75. Tom

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Mi sveglio in una camera d'hotel che mi appare totalmente estranea, con le sue tende dai tessuti pesanti e l'arredamento lussuoso, e vedo che sul letto con me c'è una tipa nuda, con un fisico mozzafiato.
Osservo la sua chioma lunga e corvina, ancora intontito dal sonno e per la sbronza che mi sono preso ieri sera.

«Claire...» mormoro, con la voce impastata, sentendo le labbra piegarsi in un sorriso ebete.
Lei si volta verso di me e mi basta guardarle il seno, e poi il viso, per capire che non si tratta della mia ex.
Non ricordo chi diavolo sia questa ragazza, ma lei non sembra per niente dispiaciuta ad essere chiamata con quel nome.
«Puoi chiamarmi come preferisci, tesoro» sussurra in inglese. Sono troppo stordito per rispondere con una frase coerente, figuriamoci in una lingua diversa dalla mia, e lascio che lei si occupi di me senza protestare, dopodiché facciamo sesso, automaticamente, come se non ci fossero alternative.
Mi riaddormento subito dopo e vengo destato da alcuni colpi alla porta.

«Tom, alzati. Tra due ore c'è una signing session con i fan e dobbiamo prepararci per il concerto di stasera.» La voce di Jack mi giunge ovattata, come se provenisse da un sogno. Scene del genere si ripetono spesso ultimamente, non ricordo l'ultima volta in cui io mi sia svegliato lucido nel mio letto, soprattutto senza una compagnia femminile.
La mia mente vaga a una mattina di fine agosto di due anni prima. Un profumo di shampoo alla frutta, un seno morbido che preme contro il mio petto, due grandi occhi azzurri che mi scrutano con tenerezza. Un sorriso che mi lascia senza parole e mi riempie il cuore di calore. Claire.
«Dove siamo?» chiedo, non ricordandomi davvero dove ci troviamo. Gli eccessi degli ultimi giorni mi hanno annebbiato la mente, facendomi perdere ogni tipo di cognizione.
«A Los Angeles. California» ribatte il mio amico secco. Ultimamente è sempre di umore nero, colpa delle crisi di astinenza, e non solo sessuale.
Los Angeles, dove si è trasferita Claire. La mia Claire. Non importa quante ragazze riesca a portarmi a letto, nessuna riempirà mai il vuoto che ha lasciato.
Mi alzo di scatto e devo fermarmi un attimo perché mi gira la testa. La tipa con i capelli scuri, ancora nuda sul letto, mi posa una mano sulla spalla «Va tutto bene?»
La scosto da me. «Sto benissimo. Lasciami solo» le intimo e vado a farmi una doccia.
Mentre mi lavo, rifletto su quello che è successo in questi due anni in cui Claire ha lasciato l'Italia e il sottoscritto.
All'inizio il dolore per la sua partenza era insopportabile e mi ha fatto pentire di essermi lasciato trasportare dai miei sentimenti per lei, di essermene innamorato. Dopo un po', ho tentato di dimenticare e ho cominciato a godermi il successo dei Crunchy Melodies. Quando siamo diventati famosi in Italia e poi in tutta Europa, eravamo invitati a ogni festa ed evento mondano. Le ragazze si gettavano ai miei piedi molto più facilmente di quando ero un semplice sconosciuto. Modelle, attrici, fan, non ne ho mai rifiutata nessuna, che fosse di mio gradimento.
Una botta e via, niente di impegnativo.
Gli addetti stampa della band non si lamentano del mio comportamento: più faccio notizia, più la mia condotta occupa le pagine web e dei giornali, e più il gruppo assume visibilità. E, nonostante la mia reputazione non sia quella del bravo ragazzo che scrive canzoni d'amore da dedicare alla sua ragazza - quella ce l'ha Alex, mentre Jack è il batterista tranquillo e buono che si scatena sul palco - attiro lo stesso molte fan e molti fan. Ragazzi che vorrebbero, come il sottoscritto, scoparsi ogni sera una tipa diversa e ragazze che, attirate dai soldi e dalla fama, farebbero di tutto per portarsi a letto un personaggio famoso, ignorando il fatto che lui le voglia usare e basta.
Disprezzo ciò che sono diventato, mi rendo conto che i progressi che avevo compiuto quando stavo con Claire sono andati in fumo, ma non ci posso fare niente. Perlomeno, ho rispettato quello che mi ha scritto nella sua unica e ultima lettera, ho raggiunto il successo e ho fatto il mio meglio con il gruppo.
D'altra parte, se non posso averla, l'unico modo per riempire il vuoto che ha lasciato, è sfogarmi con tipe di cui la mattina dopo non ricorderò neanche il nome o il volto.
Jack e Alex non sono entusiasti del mio comportamento, ma hanno rinunciato a farmi cambiare idea, quando hanno visto che ogni loro tentativo falliva miseramente.
Anche mia madre ha lasciato perdere e dell'opinione di mio padre, che ormai è tornato a essere il padrone in casa Rossetti, me ne infischio. Appena ho potuto sono andato a vivere da solo e limito i contatti con lui allo stretto necessario. Quando non sono impegnato con la band, vado a trovare mia madre, Teo e Becca, in momenti in cui sono sicuro che lui non ci sia. Ha provato a parlare con me, a rimangiarsi tutte le offese che mi ha riservato in passato, quando pensava che i Crunchy Melodies non ce l'avrebbero mai fatta, ma io non ho intenzione di perdonarlo. Sto bene anche così, grazie.
Mi vesto e mi preparo per la signing session con i fan. Ci sono momenti in cui non mi sento vuoto, quando parliamo con i nostri fan, che amano la nostra musica e quando siamo sul palco o in studio, a suonare le nostre canzoni.
Durante i primi concerti con i Crunchy Melodies, mentre ancora non mi portavo a letto una tipa diversa ogni sera, indossavo il polsino che Claire ha cucito per me. Poi però, per rispetto verso la ragazza fantastica che me l'ha regalato, non l'ho più indossato, anche se lo porto sempre con me.
Recupero l'oggetto dalla valigia e lo metto al polso. Chissà, magari c'è la speranza che Claire sia tra i fan presenti alla signing session o al concerto stasera. Magari, vedendo che porto ancora il suo regalo, capirà che non l'ho dimenticata.
Magari gli unicorni esistono davvero e le favole diventano realtà. Sì, come no.

***

Come promesso a Chiara, ecco eccezionalmente il secondo capitolo di oggi, con il ritorno in scena di Tom, dopo quasi due anni. Che dire, purtroppo è ritornato alle cattive abitudini, senza la sua amata Claire. Spero che vi sia piaciuto; qui sotto ho scritto una piccola nota sulla signing session, nel caso qualcuno non sapesse di cosa si tratta. Grazie mille a chi continua a seguire la storia!
A domani!

Maria C Scribacchina

***Signing Session: Evento durante il quale i musicisti incontrano i fan e firmano autografi. A seconda del tempo concesso, c'è la possibilità di scattare delle foto insieme ai propri idoli, anche se quello è più tipico del cosidetto "meet and greet".***




Un bacio tra le noteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora