Prendo il bicchiere vuoto dal tavolo occupato dalla band che suonerà questa sera al Five Stars e mi allontano in fretta e furia, resistendo all'impulso di dirne quattro alla tipa odiosa.
Tanto prima o poi mi ricapiterà di incontrarla fuori dal locale. È la prima sera che lavoro e non mi sembra proprio il caso di trattare male una cliente, ma fuori di qui le farò capire con chi ha a che fare. Mi sono già trattenuta quando l'ho incontrata oggi pomeriggio in centro, solo perché non avevo voglia di perdere tempo con un gruppo di oche come quelle.
Peccato che dei ragazzi così apparentemente simpatici e carini, che per di più suonano in una band, abbiano a che fare con un'idiota del genere. Quello con la cresta si è dimostrato molto gentile nel chiedermi se sono nuova, mentre il tipo in compagnia dell'oca era troppo presto dalle grazie della sua accompagnatrice per rendersi conto di altro.Raggiungo Flavia al bancone, dove preparo gli ordini appena ricevuti. Sono un po' lenta, lo ammetto, ma spero di velocizzarmi in fretta. La mia principale sta mostrando molta pazienza nei miei confronti, nonostante il locale sia pieno e stiamo correndo di qua e di là per accontentare tutti. Infatti mi fa l'occhiolino in segno d'approvazione, dentro di me mi sento sollevata.
«Conosci i ragazzi che suoneranno?» mi domanda Sara, l'altra cameriera di turno stasera. Flavia ha detto che la terza ragazza che lavora per lei è stata male all'ultimo e ha avvisato che non sarebbe potuta venire al locale. Spero che anche Carolina, così mi è stato detto che si chiama, sia simpatica come le mie altre due colleghe. A preparare i cibi c'è Silvio, il compagno della proprietaria, che raramente mette fuori la testa dalla cucina.
Rispondo negativamente alla domanda di Sara. «Dovrei?»
«Qui nei dintorni stanno avendo abbastanza successo. Erano una classe più avanti di me alle superiori e so che suonano insieme dal loro secondo anno. Sono inseparabili. Si chiamano Tommaso, Alex e Giacomo.» Le brillano gli occhi mentre fissa quello con la cresta e le braccia tatuate; dalle poche informazioni che ho racimolato in giro, deve essere il batterista.
«Ti piace?» le domando, con tono complice.
Sara annuisce, poi si indica. «Figurati se quello guarda me.» È una decina di centimetri più alta di me e ha dei capelli castani tagliati corti. Non è una brutta ragazza, ma, rispetto alla biondina e alle tizie che stanno appiccicate al trio, non ricorre a chili di make up, reggiseni push-up e altri metodi per attirare l'attenzione su di sé.
Sara ha più cervello di quelle, a mio parere.
In quel momento il tipo della band con i capelli neri scompigliati si volta nella nostra direzione e ci fissa.
«Forse dovresti solo cambiare bersaglio. E poi, avessi io delle gambe come le tue!» sussurro a Sara, dopodiché mi allontano per servire le bevande che ho finito di preparare.
Quando il concerto comincia, riceviamo meno ordinazioni, la maggior parte dei clienti è sotto al palco a cantare e scatenarsi. Anche se noto un gruppetto di persone che sembra non apprezzare, emettendo fischi di disapprovazione e facendo gesti osceni.
Passo tra i tavoli nella stanza dove stanno suonando i Crunchy Melodies, questo è l'insolito nome del trio, e intanto ascolto la loro musica. La voce del cantante mi piace fin da subito, la trovo molto particolare. Fanno perlopiù cover di gruppi che adoro e, durante Going away to college dei blink-182, canticchio insieme agli altri del pubblico. Il gruppetto di spettatori ostili continua a fischiare e il chitarrista lancia loro un'occhiataccia. Non capisco perché certa gente di comporti in quel modo, se non ti piace la musica di un gruppo evita di andare ai concerti. Persone del genere rovinano gli show tanto quanto le galline che seguono i cantanti solo per il loro bel faccino e urlano per tutta la durata come delle pazze, non per cantare ma per affermare quanto sia figo Tizio o quanto sia sexy Caio.
In un momento in cui non ho molto da fare, mi concedo di osservare meglio i ragazzi sul palco.
Il chitarrista, la voce principale, ha i capelli castani con un lungo ciuffo che gli ricade sugli occhi mentre è concentrato a suonare. È il più alto dei tre e ha un fisico niente male. Trovo che il modo in cui impugna la sua Epiphone Stratocaster nera sia molto sexy, anche se non mi metterei mai a strillarlo ai quattro venti ogni tre secondi come sta facendo l'oca finta bionda che si porta appresso.
Il bassista, che canta i cori, ha i capelli neri scompigliati, è più basso dell'altro e i suoi occhi azzurri hanno un'espressione giocosa. Ha l'aria di divertirsi un mondo sul palco con i suoi amici.
Il batterista è decisamente il più appariscente dei tre, con i capelli a formare un'alta cresta. È super scatenato e concentrato mentre suona, mi ricorda un po' Travis Barker. Nonostante sia ancora piuttosto giovane, ha già parecchi tatuaggi sulle braccia, lasciate scoperte da una canottiera, il che lo accomuna ancora di più con il batterista dei blink-182. O forse dovrei dire ormai ex batterista, dato che il gruppo ha annunciato una pausa a tempo indeterminato. Chissà se torneranno mai.
Noto che il bassista ogni tanto mi lancia delle strane occhiate, chissà, penserà che sono una cameriera scansafatiche, se invece di lavorare me ne sto a fissarli.
Riprendo a girare tra i tavoli e a impegnarmi al massimo nel lavoro, sperando di continuare a fare una buona impressione su Flavia.***
Spero che il capitolo vi sia piaciuto!
Grazie a chi sta seguendo, commentando e lasciando una stellina alla storia!
p.s. quella della foto non è una Stratocaster come quella che c'era all'inizio del capitolo 1. Però mi sembrava potesse comunque rappresentare bene questa parte.
Maria C Scribacchina
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Un bacio tra le note
RomanceCrunchy Melodies #1 (autoconclusivo) [COMPLETA] Tom suona in una band con i suoi due migliori amici, Alex e Jack. Insieme formano i Crunchy Melodies e sognano un giorno di diventare famosi grazie alla loro musica. L'altra passione di Tom sono le ra...