19. Tom

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«Vedo che l'hai preso come vizio, eh?» commento, vedendo Alex presentarsi da me prima delle due.
Lui però non coglie la provocazione, rimanendo sorridente.
«Comunque, per farti contento, ho pensato che potremmo organizzare un'uscita a quattro con le nostre tipe, no?»
Lui avvampa e scuote la testa. Sembra una ragazzina al suo primo innamoramento. Il solito Alex!
«No, Jessica e Claire non credo si sopportino molto. E poi Claire non è la mia ragazza.»
«Dai, non ci vuole molto per far sì che due ragazze diventino amiche, no?» lo rimbecco. In effetti quelle due sono molto diverse. Hanno solo una cosa in comune.
La mia mente sta per divagare su pensieri sconci riguardanti Jessica, quando Alex si rimette a parlare.
«So farcela senza il tuo aiuto, grazie. La sto sentendo su Facebook e non è di certo insignificante come pensi tu. Ha un bel carattere e ascolta buona musica.»
«Cazzo, Alex, mi sembri una femminuccia» esclamo, prendendolo in giro. Imitando una voce femminile, continuo: «Ha un bel carattere, mi fa sentire a mio agio. È proprio il tipo che cercavo!» So io cosa fanno quelle con un bel carattere, che sembrano la ragazza perfetta, che non ti mentirebbe mai. Quando meno te l'aspetti te la mettono in quel posto.
«Sei proprio una testa di cazzo senza nessuna speranza» sbotta dandomi uno spintone. Lo facciamo per gioco, spesso. Scoppio a ridere e scuoto la testa, poi ricambio la spinta.

Suonano al citofono. «Dai, aprile tu la porta, no?» lo stuzzico, però lui non se lo fa ripetere due volte.
«Ciao, Claire!» esclama allegro rivolto alla ragazza, i cui occhi azzurri si illuminano alla vista del mio amico. Da ieri ne sono cambiate di cose. Del resto con il sottoscritto a fare da Cupido, il successo è assicurato. Spero solo che io non debba fare un disegnino ad Alex per quello che verrà dopo. Il mio amico sa essere particolarmente impedito.
«Ciao, Alex. Come mai sei qui? Anche oggi anticipate le prove?»
Non so se mettermi a ridere o vomitare di fronte a quei due imbranati, così mi schiarisco la gola, per far capire che ci sono anche io nella stanza. Subito il sorriso di Claire si spegne.
«Ah, ciao Tom.»
«Scusami se sono in casa mia» le dico, brusco. Poi mi squilla il cellulare e mi allontano per rispondere.
Mentre parlo con Jessica, mi passa di fianco mia madre che sta uscendo per andare al lavoro. La saluto con un cenno della mano. In sottofondo c'è Teo che accoglie con gridolini entusiasti la sua babysitter.
«Ciao, piccola. Certo, ho un paio d'ore libere» dico a Jessica che sta facendo le fusa al telefono.
«A tra poco.»
Riattacco e vado a dire ad Alex di sloggiare, perché devo vedermi con Jessica.
«È ora di andare alle prove» gli riferisco, sperando che colga la mia allusione, ma lui pare non avere nessuna voglia di collaborare, troppo preso dalla sua cameriera.
Che stronzo.
«Le prove sono alle quattro, Tom.»
«Beh, io voglio andarci prima, quindi muoviti.»
Claire guarda la scena con curiosità, mentre Teo ritorna dalla sua cameretta con una montagna di giocattoli tra le mani. Quale diciannovenne sana di mente accetterebbe di passare i pomeriggi dell'estate dopo la maturità a badare a un rompiscatole come lui?
Alex sbuffa e pare capire l'antifona. «Ok, andiamo. Prima però volevo chiedere a Claire il suo numero...»
Lascio che i due imbranati si scambino i numeri. Lei scoppia a ridere quando lui sbaglia a scrivere il suo nome, dimenticandosi una "i". Oh, per favore, aspettate almeno che me ne sia andato!
«Ci vediamo presto, Claire» saluta il mio amico.
Lei si sporge e gli dà un bacio su ogni guancia, arrossendo. Saprei io come farla arrossire sul serio.
«Che c'è, Tom? Vuoi anche tu un bacio?» mi chiede con nessuna traccia di dolcezza nella voce, beccandomi a fissarla.
«Sì, voglio anche io un bacio» ribatto, senza pensarci due volte.
Lei allora fa qualche passo nella mia direzione e si alza in punta di piedi, per baciarmi. Automaticamente io mi chino leggermente e mentre mi sfiora la guancia con le labbra sento il suo profumo. Sa di sapone, niente di eccessivo come il profumo costoso di Jessica, ha un odore di pulito. Quando si dice ragazza acqua e sapone...
«Ciao, Tom» mi saluta, guardandomi con i suoi grandi occhi azzurri, pronunciando quelle tre lettere con un marcato accento, come ha fatto quando ha detto il nome del cocktail ieri sera. Lo fa apposta, lo so.
Le rivolgo un cenno, tentando di scacciare via il pensiero che il suo profumo è molto più buono di quello di molte altre ragazze.

***

Ciao a tutti! Spero che la storia continui a piacervi e anche i battibecchi tra Claire e Tom. Lei ora però è tutta presa da Alex...

Anche oggi ci saranno due capitoli, perchè questo è molto breve!

Grazie a chi segue la storia!

Maria C Scribacchina

Un bacio tra le noteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora