50. Claire

5.1K 271 5
                                    

Quando questo pomeriggio ho ricevuto un messaggio con l'invito da parte di Alex ad assistere alle prove dei Crunchy Melodies, mi sono dovuta dire di non fare i salti di gioia. Non vedo lui e i ragazzi da qualche giorno e sono sempre stata curiosa di assistere alle prove di un gruppo musicale.
In più, adoro il modo di fare musica dei Crunchy Melodies dalla prima volta che li ho ascoltati al Five Stars, ormai quasi un mese fa.

Appena entro nella taverna di Jack, mi accorgo che ci sono i lavori in corso. Vedo fogli sparsi dappertutto, alcuni appallottolati in un angolo sul pavimento che ospita anche i fili degli amplificatori della chitarra di Tom e del basso di Alex.
Intravedo la Strato nera del primo e il basso rosso della Fender del secondo.
«Ragazze, benvenute nel nostro mondo!» esclama Alex giulivo e ci raggiunge per salutarci con due baci sulla guancia, come ha fatto poco prima il padrone di casa.
I miei occhi si posano poi su Tom, che sta seduto sul divano con una chitarra classica in grembo e stringe tra le dita della mano destra un plettro. Stava suonando fino a qualche istante fa.
«Allora eri tu che suonavi quella melodia?» domanda Sara incuriosita.
Quando siamo arrivate abbiamo udito delle note provenire dalla finestra della taverna, lasciata aperta. Si trattava di accordi dal suono dolce, uno di quei motivi lenti ma che ti rimangono subito in testa.
Tom annuisce, poi si alza in piedi e posa la chitarra sul divano.
Mi viene una voglia matta di baciarlo, ma non mi sembra il caso di farlo davanti agli altri. Ci riempirebbero di domande.
«Una nuova idea per una canzone» risponde Tom e sorride prima a Sara, poi a me.
Si avvicina alla mia collega e le dà due baci sulla guancia. «Ti piace?»
Lei annuisce. «Molto. Posso leggere il testo?»
Tom arrossisce e socchiude leggermente gli occhi verdi, poi si passa una mano tra i capelli, incerto.
Un attimo, è arrossito?
«Richiede ancora qualche modifica...» si schernisce.
«Io trovo sia molto bello» commenta Jack. «Posso?» chiede, rivolto al suo amico, che gli fa cenno di sì con la testa.
Approfittando dell'attimo di distrazione degli altri, che leggono e commentano il nuovo testo scritto da Tom, quest'ultimo si avvicina per salutarmi.
«Ciao» gli dico e poi mi alzo in punta di piedi per dargli un bacio sulla guancia.
Lui mi posa per un istante le mani sulle spalle e mi sussurra: «Sei bellissima stasera.»
Avvampo, dovrò fare l'abitudine al suo nuovo comportamento. Eppure non mi dispiace per niente ricevere dei complimenti, se accompagnati dal suo sguardo irresistibile.
Gli sorrido, poi mi allontano da lui per andare a dare una sbirciatina al famoso testo.

Si tratta di una canzone d'amore, non ci sono dubbi. Ha delle parole semplici, dirette, non è troppo mielosa.
«Davvero bella. Complimenti anche per la grammatica.» Il testo infatti è in inglese e mi è venuto spontaneo cercare degli errori. «Come si intitola?» chiedo a Tom e rimango in attesa di una risposta, come gli altri.

«Ancora non lo so.»

«Dagli il nome della ragazza che te l'ha ispirata» propone Jack.

Alex aggiunge, a beneficio di noi due che siamo arrivate da poco: «Tom l'ha scritta dopo aver conosciuto una tipa.»
«Molte grandi band hanno fatto dei pezzi con titoli di nomi femminili» afferma di nuovo Jack, con convinzione.

«Sarebbe un'ottima idea!» concorda Sara e lei e il batterista si scambiano un sorriso complice. Chissà se è successo qualcosa tra i due.
Tom scuote la testa. «No. Del resto con quella tipa è stata solo una cosa da nulla. Sicuramente tra un mese mi sarò anche dimenticato il suo nome. L'unica cosa a cui mi è servita è scrivere una canzone decente, dato che sembra piacere a tutti.»
Parole tipiche di Tom, vero, ma non del ragazzo che martedì mi ha detto che gli piacevo. Forse ha ragione Elisa, non fa per me.

Dopo la dichiarazione del chitarrista, i ragazzi si mettono a suonare e provano ad abbozzare anche il pezzo appena scritto.

È una canzone molto bella e le parole non sembrano proprio pensate per una storia da una botta e via, eppure Tom ha ammesso che è così.
Non oso guardarlo in faccia per il resto delle prove, non vorrei che i miei sentimenti trasparissero troppo.

Piuttosto, nel momento in cui i Crunchy Melodies suonano delle cover di canzoni che conosciamo, io e Sara accenniamo dei coretti e urliamo, come se ci trovassimo a un vero e proprio concerto. Ci alziamo in piedi a ci agitiamo a ritmo della musica. Alex e Jack si guardano e sorridono, mentre Tom rimane concentrato a suonare.

Di cosa mi ero illusa, poi? Uno così, abituato a cambiare ragazza un giorno sì e l'altro pure, non può di certo mettere la testa a posto da un momento all'altro. Anche il fatto di lavorare delle ore gratis per la mia auto, l'avrà fatto solo per sdebitarsi del logo che ho creato per la band. Chissà se alla tipa che si è portato a letto, quella che gli ha ispirato la canzone, lo avrà mostrato.
Che pensiero stupido, è ovvio che con lei sarà stato troppo impegnato per parlare di altro che non fossero questioni legate a quello che avrebbero fatto tra le lenzuola.

A fine serata, al momento dei saluti, mi accorgo di avere una certa fretta di andarmene, per evitare qualsiasi confronto con Tom.

Mi trattengo a parlare con Alex che mi invita ad andare a casa sua una mattina, dove sua madre sarà felice di mostrarmi la ricetta della cheesecake.

«Potresti anche fermarti a pranzo, le ho parlato talmente tanto di te che mi ha detto che ti vuole bene come se fossi una figlia. Penso che ci sia rimasta male del fatto che tu non sia la mia ragazza.»

«Anche mia madre. Per un attimo ho pensato che si volesse fidanzare lei con te» scherzo, facendo scoppiare a ridere Jack e Sara. Cerco con lo sguardo Tom, che sta guardando il cellulare.
«A presto ragazzi!» rivolgo un saluto generale, poi esco con Sara.

«Tom è il solito simpaticone, eh?» commenta lei.
Alzo le spalle. «Perlomeno scrive delle belle canzoni.»

Lei mi dà ragione, poi mi dà un passaggio fino a casa, dato che quella sera a mia madre serviva la sua auto.

La Fiesta sarà pronta a giorni, poi non dovrò più dipendere dagli orari di un'altra persona per poter uscire in macchina.

***

Citando quello che dice Sara: "Tom è il solito simpaticone!"
Ecco il capitolo di oggi, grazie a chi lo ha letto! Spero vi sia piaciuto!

Maria C Scribacchina

Un bacio tra le noteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora