Capitolo 64

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Mi sveglio. Il sole illumina la stanza.
Un braccio mi cinge la vita, mi volto.
Eccolo...lui...sta dormendo. È da tanto tempo che volevo vederlo dormire.

Ha gli occhi chiusi...la poca barbetta incolta si intravede dandogli un tocco da duro, ogni forma del suo viso è rilassata ed ogni suo lineamento è perfetto.
I suoi capelli sono scompigliati, sembrano biondi a causa del sole....le guance sono rosse.
Klaus:"ma buongiorno principessa" apre gli occhi.
Per un attimo ringrazio il cielo..si perché se non fossi stata su quel letto sarei caduta a terra. Cazzo i suoi occhi...sono straordinari..ma non il colore..quello si.. è più chiaro, più verde ma la cosa bella è che sono accesi, felici...mi guardano come se fossi la cosa più bella del mondo.
Mi bacia sulle labbra. Non penso che ci possa essere un buongiorno migliore di questo.

Qualcuno entra in stanza, è Hayley.
Hayley:"scusate ho un po' di fame e dobbiamo lasciare la stanza"
Oggi sembra piuttosto preoccupata ma non ne capisco il motivo, ma il suo sorriso è sempre e comunque stupendo. I suoi occhi sono carissimi...le labbra rosse....
Indossa un jeans a vita alta e una camicetta a maniche corte all'intero..
Sono tutti belli la mattina, solo io ho gli occhi gonfi, rossi e lucidi, capelli scompigliati e la faccia messa male....
Klaus:"arriviamo"
Mi vesto in un attimo..indosso un pantaloncino nero a vita alta e una felpa..metto in spalla il mio immancabile zainetto stranamente comportato ed esco con Nik dalla stanza.
Oggi indossa una camicia nera è un jeans bianco. Il primo bottone della camicia è sbottonato...è così bello.

Klaus:"sei bellissima anche di mattina" dice mentre camminiamo per la strada.
Io:"mi sembra strano..."
Klaus:"cosa?"
Io:"in questi giorni sei troppo dolce..è strano cioè sara difficile abituarsi"
Klaus:"se vuoi la smetto"ride.
Io:"no no..credo che ci farò l'abitudine"rido.

Inizio a camminare per la strada...
Klaus:"dove si trova questo posto?"
Dice dopo quasi un'ora che giriamo per le strade.
Io:"a due isolati da casa mia"
Klaus:"andiamoci no?"
Io:"ci siamo già...da trenta minuti" dico disperata.
Vedo solo baracche e lamiere...nulla di somigliante ad una casa o almeno ad una piccola bottega..
Io:"ha detto che lo avrei riconosciuto io.."
Hayley:"magari è nascosto"

Vedo delle scale che portano sotto la città.
Una strana immagine mi torna in mente...vedo quelle scale..sono più nuove e ci sono delle piantine accanto. Le vedo sotto il sole, coperte di neve, bagnate dalla pioggia.
Io:"e li giù...me lo sento"
Scendo velocemente le scale.
Davanti a me trovo un grazioso negozzietto di legno.
Klaus:"Madam Budik" legge disgustato.
Io:"sembra uno di quei negozzietti da quattro soldi"
Hayley:"magari ti leggerà le carte dicendoti due cavolate.."
Io:"si..ma sono sicura che sia qui.."

Suono il campanello. Una donna molto robusta e dalla pelle scura mi apre la porta. Indossa una grande veste di tanti colori e un fazzoletto in testa.
Io:"la prego mi dica che mi conosce"
Mi guarda...come una madre può guardare una figlia.
Madame:"la domanda è: tu ti ricordi di me?"
Io:"no..ma qualcosa mi fa ricordare questo posto vagamente"
Madame:"ovvio ci venivo ogni mese..ti ho vista crescere..il blocco è molto forte allora"
Tiro un sospiro di sollievo..è quella giusta.
Io:"l'ho trovata"
Madame:"ho lasciato io che mi trovassi"
Sorride. Sorride così tanto...sembra che voglia stringermi a se ma si trattiene perché io, al contrario suo, non mi ricordo chi lei sia.

Io:"possiamo entrare..?" Sorrido.
La donna sposta lo sguardo da me su Niklaus e i suoi occhi cambiano completamente...il sorriso scompare.
Madame:"lui non entra"
Nik la guarda storta.
Klaus:"mia cara amica..pensavo che le cose tra noi due si fossero allietate"
Io:"ma è possibile che ovunque vai hai nemici?!" dico con tono di scherzo e lui simula un sorriso soddisfatto.
Madame:"la nostra non era proprio una questione di lite.." fa uno strano sorriso..

Io:"la prego...lo lasci entrare. Con me si comporta bene"
Nik mi stringe la mano. Non so perché...non capisco il motivo. La donna abbassa gli occhi.
Madame:"vabbene entrate"
Sorrido.

Non appena entro in quel posto sento qualcosa di strano svegliarsi dentro di me. Mi sento triste, nervosa e anche un po' nostalgica ma non ne capisco il motivo.
Ogni angolo di quel posto mi viene a conoscere..ogni oggetto lo ricordo a memoria...ai miei occhi sembra tutto nuovo ma la mia mente lo conosce a memoria.
Mi dirigo in una stanza piccola dalle pareti ricoperte di una buffa carta da parati rossa.
Vedo una foto appesa alla parete. Quella donna tiene in braccio una bambina.
Madame:"sei tu quella lo sai?"
Io:"sono davvero io?"
Mi avvicino alla foto e la guardò attentamente. Faccio una foto. Tutto mi sembra così assurdo...sorrido, come non sorrido da tempo. Ho i capelli che sembrano biondi..lunghi e morbidi e gli occhi verdi...la donna è più magra e molto molto più bella.

Madame:"stavamo spesso insieme..la tua cura aveva bisogno di giorni. Stavamo una settimana al mese insieme"
Io:"mi dispiace non ricordare"
Madame:"se sei qui vuol dire che sei riuscita a scappare dalla tutela dei tuoi genitori..quindi sai anche che loro non sono i tuoi veri genitori"
Io:"esatto. Ma non so più nulla. Un'uomo mi ha fatto vedere degli attimi...ero piccola..ho visto i miei genitori..ho visto una bambina con me..ma non ricordo nulla"
Madame:"è normale che non ricordi nulla"
Io:"conoscevi i miei?"
Madame:"ero le migliore amica di tua madre"
Io:"sto parlando dei miei veri genitori" chiarisco.
Madame:"anche io"
I miei occhi si riempiono di lacrime..

Io:"perché mi hanno abbandonata?" Piango, piango senza mai fermarmi..
Madame:"ehi ehi non corriamo troppo..la tua storia parte da molto prima.."
Io:"raccontamela. Ti prego"
Il mio respiro si fa pesante e il mio cuore batte a mille. Non riesco a respirare...
Madame:"ti ricordo perfettamente..nella piccola culla in quella graziosa casetta nel bel mezzo del bajou...tua madre era così contenta..finalmente una femmina...

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