«Allora dimmi, com'è la cameriera sciatta a letto?» stuzzico Alex, una sera mentre proviamo.
Lui ignora la mia domanda e corregge un accordo della melodia che sta scrivendo.
«Non dirmi che non te l'ha ancora data» rincaro la dose. «Ormai è quasi una settimana che siete inseparabili. Cosa fate quando siete soli, parlate di libri e di bambini fastidiosi?»
«Piantala. Non hai idea di quello che stai dicendo. Claire non è assolutamente come pensi tu. Lei è...»
«Come se me ne possa importare qualcosa di com'è la tua fidanzatina frigida.»
«Ti avverto, questo tuo atteggiamento non mi piace per niente. Fatti i cazzi tuoi, ok? Vai a rompere le scatole a Jessica. In effetti è un po' che non la si vede in giro.»
«Forse si è deciso a mollarla» interviene Jack, seduto dietro la batteria.
«Mi farò i fatti miei se voi vi farete i vostri» liquido l'argomento.
Ricevo un messaggio sul cellulare e per poco non mi viene voglia di scagliarlo lontano. Certa gente sa proprio essere insistente e non si rende conto che alcuni errori non si possono cancellare con delle patetiche scuse.
«C'è qualcosa che non va, Tom?» chiede Alex, dimentico del nostro battibecco di poco fa.
«Tutto a posto. Allora, com'era quella melodia che stavi scrivendo? Fammela sentire.»
Porto il discorso sulla musica e scaccio via ogni pensiero negativo.Dopo le prove decidiamo di andare al Five Stars a bere qualcosa.
Appena arriviamo Alex corre a cercare Claire e io trattengo a stento uno sbuffo annoiato. Jack si mette a chiacchierare con Sara e io me ne sto seduto al tavolo a sorseggiare la mia Menabrea. Non ho voglia di andare in cerca di conquiste per il momento, ho bisogno di stare un po' per conto mio.
Ora che non stringo tra le mani la mia chitarra i pensieri sono tornati ad affollare la mia mente.
Mia madre continua a dirmi che dovrei dare una seconda possibilità alla persona che mi ha fatto così male, che ignorare il problema non farà in modo che esso si risolva. Il fatto è che a me non importa, non voglio risolvere le cose.Non dopo che quel codardo di mio padre ha deciso di andarsene due anni fa.
Non mi interessa nemmeno ascoltare le stupide ragioni che vorrebbe propinarmi. Mia madre dice che è pur sempre nostro padre e noi figli dovremmo mantenere dei rapporti civili con lui, ma io non ce la faccio. Non sono né piccolo e bisognoso di affetto come Teo, né dal cuore gentile come Becca, che lo ha perdonato quasi subito. Del resto era lei la cocca di papà, mentre io mi scontravo sempre con lui. Criticava sempre la band, la definiva "una stupida fantasia adolescenziale", "una perdita di tempo" e diceva che avrei dovuto concentrarmi di più sullo studio, per cercare di avere una carriera decente e non finire a condurre una vita mediocre. Di certo non ho intenzione di seguire il suo esempio: un uomo che a metà della propria vita si è accorto di non volere più una famiglia ed è fuggito via da un giorno all'altro, infischiandosene della donna e dei figli che diceva di amare.«Ciao, sei solo?»
Sollevo lo sguardo e incontro una scollatura più che generosa. Non è una ragazza che conosco, non deve essere della zona.
Jack e Alex sono impegnati altrove, così faccio cenno alla tipa dai corti capelli castani di accomodarsi, poi ordiniamo da bere.
I miei amici tornano al tavolo e presento loro la mia nuova amica.
«Jessica lo sa?» sussurra Alex, con tono derisorio, in modo che lo possa sentire solo io. Me la sta facendo pagare per prima, lo so.
«Non sono affaracci suoi.»
Lui si stringe nelle spalle e rivolge un sorriso ebete a Claire, che è arrivata a portarci le ordinazioni. È senza speranza, completamente cotto.
La band che si esibisce stasera comincia a suonare e ci spostiamo sotto al palco, per ascoltare meglio. Tra una canzone e l'altra cerco di fare qualche commento sullo stile impeccabile del chitarrista ma Barbara, la mia nuova amica, non è particolarmente interessata all'argomento.
«Credo sia troppo presa a strusciarsi per notare i barré.»
Mi volto e mi trovo di fronte Claire che mi guarda con un sorrisino ironico.
«Alex ti ha dato qualche lezione, vedo. Forse avrebbe dovuto concentrarsi su altri argomenti.» Accompagno la mia frase con un gesto osceno, non m'importa di scandalizzarla, anzi, è proprio ciò che voglio.
«Non riesci a pensare ad altro?» ribatte la cameriera, gli occhi azzurri colmi di disprezzo, poi viene distratta dal mio amico, che le sussurra qualcosa nell'orecchio. Gli occhi le si illuminano e sorride apertamente.
Barbara intanto attira il mio viso vicino al suo e comincia a baciarmi con trasporto. Le sue labbra sono morbide e irresistibili e ricambio il bacio senza stare troppo a pensarci. Al diavolo quei due imbranati!***
Ciao a tutti! Ecco il nuovo capitolo.
I battibecchi tra Tom e Claire continuano, però qui scopriamo qualcosa in più sul ragazzo, il motivo per cui spesso sembra così arrabbiato con il mondo.
Ve l'aspettavate?
Grazie a chi legge, vota e commenta la storia, spero davvero di non deludervi!Maria C Scribacchina
p.s. pensando agli altri due volumi della trilogia, già pronti, non vedo l'ora di condividerli con voi! Vi lascio un'anticipazione... i narratori cambieranno! :)
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Un bacio tra le note
RomanceCrunchy Melodies #1 (autoconclusivo) [COMPLETA] Tom suona in una band con i suoi due migliori amici, Alex e Jack. Insieme formano i Crunchy Melodies e sognano un giorno di diventare famosi grazie alla loro musica. L'altra passione di Tom sono le ra...