59. Tom

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Come promesso, Claire è in prima fila quando cominciamo a suonare.
Per ora ci sono solo una decina di persone davanti al palco, oltre a due dei gruppi che suoneranno dopo di noi, con cui abbiamo chiacchierato e fatto amicizia. Se penso a quegli idioti dei Crunchy Sounds che suoneranno per più tempo di noi e come gruppo principale del festival, mi vengono i nervi. Mi calmo subito ricordando che i Crunchy Melodies hanno firmato per il loro disco. Credo che se anche per Edoardo fosse stato lo stesso, lo avrebbe sbandierato ai quattro venti. L'impegno paga più degli imbrogli e dei sotterfugi e sono certo che tra qualche anno vedremo chi la spunterà tra i Crunchy Melodies e la loro brutta imitazione.
Sorrido, immaginandomi una fortunata carriera nel mondo della musica per me, Alex e Jack, e i miei occhi incrociano quelli di Claire. La sua espressione allegra e speranzosa mi dà la carica. Fino a qualche tempo fa la sua presenza mi irritava soltanto, mentre ora vederla qui davanti al palco che aspetta che cominciamo a suonare, mi fa sentire più esaltato del solito.
Essere i primi forse significa che siamo i meno conosciuti e meno richiesti, però nei prossimi quaranta minuti ho intenzione di impegnarmi come se stessi suonando in uno stadio gremito.
Non ci posso fare niente, ogni volta che salgo sul palco coi ragazzi e impugno la mia chitarra, mi sento invincibile e tutto ciò che ho in mente è dare il massimo.
In più, oggi ho Claire di fronte. Guardo il sorriso che le illumina il volto e si estende fino agli occhi, e rifletto su quello che significa per me.
Non è come quando veniva ad ascoltarmi Jessica o altre prima di lei. So che Claire è qui per sentire il gruppo, le importa di tutti noi, della nostra musica, non di compiacermi.
Le rivolgo l'ennesimo sorriso a trentadue denti e poi il concerto comincia.

Eseguiamo prima tre cover di canzoni conosciute, per attirare l'attenzione.
Qualche altro spettatore si avvicina al palco e noi siamo sempre più carichi.
«Buon pomeriggio a tutti! Noi siamo i Crunchy Melodies e questa è la nostra Shut Up Bitch
Mi esalto quando mi accorgo che molti hanno riconosciuto il pezzo e alcuni cantano persino il ritornello.
Claire intona dalla prima all'ultima parola e salta su e giù, presa totalmente dalla musica.
Oltre la metà della nostra esibizione, annuncio il brano per cui ho fatto cambiare più volte la scaletta ai ragazzi, nelle ultime ore. Si tratta di Thinking of you. Non abbiamo mai eseguito il pezzo dal vivo durante uno show vero e proprio, anche perché l'arrangiamento non è ancora quello definitivo. Eppure c'è un motivo per cui ho insistito tanto.
«Ora ragazzi, vorrei presentarvi un altro pezzo dei Crunchy Melodies. È la prima volta che lo suoniamo a un concerto. Vorrei dedicare il brano a una ragazza fantastica che è qui ad ascoltarci. Questa è Thinking of you ed è per te, Claire!»

«E anche per tutti quelli che ci applaudiranno» aggiunge Alex con una risata.
Un coro entusiasta si leva dal pubblico, che ora conta una cinquantina di persone, e io rivolgo lo sguardo sulla persona a cui è dedicata la canzone.
Claire sta sorridendo e appena comincio a cantare le parole che ho scritto in una notte in cui non riuscivo a prendere sonno, mi rendo conto di una cosa: mi sono innamorato di lei.
Quando scendo dal palco, la prima cosa che faccio, dopo essermi complimentato con i ragazzi per la riuscita della nostra esibizione, è cercare con gli occhi Claire. Ha abbandonato la sua posizione e mi sta venendo in contro con un'espressione felice.
«Allora, come siamo stati?» le chiedo, cingendola per la vita.
«Fantastici. Siete piaciuti molto a tutti.»
«Anche a te?»
«Che domande fai?! Certo! E poi... la tua dedica.» Arrossisce e abbassa lo sguardo.
Le metto una mano sotto il mento per farle sollevare il viso, poi mi chino verso di lei in modo che i nostri occhi siano alla stessa altezza.
«Non sono molto bravo con queste cose. Ma volevo dirti che posso aspettare.»
Lei mi sorride e mi sussurra: «Che ne dici di un bacio da questa annoying girl? ||ragazza fastidiosa» cita una frase di Thinking of you e mi scocca un bacio sulle labbra.
Ricambio con trasporto, poi torniamo, mano nella mano, da Jack e Alex, che stanno chiacchierando con gli altri gruppi che suoneranno.

Sono tutti molto bravi e devo ammettere che persino i Crunchy Sounds sono migliorati e hanno un seguito discreto. Sento alcune persone commentare che il loro stile ricorda un po' il nostro e me la rido sotto i baffi. Chissà perché.
Quando finiscono di suonare, mentre io, Claire e gli altri ce ne stiamo andando, Edo si avvicina alla mia ragazza e la tira per un braccio.
Vorrei spaccargli la faccia, ma ci sono troppi testimoni e poi mi sembra che lei non si sia scomposta più di tanto. Ha carattere, ormai lo so.
Fissa il biondo con aria interrogativa.
Edo le lancia un sorrisino ironico. «Ora finalmente hai visto come si fa della vera musica.»
«In effetti sì» concede Claire, poi aggiunge: «Anche se l'ultimo gruppo che ha suonato non mi è piaciuto particolarmente. Molto meglio i primi.»
Lo dice con un tono serio e convinto e il biondo ci rimane di sasso. Scoppio a ridere davanti all'espressione idiota di Edoardo e anche Alex e Jack si fanno una risata a suo discapito.
Claire si libera dalla presa di quel cretino con uno strattone e mi mette un braccio intorno alla vita. «Andiamo?»
Annuisco e ci allontaniamo, lasciando i tre dei Crunchy Sounds con delle espressioni da ebeti sul volto.

«Ragazzi, è stata una giornata davvero stupenda, grazie per avermi permesso di venire con voi» ringrazia Claire, quando ci fermiamo davanti a casa sua.
«Sei la nostra fan numero uno, non potevamo certo lasciarti a casa» ribatte Alex e Jack gli dà ragione.
Scendo un attimo con lei e l'accompagno alla porta di casa.
«Eccoci qua» esordisco guardandola dritto negli occhi.
Il suo sguardo si illumina quando mi sorride. «Già. Eccoci qua.»
«Mi tocca salutarti o Jack prenderà a testate il clacson per farmi muovere.»
Lei scoppia a ridere. «Sarà molto stanco. È stata una giornata lunga per tutti, ma lui ha dovuto anche guidare.»

«Coglione lui. Io mi sono offerto di fare il viaggio di ritorno, ma non vuole che si tocchi il furgoncino di Fabio.»
Claire mi passa le mani dietro al collo e ci abbracciamo. «Grazie. Sono stata proprio bene» dice, la sua voce è soffocata, visto che tiene il viso premuto contro il mio petto.
«Anche io. Domani devo sbrigare delle faccende per il gruppo con i ragazzi, ma se ti va possiamo andare un paio di giorni al mare questa settimana» propongo così, senza pensarci troppo.
Lei non risponde subito, poi annuisce. «Mi piacerebbe molto.»
La bacio un'ultima volta. «Buonanotte allora.»

«Buonanotte.» Ed entra in casa.

«Volevi rimanere anche a rimboccarle le coperte?» mi prende in giro Alex, quando risalgo sul furgoncino.

«Dici così solo perché al momento non sei preso da nessuna» sbotto.
«Forse qui qualcuno è più che preso» mi punzecchia Jack con aria saccente.
«Anche se fosse, sono fatti miei.»
«Per una volta i cazzi li hai lasciati a casa. Questa ragazza sta avendo un'influenza positiva su di te» continua Jack.
Alex scoppia a ridere e io lo imito, per niente infastidito. Già, Claire sta davvero portando qualcosa di positivo nella mia vita. La speranza che ci sia ancora in serbo qualcosa di buono per me, che qualcuno mi voglia bene per davvero: una persona speciale come Claire.

***

Ciao a tutti, ecco il nuovo capitolo. Spero vi sia piaciuto, alla prossima!

Maria C Scribacchina

Un bacio tra le noteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora