Capitolo 13

1.7K 52 3
                                    

Mi sveglio di colpo. Sono in un letto a tre piazze in una stanza dalle pareti eleganti.
Mi sento piena di dolori.
D'impulso mi guardo la gamba..non ho nulla, anche nelle altre parti del corpo non c'è traccia di ferire o bruciature. Ho solo qualche graffio sulla faccia. Impossibile, allora è stato solo un brutto sogno. Si sono convinta che ieri L serata è finta alla grande, Elijah mi ha baciata sulla strada di casa e non abbiamo incontrato Klaus. Ma c'è solo un piccolo particolare..questa non è la mia camera.

Mi alzo velocemente da quel comodo letto in preda al panico, ho ancora il terrore e le urla dell'incendio nella testa..
Esco dalla porta, mi affaccio dalla balconata, c'è un cortile, quel cortile. Sono nella casa dei fratelli Mickelson. Mi torna in mente tutto: la discussione, Alexander, il terrore negli occhi di Elijah e la rabbia in quelli del fratello minore, la confusione, io che mi sveglio tra le braccia di Elijah piena di ferite, sento di nuovo il dolore e le urla di chi brucia..non può essere stato un sogno. Elijah mi ha salvato la vita, non so come ma lo ha fatto.

Elijah:"Ylenia sei sveglia"
Mi giro. Porta un pigiama celeste e sta sorseggiando una tazza di caffè. Pensandoci neanche io prima ero vestita così..porto una maglietta bianca che mi sta a vestito. Il solo pensiero che Elijah o peggio Niklaus mi abbia cambiata mi fa rabbrividire.
Sento un bisogno pazzesco di abbracciare Elijah. Devo farlo. Mi fiondo tra le sue braccia e lo stringo forte a me..lui ricambia. Mi sento al sicuro.
Io:"cos'è successo?" Dico allontanandomi.
Mi mette una ciocca di capelli dietro l'orecchio e mi accarezza dolcemente la guancia.
Elijah:"c'è stata una perdita di gas o qualcosa del genere"
Io:"e noi..come facciamo ad essere vivi?"
Elijah:"siamo riusciti ad uscire in tempo"
Io:"ehm..come? Ricordo che fino ad un attimo prima stavo parlando con te..poi il colpo forte e il buio"
Elijah:"non ricordi più nulla?"
Io:"no..anzi si..da quando tempo dormo?"
Elijah:"da ieri sera"
Io:"e le mie ferite...ero piena di ferite quando mi sono svegliata tra le tue braccia. Dove sono?"
Elijah:"avrai visto male.."
Io:"dai ma mi credi stupida..un incendio del genere e me ne esco solo con due graffietti e tu intatto"

Klaus:"dai fratello digli chi siamo..digli il motivo per cui è viva, non è stata semplicemente fortuna"dice spuntando da una stanza qualche porta più lontana di quella in cui mi trovavo io. Anche lui non ha nulla.
Elijah:"Niklaus sta zitto!"
Io:"chi sei tu? Ma volete spiegarmi!" Urlo.
Elijah abbassa la testa.
Io:"ok prendo la mia roba e vado via..grazie per avermi salvato..angeli..o quello che siete, magari demoni..mostri non mi importa"
Elijah:"Ylenia non andare"
Io:"allora spiegami.."
Elijah:"non posso..non posso davvero se sapessi capiresti"
Io:"bhe non so e non capisco mi dispiace..vado"
Scendo le scale in tutta velocità. Non mi importa nulla di loro, voglio solo tornare a casa in questo momento. Ma non in quella baracca di New Orleans..voglio tornare a Manhattan..dai miei amici..non voglio più pensare a loro, a questa dannata città...

Le lacrime iniziano ad uscire senza che me ne renda neppure conto. Non so il motivo ma è così.
Klaus:"allora fratello? La lasci andare..fai come sai fare..cortile dietro e digli di restare..io non sono bravo come te in questo"
Faccio finta di nulla. Sto per aprire il cancello quando Elijah mi spunta davanti. Come cazzo è possibile? Era sopra un momento fa..
Faccio un passo indietro.
Io:"stammi lontano..mi fai paura"
Elijah:"paura? Sono sempre lo stesso"
Io:"lasciami andare"
Elijah:"no Ylenia no!! No ti lascio andare e sai perché? Perché ho sempre fatto il codardo in amore..ho sempre lasciato andare chi me lo chiedeva..scappano tutti da me appena sanno chi sono..tu vuoi andare via ancora prima di scoprirlo. So che è da egoisti ma non ti lascio andare, ti trascino in questo mondo incasinato, il mio, sta a te decidere di entrare, di farne parte. Sei la cosa più bella che mi sia successa in questi ultimi anni..sei un angelo, io il diavolo..non faccio per te..ma non posso lasciarti andare..ormai ci sono troppo dentro. Ho bisogno di te. Ti racconterò tutto, promettimi di restare" i suoi occhi sono lucidi e anche i miei. Lo stringo a me. Ancora, più forte.
Io:"resto..resto ok?"
Mi accarezza la schiena continuando a stringermi a se.

Klaus:"commovente"dice battendo le mani e scendendo le scale. "Davvero commovente"continua.
"Sei nei guai fratello" gli da una pacca sulla spalla ed esce dal cancello. Elijah mi guarda. Ho scelto di fidarmi...sta a lui non sbagliare.

Sei ciò di cui ho bisognoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora