34. Claire

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Finisco il turno al Five Stars, saluto Flavia, Sara e raggiungo Alex che mi aspetta fuori dal locale.
Non so cosa mi sia preso poco fa, quando ho parlato con Jack. Forse il fatto che sia il più maturo tra i Crunchy Melodies, il più tranquillo, mi ha spinto a raccontargli che ho intenzione di dire ad Alex che non voglio più uscire con lui. Lui si è mostrato comprensivo e dotato di una grande capacità di ascolto. Mi ha consigliato di limitarmi a parlare sinceramente, che non devo forzarmi a portare avanti una cosa nel cui futuro non credo già in partenza, per evitare di fare del male sia a me che ad Alex. Ovviamente non gli ho rivelato del bacio che c'è stato tra me e Tom, anche perché, dopo aver visto il suo comportamento questa sera, sono sicura al cento per cento che quel gesto non avrà alcun seguito.
Che stupida che sono stata a desiderare anche solo per un minuto di voler ripetere l'esperienza. È naturale che, dopo tutte le ragazze che ha avuto, Tom sia un bravo baciatore e che la cosa mi sia piaciuta.
Per il resto è stato uno stupido sbaglio, che non ha nessun significato.

«Che dovevi dirmi?» mi domanda Alex e lancia un'occhiata verso l'auto di Jack, una Renault Clio grigia. Sono sicura che il suo amico lo stia aspettando a bordo.
«Alex, non so come cominciare...» esito un attimo.
«Lo so che non vuoi più uscire con me, Claire. Se è per quello che hai visto stasera, credimi, non ero in me. Ho bevuto troppo e quando esagero mi capita di fare cavolate. Ma come vedi non è successo niente con quelle due. Ti prometto che non si ripeterà più.» Mi prende le mani.
«Non è per quello. Anzi, non mi ha dato fastidio che tu flirtassi con quelle ragazze.»
Lui è stupito e mi lascia andare le mani.
«Stai dicendo che non te ne importa niente di me?» mormora, con amarezza nella voce.
«Non è così. Trovo che tu sia un buon amico. Uscendo con te però mi sono resa conto che tra di noi non è scattata nessuna scintilla, almeno per me.»
Lui annuisce. «Capisco. Se le cose stanno così, me ne farò una ragione.»
Sorride, ma è un gesto forzato.
Comprendo di aver perso la sua amicizia e sento il mio cuore farsi più pesante. Non è servito a niente rivelargli i miei dubbi, pensavo che mi sarei sentita più leggera, invece no, se non posso averlo come amico.

«Alex, mi dispiace. Pensavo che...»
«Pensavi che saremmo rimasti amici, vero?» Ride, una risata senza allegria. «Come no!»
«Sarebbe stato bello, ma capisco come ti senti» dico, senza distogliere gli occhi dai suoi. Lui sposta lo sguardo altrove.
Mi sento ferita dal suo comportamento e mi innervosisco. In più che mi sono dimostrata onesta e gli ho detto fin da subito che le cose non andavano tra di noi, fa pure l'offeso. Come se un paio d'ore fa non avesse preso in considerazione l'idea di portarsi a letto quelle due oche, brillo o no. Forse non è così diverso da Tom.
«Ti basterà evitare il Five Stars e casa Rossetti al pomeriggio e non sarai costretto a vedere la mia brutta faccia» sputo innervosita e lo pianto lì.

*

Il sabato mattina trovo un'email di Meredith, che mi chiede come vanno le cose e mi invita ad andare a trovarla, in California.
Rispondo che va tutto bene, che ho trovato un lavoro come cameriera e che purtroppo per il momento io e la mia famiglia non abbiamo in programma nessun viaggio. Mi dispiace molto non poter rivedere lei e Scott, mi mancano moltissimo; sogno l'oceano, la spiaggia e il clima della California. Qui l'estate è calda e soleggiata, ma non posso buttarmi nell'acqua ogni volta che ne voglio, a meno di andare in piscina e pagare il biglietto.

Vado in cucina e trovo mia madre e mio papà che parlano sottovoce, s'interrompono quando io entro nella stanza.

«Che succede qui?» domando, sospettosa, spostando lo sguardo dall'uno all'altra. Loro si stringono nelle spalle e non rispondono.
Prendo una tazza dalla credenza e la riempio di latte, poi aggiungo del caffè freddo. Molto caffè freddo.
«Non esagerare, Claire» mi rimbecca mio padre, ma io faccio finta di non averlo sentito.
«Oggi ho da fare, non ho molta fame, credo che salterò il pranzo.»

Un bacio tra le noteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora