Pov. Carlotta
Mia madre mi aveva fatto una sorta d'interrogatorio, sul perché Joshua si trovasse lì e sul perché io fossi con lui.
Le spiegai tutto pacatamente davanti ad una tazza di cioccolato fumante con una spruzzata di panna. Le nostre chiacchierate erano sempre accompagnate da ciò. Sembrava seriamente preoccupata, ma la rassicurai su tutto.
Sul fatto che con Joshua non saremmo più tornati e dovevo solo presentare il programma per averne uno più importante in un futuro, uno slancio alla mia carriera."Lo so Carlotta, ma ho paura. Ti vedo ancora presa da lui" queste furono le sue parole melense, ed era vero. Me lo leggeva negli occhi che brillavano al fatto che Joshua fosse di nuovo piombato nella mia strada in salita.
"Ti pregherei di dire che sono fidanzata con Mitch" le rivelai mordendomi il labbro, e pulendomi con un fazzoletto in caso avessi rimasugli di cioccolata.
Mi guardò stranita poiché sapeva che il mio coinquilino era omosessuale, ma non indugiò oltre. Aveva capito e si ricordava del messaggio che avevo inviato a Joshua quattro anni fa.
Speravo che anche mio padre lo capisse, poiché ogni volta che tornava a casa e sentiva il nome Joshua, si adirava. Ero la sua bambina dopo tutto, e sapere che mi aveva fatto soffrire lo faceva star male, ed il fatto che fosse il figlio di Brian e Maggie non lo assolveva dall'essere infuriato con la causa del mio malumore.Mi disse che andava a fare la spesa con Maggie mia madre, per preparare una cena degna del nostro ritorno. Quindi mi avviai su in camera. Era lì, che tutto tornava prepotente. Un tornado che mi risucchiava facendomi girare come in una spirale.
Guardai le tante foto. Tutto il nostro percorso avuto insieme. Lo tracciavo come briciole di pane di Hansel e Gretel per non perdere neanche un ricordo per strada. Mentre noi per strada ci eravamo persi.
Mr Wilson era adagiato sul letto in mezzo a due guanciali. Uno rosa con le paillettes ed uno a forma di cuore con un orsetto disegnato sopra con la scritta -Ti Amo-. Era stato un suo regalo per il nostro primo San Valentino. Mi aveva portato in una spiaggia e con noi anche David ed Amanda. Suonava le sue canzoni vicino al falò e facemmo l'amore sotto una grotta. La sabbia mi graffiava appena la schiena, ma non ci badavo. Volevo il dolore perché diveniva piacere. I suoi baci che percorrevano il mio corpo, arrivando sino alla mia intimità. La sua lingua vellutata che leccava il mio clitoride, con movimenti precisi. Non credo che me lo sarei mai scordato. Dopo di lui feci sesso solo con un altro ragazzo, ma era stata una storia di due mesi. Non riuscivo ad andare avanti, troppo fresca la mia separazione da Joshua. Lo era anche adesso dopo quattro anni. Mi sentivo una fallita. Una ragazza che non riusciva a guardare oltre perché si era soffermata su di lui.
Cosa puoi dire a tua discolpa quando hai lasciato il tuo cuore nella gabbia dell'altro?!? Nulla. Non puoi riprendetelo. Era rimasto con lui sempre.
Ed ora ero lì nella sua stanza. Quella che aveva contenuto il nostro peccato molte volte. Dai più semplici a quelli che infiammavano dentro come benzina su fuoco ardente e vivo. Bruciavamo tutto come i nostri corpi. La passione irosa che avevamo.
Il suo abbraccio. Mi era mancato talmente tanto da poter ritornare a vivere. Le sue braccia erano più possenti e protettive, ed io volevo credere che mi avrebbe protetto. Ma non poteva. Non saremo tornati. Ma oggi eravamo ancora noi. Ancora quei ragazzi che si amavano in ogni sfaccettatura perfetta ed imperfetta.
In ogni sbaglio, disastro che eravamo insieme.Il suo odore di colonia mi invase le narici, assorbendone ogni singola goccia. L'avrei ritrovata impressa sui miei vestiti, impregnati di lui, del suo sapore maledetto.
Scese con la mano verso la mia schiena, per pressarmi di più contro il suo torace scolpito.
"Dio Carlotta" era combattuto, imprecava ed invocava una ragazza che non c'era più. Non potevo farmi ancora del male.
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Un Disastro Divertente
ChickLitJoshua e Carlotta ormai hanno ventisei anni. Hanno intrapreso strade diverse, un allontanamento avvenuto qualche anno prima. Hanno una carriera da portare avanti, una vita Rose ma senza Fiori. Lei più disinibita che mai, e sicura di sè. Lui sempre i...