Pov. Carlotta
Mi ero lasciata andare. La sua ammissione di una fiamma che ancora era accesa, era lì. L'aveva protetta sotto una campana di vetro inossidabile per far sì che non si spegnesse.
Non sapevo se avevo fatto bene, ed ora la mia mente formava solo grandi punti interrogativi. Joshua. Lui era il centro di ogni pensiero. Incanalavo domande, trovavo mezze risposte, e su quelle marciavo sopra con altre domande ed un interrogatorio, si susseguiva nella mia testa. Troppo confusa e troppo stanca di lottare. Era stato un bacio che mi aveva riaperto il mondo. Era stato come respirare per la seconda volta quel sentimento tanto celato. Aveva riaffiorato il cuore che era rimasto sepolto. Ero di nuovo la vecchia Carlotta nuda nei sentimenti. Spoglia di una corazza che mi ero fatta con tanto sacrificio. Avevo tessuto quella tela, con catene di ferro e barriere che non erano servite. Lui aveva più potere contro tutto ciò.
Di me cosa rimaneva? Una ragazza che credeva sempre e comunque all'amore. Inutile dire che avevo imparato tutte le regole di Maggie. Non l'avrei mai confessato a nessuno. Neanche a lei. Ed era vero che in amore non esisteva una regola. Il cuore gioca per te. Sei solo la sua pedina. Ti comanda. Ti insidia emozioni viscerali. Perché quel bacio mi aveva di nuovo fatta sentire molle. Le sue labbra carnose e morbide, le ricordavo ancora lungo il mio corpo, percossi da brividi irrefrenabili. Non le potevo allontanare neanche volendo. Si insediavano nei miei sogni, mi derubavano delle mie protezioni inutili. Un cuore non sente ragioni, la testa è il secondo strumento ma passa in secondo piano, lì dove nasce la parola amore la testa smette di esistere, muore, non senti e non vedi.
Ero spaventata di nuovo. Riaprire una ferita mai ricucita. Ed i suoi occhi ora mi guardavano. Quel cristallino così intenso da rendermi debole, arrendevole. Le sue mani dolci che incastravano perfettamente le mie dita alle sua. Bisogno, urgenza, passione, amore, mancanza. Questa racchiudeva quel bacio perfetto. La voglia di scappare, la voglia più prepotente di rimanere. Avevo deciso di arrestare la mia corsa. Avevo deciso di riprendermi il cuore e il suo amore. Sarebbe durato? Dio! Ci speravo. Non era così. Non lo era affatto. Tutto cambia sempre. Pensi di essere giunta alla meta tanto ardita e poi ti rendi conto che sei ancora lontana dalla cima. Lontana da dove puoi vedere tutto illuminato. E rimani sospesa.
L'intervista continuò normalmente. Domande più inerenti al suo lavoro che al nostro rapporto. Toby aveva capito. Samuel dal suo canto provava, ma tirava fuori mucchi di cavolate ed era meglio che si attenesse a fare battute poco comiche.
"Qualcosa ti turba?" Mi domandò Joshua, girandomi il volto dalla sua parte per incontrare il suo sguardo carezzevole.
Scossi la testa. Ormai eravamo sul Jet, che ci avrebbe accompagnato a Barcellona. Attendevo una sua confessione con il cuore in gola. Guardavo la distesa oltre il finestrino piccolo. Yuri nel mentre beveva rilassato.
"Sarà la turbolenza del Jet" ripresi schiarendomi la voce sommessa, e stirando un sorriso.
"Carlotta non credo alle tue stronzate ed il tuo sorriso ne è la conferma. Non mi credi vero? Cazzo! Non mi credi mai" ripeté frustrato, voltandosi per lasciare i miei occhi titubanti.
"Ti credo, ma..." non terminai la frase che si girò di nuovo.
"È il ma che ci frega. Stasera avrai le risposte alle tue domande. Cos'è significato per te..." si fermò un attimo a guardare Yuri per farsi più vicino a me, mentre la cintura tirava.
"Il bacio" mi sussurrò sul lobo, sentendo una scarica dentro di me.Sospirai, volendo di nuovo sentire le sue labbra che ora sfioravano il mio lobo, con una dolcezza capace di torturarmi.
"Lo sai Joshua. Inutile che me lo chiedi. Parlavamo la stessa lingua" arretrai di poco con la testa per vedere i suoi occhi maliziosi. Dio! Non capiva mai, che dietro alle mie parole non c'erano riferimenti sessuali.
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Un Disastro Divertente
ChickLitJoshua e Carlotta ormai hanno ventisei anni. Hanno intrapreso strade diverse, un allontanamento avvenuto qualche anno prima. Hanno una carriera da portare avanti, una vita Rose ma senza Fiori. Lei più disinibita che mai, e sicura di sè. Lui sempre i...