"allora?"
Io:"allora cosa?"
Klaus:"mio fratello è già arrivato alla parte in cui racconta cose orribili su di me? È strano che nonostante tu sappia sia ancora qui"
Io:"non so ancora nulla"
Klaus:"ah.."
Si gira per uscire dalla porta da cui era appena entrato con uno sguardo perso nel vuoto.
Io:"aspetta!!..cose orribili?"
Klaus:"oh non vorrei rovinarti lo spettacolo..a dopo" esce dalla porta.."ah..un consiglio va via prima di metterti in questi guai" dice tornando indietro.
Io:"no"
Klaus:"come vuoi" sbatte la porta.

Sono stanca di aspettare..la curiosità cresce sempre di più in me.
Esco dalla porta. Mi affaccio alla solita balconata...
Elijah:"hai scelto di andare?"
Mi giro di colpo. Ha un volto preoccupato.
Io:"no...io resto"
Sospira. So che avrebbe preferito che la risposta fosse stata un'altra.
Elijah:"sarebbe stato meglio..per entrambi"
Io:"se stato tu a dire che non mi lascerai andare"
Mi siedo annoiata sopra una sdraio portando le mani al petto.
Io:"allora?"
Elijah:"parliamone in un posto più tranquillo ok?"
Io:"perché? Tuo fratello è appena uscito..qui va bene..no?!"
Elijah:"si va bene"
Si siede accanto a me sistemandosi un po' la giacca.

Elijah:"ehm..dimmi cosa vuoi sapere"
Io:"intanto chi sei Elijah Mickelson?"
Elijah:"sai chi sono..."
Io:"Elijah no! Ti ho sempre parlato di me da quando ci conosciamo ma tu..tu non mi hai mai raccontato nulla di te..del tuo passato..sei un ragazzo misterioso"
Elijah:"ho avuto un passato lungo e difficile"
Io:"si ok ma hai promesso di raccontarmi...quindi te lo chiedo per l'ultima dopo di che vado via. Chi sei Elijah Mickelson?!"
Elijah:"ok..ti ci farò arrivare perché sarebbe difficilissimo dirtelo..pensaci, dentro di te lo sai     benissimo"
Io:"ok vai"
Elijah:"dici che io sembro un ragazzo di altri tempi, beh...lo sono, un ragazzo di altri altri altri tempi.."
Io:"è uno scherzo...stai scherzando"
Mi alzo velocemente dalla sdraio.
Elijah:"Ylenia eravamo al quinto piano ieri quando è scoppiato l'incendio secondo te come facciamo ad esserci salvati solo noi tre..come sono passate tutte le tue ferite da morte..saresti morta se non fosse stato per.."
Io:"il tuo sangue" la mia voce risuona nel silenzio del cortile che sta iniziando a colorarsi del rossore del tramonto. Non riesco a crederci. Lui non può..non può essere..un vampiro.
I vampiri non esistono, sono solo delle storielle.

Io:"se mi stai prendendo in giro io.." urlo.
Elijah mi prende il braccio ma io mi allontano istintivamente.
Elijah:"sai che non può essere uno scherzo..lo sai benissimo"
Io:"è impossibile..sono solo favole..storielle che ci raccontano da bambini..per quanto possa sembrare vero non ci credo.."
Elijah:"tutte le storie sono vere"
A quella frase assurda gelo. In parte è ciò che stavo sempre aspettando, da piccola amavo i vampiri, i lupi, le streghe e tutto ciò che faceva parte di questo mondo, ma adesso ho paura, so che da adesso tutto cambierà.
Elijah:"Ylenia tutto ciò che ti è sto raccontato fiabe di uomini che diventavano enormi lupi, di vecchie streghe che preparavano incantesimi e mandavano sacrilegi e malocchi..di mostri che si nutrivano di sangue lasciando senza vita la propria vittima..tutte quelle storie sono vere"
Faccio un altro passo indietro. Non so perché ma vorrei stargli lontano adesso.

Elijah:"adesso sai cosa sono.."
Io:"si"
Elijah:"dillo..ho bisogno di sentirtelo dire..dillo!"
Io:"sei un vampiro!"
Quelle parole dette con tanta tranquillità, convinta che fosse una sciocchezza dirlo, fanno uno stranissimo effetto anche a me, mi fanno gelare il sangue. Ma lui è li, così elegante, così dannatamente perfetto, con i suoi occhi buoni e comprensivi, con la sua pelle chiara illuminata dai pochi raggi rimasti...sembra tutto tranne che un mostro.

Elijah:"di qualcosa ti prego"
Io:"ehm...tu..tu non sembri un mostro"
Elijah:"si può scegliere di non esserlo..o almeno di non farlo uscire fuori ma si lo sono"
Io:"come funziona..zanne lunghe e..aspetta tu non bruci al sole"
Elijah:"anello solare" alza un anello enorme sopra il suo dito. Glielo avevo già notato ma pensavo fosse un cimelio di famiglia o qualcosa di simile..
Non so cosa dire ne fare, mi sento così confusa. Forse sarei dovuta andare via quando me lo aveva consigliato Klaus..ma non lo dico per paura, solo perché essendo umana certe cose dovevano restare com'erano..
Forse preferivo il ragazzo misterioso di qualche ora fa.

Elijah:"Ylenia..hai paura di me?"
Io:"no...cioè forse. Il fatto è che vedo sempre te qui..lo stesso ragazzo dolce, gentile, ed elegante di qualche minuto fa..non ti vedo come un mostro"
Elijah:"sono contento..il fatto è che sei proprio tu a non farmi essere il mostro di una volta"

Sei ciò di cui ho bisognoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora