Un bacio tra le note

62. Claire

È arrivato il momento che aspettavo e temevo allo stesso tempo.
Durante il breve tragitto di ritorno dalla spiaggia nessuno dei due ha parlato, io e Tom ci siamo limitati a tenerci per mano.
Sono tesa e non posso fare a meno di pensare che è da un po' che non lo faccio con un ragazzo, in più lui ha di sicuro molta più esperienza di me.
Ho perso la verginità quando avevo diciassette anni, con un ragazzo di cui ero innamorata persa e che ricambiava. Peccato che la nostra intesa sul piano fisico non fosse la stessa, forse per colpa dell'inesperienza. Ogni volta mi sentivo impacciata e non riuscivo a lasciarmi andare del tutto. Dopo di lui ho avuto un paio di flirt, che non si sono mai spinti oltre i preliminari.

Tom mi accompagna in camera da letto, dove prima, con un certo imbarazzo, avevamo depositato i nostri borsoni. Lancio un'occhiata nervosa alla stanza, ai muri dipinti di bianco e alle lunghe tende color del cielo, giusto per temporeggiare un po'. Rabbrividisco, nonostante la temperatura sia piuttosto elevata, non solo per le condizioni atmosferiche.
I nostri vestiti sono fradici, visto che non abbiamo aspettato che si asciugassero i costumi prima di rindossarli: avevamo troppa fretta di rimanere soli.
«Credo che dovremmo toglierci questa roba bagnata» dice Tom, con le labbra increspate in un sorriso e si avvicina, accarezzando il mio corpo con lo sguardo.
Lascio che mi sfili la canottiera.
«Hai freddo?» domanda.
Scuoto la testa.
«Stai tremando.» Mi posa le mani sulle spalle e poi mi accarezza il collo e la schiena. Istintivamente mi premo contro di lui.
Mi slaccia il bikini, facendomi sentire esposta e vulnerabile. Allora gli tolgo la t-shirt e gli passo le mani sul petto.
Lui fa lo stesso e mi fa sospirare di piacere quando mi prende i seni tra le mani.
«Claire, ti voglio.» La sua voce è roca e i suoi occhi verdi pieni di desiderio sono fissi nei miei.
Gli slaccio il nodo del cordoncino del costume, ma ho paura di essere troppo goffa e mi blocco.

Tom non smette di baciarmi le labbra, i seni, le spalle e qualsiasi centimetro della mia pelle nuda.
Mi tira giù le mutandine del bikini, così mi decido a fare lo stesso con i suoi boxer.
Infine mi prende per mano e mi trascina sul letto, poi si sdraia sopra di me.
Stare con lui è diverso da qualsiasi cosa, è tutto così nuovo, coinvolgente.
All'inizio mi vergogno un po' e mi trattengo, sentendomi in imbarazzo e per paura che lui possa pensare qualcosa di sbagliato di me. Poi mi dico che gli voglio bene, che quello che sta succedendo non è niente di sbagliato.
I baci, le carezze, i mormorii, persino le frasi che sembrano non avere molto senso, fa tutto parte di quello che sta nascendo tra noi due. Qualcosa che all'inizio non avrei mai creduto possibile.
Mentre sono stesa su quel letto, tra le braccia di Tom, scoppio a ridere sommessamente e cerco di fare in modo che lui non se ne accorga, ma non sono abbastanza discreta.
Lui scosta il braccio che sto usando per nascondermi il volto e mi studia, gli occhi verdi pieni di perplessità. Alla luce del sole, in riva al mare, sono stupendi, ma quando mi hanno guardata con puro desiderio qualche istante fa mi hanno totalmente rapita.
«Spero tu non stia ridendo per la mia prestazione» sussurra, sfiorandomi un fianco nudo con le dita, facendomi ritornare in mente quello che c'è appena stato tra di noi.
«Assolutamente no, pensavo solamente all'assurdità di questo.»
Gli do un pizzicotto scherzoso sul petto e lui ricambia, con una carezza un po' più spinta, portandomi di nuovo a fare l'amore con lui. Già, ho usato proprio l'espressione "fare l'amore", non "fare sesso".

***

Finalmente tra Claire e Tom le cose sono passate a un livello successivo. Il capitolo è molto breve, ma non volevo sconvolgere la stesura iniziale, quindi, a parte qualche frase, non ho aggiunto altro. Fatemi sapere cosa ne pensate, se vi è piaciuto e se avete qualche consiglio per migliorarlo.

Grazie mille a chi continua a seguire la storia!

Maria C Scribacchina