63. Tom

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Farlo con Claire è un'esperienza diversa da quelle a cui sono abituato. La sua pelle contro la mia, le sue labbra, i gemiti e le sue espressioni: trovo che sia tutto unico. Forse questi miei pensieri sono dettati solo dalla voglia che avevo, a causa della lunga astinenza, ma qualcosa mi dice che non è così.
Dopo un po' che siamo stesi a letto, lei mi sfiora una guancia con le labbra, mi passa una mano tra i capelli e poi si alza, senza rivestirsi. Posso ammirare momentaneamente il suo bel fondoschiena, prima che sparisca in bagno.

Ricevo un SMS da Alex.

A: Allora, come sta andando la vostra luna di miele, piccioncini?

T: Bene. Lì come va?

A: Mi hai lasciato da solo a sopportare il bacchettone. Pensa che non vuole interrompere le prove neanche ora che siamo rimasti solo in due.

T: Cazzi tuoi.

A: Gentile da parte tua. Sei lì a spassartela con Claire!

T: Su, ho visto come ti guardava Valentina. Te la sei già fatta?

A: Ci sto lavorando...! ;)

T: Bene. Ci sentiamo!

A: Ciao e comportati bene con la mia amica Claire *imitazione di Jack*

T: Idiota J

A: Sul serio, falle del male e ti spezzo un braccio. Non sto scherzando.

T: Tranquillo, sta andando tutto alla grande, lei mi piace davvero.

A: Sono contento per te, era ora che la smettessi di fare il coglione.

T: Parli proprio come quel pel di carota a volte, sai?

A: Se siamo in due a pensarla così, vorrà dire che abbiamo ragione!

Appoggio il cellulare sul comodino e chiudo un attimo gli occhi, finendo per appisolarmi.

«Tom?»

Mi sento chiamare e apro gli occhi.

«Sono in paradiso?» mormoro, trovandomi davanti Claire.
Lei ridacchia. «È la una e mezza, volevo sapere se intendevi uscire a pranzo, altrimenti vado al supermarket e compro qualcosa da preparare.»

È adorabile il modo in cui dice "supermarket". Mi metto a sedere. «Se ti va potremmo andare a mangiare fuori.»

«Volentieri. Vado a prepararmi.»
«Non sei già pronta?»
Lei indica gli shorts di jeans e la t-shirt bianca che indossa. «Pensavo di mettere qualcos'altro.»

«Ok. Io mi faccio una doccia.» Le do un bacio sulle labbra e vado in bagno, resistendo all'impulso di rimanere a sbirciare mentre si cambia.
Esco dal bagno con addosso solo i pantaloncini e rimango a bocca aperta ammirando il look di Claire, seduta sul letto. Indossa un abito giallo con le spalline sottili e una scollatura generosa, più corto di quelli che le ho visto portare finora.

«Sei bellissima» commento, recuperando una t-shirt pulita dal mio zaino.
«Grazie.» Si alza in piedi e indica i suoi sandali dai tacchi vertiginosi. «Spero di riuscire a camminare con questi. Almeno non sembro una nana come sempre.»

Storco le labbra. «Non lo sembri affatto.»
Lei si avvicina e mi prende una mano. «Andiamo?»
Sento come una scossa al contatto con la sua pelle e all'improvviso penso che non c'è niente di meglio che camminare tenendola per mano. Sarà questo l'amore? Prima che potessi anche solo rendermene conto, sono diventato sdolcinato in una maniera che non avrei mai creduto possibile dalla rottura di tre anni fa.

A volte capita che il destino ci metta di fronte a degli avvenimenti strani e imprevisti. È proprio quello che penso quando, dopo che io e Claire abbiamo scelto di fermarci a prendere una fetta di pizza al trancio e qualche sfiziosità in rosticceria, mi accorgo che la ragazza alla cassa è proprio lei, la ragione per cui il mio cuore era diventato di pietra ed era rimasto tale fino a poco fa.

Lei, l'altra persona, oltre a mio padre, ad avermi causato dei seri problemi di fiducia nel prossimo.
«Tom, sei proprio tu?» mi domanda, fissandomi con gli occhi scuri socchiusi. È cambiata dall'ultima volta che l'ho vista, porta i capelli più corti e il suo volto si è fatto affilato, ma riconoscerei quel sorriso sbarazzino ovunque. Anche se, con il senno di poi, mi sono reso conto della furbizia che celava. Lei non è come Claire, che è trasparente come l'acqua per me, dato che riesco a leggerle ogni emozione sul volto, o almeno, questo è quello che penso.

«Chiara, come te la passi?» domando, senza lasciare andare la mano di Claire.

«Tutto bene, grazie. Alla fine mi sono trasferita al mare, con il mio compagno.»

Quando finisce la frase viene raggiunta da un tizio piuttosto basso e tarchiato, che la sprona: «Chià, sbrigati a prendere gli ordini, la gente ha fame a quest'ora.» Rivolge un cenno amichevole al sottoscritto e un largo sorriso alla mia ragazza. Anzi, diciamo che se la mangia con gli occhi.
In effetti Claire e Chiara hanno solo il nome di simile. La prima è più bassa e ha delle curve prosperose, mentre la seconda è alta e magra, persino spigolosa.
«Vi conoscete?» chiede Claire incuriosita, ma non c'è traccia di malizia o gelosia nella sua voce.
«Sì, ecco...» comincio io e Chiara mi blocca: «Siamo stati amici, tanto tempo fa.»
Mi fissa con un'espressione indifferente, quasi vuota oserei dire. Sapevo già che ai tempi ero stato l'unico a dare tanta importanza alla cosa e se ci ripenso ora, mi sento uno stupido ad aver continuato a comportarmi in maniera idiota solo al ricordo di quella delusione.

Senza volere, stringo ancor più forte la mano di Claire e lei si appoggia contro il mio corpo, posandomi un palmo sul petto.
«Io vorrei una fetta di pizza alle verdure.» Lo sguardo azzurro di Claire vaga per il bancone, poi lei aggiunge: «Tom, dobbiamo provare anche quelle mozzarelline fritte, sembrano squisite!» Sorride sincera e subito il compagno di Chiara gliene regala un sacchettino, come omaggio della casa.
Paghiamo i nostri ordini e ritiriamo i due tranci di pizza ancora caldi dal forno, poi usciamo dalla rosticceria.
Non appena siamo abbastanza lontani, Claire si volta a guardarmi, seria, e mormora: «Scommetto che lei non è stata solo una tua amica, vero?»
Annuisco, però ribatto: «Non mi va di parlarne. È tutta acqua passata, godiamoci questi due giorni.»

Appena finisco di pronunciare la frase mi rendo conto di aver detto la verità: sono pronto a proseguire con la mia vita, a costruire qualcosa con la ragazza fantastica che ho al mio fianco in questo momento.

***

Ciao a tutti! Ecco finalmente svelato l'altro mistero sul passato di Tom.

Grazie mille a chi segue la storia; grazie a chi ha cominciato a leggerla da poco, spero che vi piacerà e continuerete fino alla fine, ormai siamo ben oltre la metà.

Alla prossima!

Maria C Scribacchina

Un bacio tra le noteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora