Un bacio tra le note

80. Claire

Stiamo uscendo dal locale dove si è tenuto il concerto e Jennifer mi tira per un braccio, cercando di sgusciare tra la folla.
«Claire, devi parlarci. Ti ha dedicato una canzone e indossa il tuo polsino!» strilla la mia amica appena raggiungiamo un punto in cui riesco a sentire la sua voce. Il suo cambio repentino di opinione mi fa quasi sorridere. Non nego di essermi sciolta davanti a quella dichiarazione di Tom, su un palco di fronte a migliaia di persone. Il suo sguardo pieno d'affetto quando mi ha guardata, mentre pronunciava il titolo del brano che ha scritto per me nell'estate in cui ci siamo innamorati, mi ha fatto ricordare l'amore che mi legava a lui un tempo, un sentimento a cui in realtà non sono mai riuscita a rinunciare.
«Se hai sempre detto che devo dimenticarlo!» ribatto, attirando l'attenzione di alcune persone lì vicino. Ragazzine quindicenni che mi lanciano sguardi omicidi.
«Come ti permetti di dire una cazzata del genere! Fingere di essere tu la ragazza a cui Tom ha dedicato la canzone» mi accusa una di loro. Indossa una maglia dei Crunchy Melodies e vorrei risponderle che il logo che sfoggia sul petto fin troppo scoperto per una della sua età l'ho disegnato io, poco prima che Tom mi baciasse senza preavviso. Eppure sono io la persona matura tra le due, quindi sto in silenzio. Sono l'unica che la pensa così, però.
«Voi che ne volete sapere, poppanti?» sbotta Jennifer, imbestialita, e mi trascina lontana, dopo aver fulminato con lo sguardo quell'adolescente e le sue amiche.
«Devi trovarlo. Seguiamo le fan ossessionate, sicuramente andranno ad aspettarli all'uscita dedicata agli artisti.»
Riusciamo a rintracciare una piccola folla di ragazze che accerchia i Crunchy Melodies.

«Eccoli!»

«Non riusciremo mai a passare» mormoro sconsolata, alzandomi in punta di piedi e sbirciando Tom, Alex e Jack che firmano autografi e scattano foto, sorridenti e disponibili.

Jen però non si dà per vinta e comincia a sgomitare, urlando: «Tom, ho qui la tua Claire!»

I fan ci si rivoltano contro infastiditi, poi a un certo punto Tom sente la voce di Jennifer e risponde: «Claire, ci sei davvero?»
«Sì» urlo, insieme ad altre tre persone - nonostante il mio ex abbia parlato in italiano - e lui si fa strada con difficoltà attraverso la folla di fan.

Non appena ci troviamo uno di fronte all'altra, senza nessuno d'intralcio, gli dico semplicemente: «Ciao. Grazie per la dedica.» Cerco di non farmi sopraffare dall'emozione.
«Tutto qui quello che hai da dirmi?» ribatte lui.

Gli prendo il braccio abbandonato lungo il fianco e passo le dita sul polsino.

«Ce l'hai ancora?»

Tom annuisce. «Già. Ti amo ancora» risponde, come se fosse quello che gli ho chiesto.
Scoppio a ridere.

«Ti amo anche io» rispondo, con naturalezza, stupendomi della semplicità con cui tutto sta accadendo.

«Vieni via con me» mormora, mi afferra per una mano e mi trascina via, lontano dalla piccola folla di fan, che ci osservano senza parole.

Incontro per un secondo lo sguardo di Jennifer che mi rivolge un sorriso radioso.

Le faccio l'occhiolino e seguo Tom, consapevole della sua mano che stringe forte la mia, un contatto che mi è mancato da morire.

Prendiamo un taxi e lui dà l'indirizzo di uno degli hotel più costosi della città.
«Sei serio?» gli domando, incredula.

«Vorrei tanto portarti a cena, corteggiarti come si deve, ma ho una voglia matta di fare l'amore con te» mi rivela, prendendomi il viso tra le mani. «Tra qualche ora devo salire su un aereo, quindi il tempo non è dalla nostra parte.»
Scoppio a ridere davanti alla sua aria risoluta e gli scocco un bacio sulle labbra. «Anche io voglio fare l'amore con te.»