31. Tom

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Le idee che ha Claire per il nostro logo sono fantastiche. Guardandola, all'apparenza così ordinaria e insignificante, non avrei mai detto che avesse questo talento.
Sfogliando il suo blocco non solo ho potuto ammirare i suoi schizzi per il logo dei Crunchy Melodies, ma mi sono anche imbattuto in qualche suo disegno. Io che non riesco nemmeno a tenere in mano una matita, trovo il suo stile molto piacevole, accurato, eppure originale; sembra quello di una professionista.

«Queste caricature dei blink sono fighissime» commento, osservando i volti sorridenti del mio trio di musicisti preferito, poi torno alla pagina dove ha disegnato varie versioni per il logo.
«Mi piace particolarmente questo con la chiave di sol e la semicroma morsicata. Lo trovo perfetto per i Crunchy Melodies.» Mi volto e mi ritrovo il viso della mora a qualche centimetro. Ha le labbra leggermente dischiuse e giocherella con la matita. Mi sembra di non averla mai guardata veramente prima d'ora. È molto carina. Anzi, è bellissima.

Non so che mi sia preso prima quando l'ho baciata. Ma ero così fottutamente felice per il fatto che stessero trasmettendo la nostra canzone in radio e volevo solo, come dire, festeggiare.
Non nego che sia stato un bacio niente male.
Che non si ripeterà mai più, non potrei fare un torto del genere al mio migliore amico. Lei sta con lui e io non ho intenzione di provarci, anche se mi sto rendendo conto di quanto sia interessante e le sue labbra non hanno niente da invidiare a quelle delle altre ragazze.
La sua espressione stupita quando l'ho abbracciata all'improvviso, la luce irresistibile nei suoi occhi azzurri, mi hanno spiazzato. È già qualche giorno che mi sono accorto di averla mal giudicata e comincio a trovarla persino sexy. Il modo in cui tiene in bocca la matita sovrappensiero, mentre ascolta quello che ho da dirle, mi fa venire voglia di sostituire quell'oggetto con qualcos'altro.

«Cazzo!» sbotto e mi alzo in piedi, allontanandomi da lei.
«Che c'è? Non ti piace l'idea di inserire le iniziali nel logo?»
Scuoto la testa e cerco di ritornare lucido. Non posso immaginare di scoparmi Claire mentre ci parlo. È la ragazza di Alex, punto.
«Le tue idee sono tutte fantastiche. Ne parlerò anche con gli altri» le dico, poco prima che suonino al citofono.
«Cazzo» ripeto, al pensiero che sia Alex e vado ad aprire. Intanto Teo si è svegliato e ha cominciato a piagnucolare.
«Tom, hai sentito anche tu la nostra canzone alla radio? Me l'ha detto Jack. Io invece ero con mia madre dal dottore, che sfiga!» esclama il mio amico allegro, con un sorriso che va da un orecchio all'altro.
Metto da parte i pensieri su Claire e mi faccio contagiare dall'euforia.
«La ritrasmetteranno presto, ne sono certo!» ribatto e lo invito a entrare.
«Claire, hai saputo che la nostra canzone è andata in radio?» continua Alex esaltato, avvicinandosi alla ragazza, che sta tentando di calmare Teo.
Lei annuisce e si sporge per dargli un bacio sulla guancia. «Già, ho saputo. Congratulazioni!» Io che sono a conoscenza di quanto è successo poco fa, noto il suo disagio, ma Alex sembra non accorgersene.
«Dobbiamo proprio festeggiare. Stasera verremo al Five Stars. Cosa sono questi?» Si siede sul divano di fianco alla ragazza, le passa un braccio intorno alle spalle e indica con la mano libera i loghi disegnati da Claire. Lei comincia a illustrargli le sue idee, con trasporto.
Alex ne è entusiasta e si trova d'accordo con me riguardo al disegno con la nota morsicata.
Dopo qualche minuto mia madre rientra e i due se ne vanno.

Finalmente, cominciavo a sentirmi sul serio d'impiccio in loro compagnia.
«Tuo padre ha chiamato ancora, ha detto che non gli rispondi ai messaggi» esordisce mia madre dopo che mi sono chiuso la porta alle spalle.
In questo momento ho già troppi pensieri per la testa e non voglio sciupare la felicità data dall'aver sentito Shut up bitch alla radio.
«Non me ne frega un cazzo» ribatto.
«Mamma, Tom ha detto una parolaccia» si lagna Teo e io sbuffo, prevedendo la ramanzina che arriverà.
«Potresti moderare i termini, almeno quando c'è tuo fratello. Puoi anche non avere obiettivi per il futuro, non cercando un lavoro fisso ed evitando le relazioni stabili, ma non permetto che ti mostri così maleducato davanti a lui, è ancora piccolo.»
La sua aria di rimprovero negli occhi castani mi manda sui nervi e ribatto, cercando stavolta di non imprecare: «Vedo che la pensi come quello. Intanto non sono io che me ne sono scappato lasciando tre figli, di cui uno piccolissimo. Non ho niente da dirgli.» Faccio una pausa e riprendo: «O forse qualcosa ci sarebbe. Oggi hanno trasmesso in radio la canzone della mia band, quella che per lui era solamente una perdita di tempo. Da quello che hai detto lo pensi anche tu. Sappiate che vi sbagliate entrambi, i Crunchy Melodies arriveranno lontano, che vi piaccia o no.»
«Io ti auguro il meglio, lo sai. Non puoi però dimenticare di avere un padre.» Allunga una mano e mi accarezza la guancia, ma io la scosto e indietreggio.
«Lui si è dimenticato di me per anni.» L'amarezza che c'è nella mia voce è tutta rivolta al ricordo di quell'uomo che non ha mai dimostrato di apprezzare quello che facevo, facendomi sentire inadeguato perché desideravo inseguire il mio sogno. Non importa, ho imparato a convivere con le presenze passeggere nella mia vita, anche per quello non voglio una relazione, mi distoglierebbe dal mio obiettivo principale: la musica.

***

Finalmente Tom si sta rendendo conto di aver mal giudicato Claire, però lei sta con Alex, quindi non intende farsi avanti. Anche perché, considerati i precedenti, riceverebbe un due di picche da parte della ragazza.

Spero che il capitolo vi sia piaciuto!

Grazie a chi segue la storia!

Maria C Scribacchina

Un bacio tra le noteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora