Un bacio tra le note

43. Tom

È venerdì pomeriggio e sto caricando con i ragazzi gli strumenti sul furgoncino del fratello maggiore di Jack, che si è offerto di accompagnarci nel nostro mini tour questo week end. Una delle parti più difficili è far stare tutta l'attrezzatura, strumenti e amplificatori vari, nel baule di un'auto. Nessuno pensa mai a questo aspetto poco romantico della vita del musicista, soprattutto quando bisogna dimostrarsi esperti di Tetris per far stare tutti gli elementi di una batteria in uno spazio che concretamente non è abbastanza.

«Fabio, grazie mille per il favore che ci fai.»
Lui sorride, ha gli stessi occhi azzurri di Jack e gli assomiglia molto, anche se ha i capelli biondi tagliati cortissimi. Ha sette anni in più di noi, quindi ne ha ventisette.

«Non ringraziatemi, tanto dovevo andare già a passare il week end da Michela.»
Fabio ha una ragazza che vive nella zona dove dobbiamo andare per suonare, a circa sessanta chilometri dalla città dove abitiamo.
«Spero di riuscire presto a cambiare lavoro, così finalmente potrò andare a convivere con lei» dice con aria sognante.
Mi auguro di non ridurmi mai così. Prima di tutto non comincerei mai una relazione a distanza, perché sarebbe priva dell'unica cosa che serve: il sesso. Aspettare una o più settimane per vedersi e poter stare insieme? Troverei di meglio da fare durante l'attesa.

Non riesco a impedirmi di immaginare di spassarmela con una tipa. Di solito nelle mie fantasie si tratta di una bionda, mentre stavolta la ragazza in questione ha i capelli neri e lisci...
Sposto l'attenzione su qualcos'altro e vado ad aiutare Jack a caricare la batteria sul furgoncino. Quale gioia!
Non ho raccontato ai ragazzi del fatto che Claire mi è praticamente saltata addosso, se si fosse trattato di un'altra me ne sarei vantato, ma voglio dimenticare al più presto possibile l'accaduto.
Di sicuro, stasera dopo il concerto, troverò una ragazza disponibile che mi aiuterà nello scopo.
«Tom dov'è il tuo borsone?» domanda Alex, quando tutto è stato caricato.
«Vado a prenderlo a casa. Così lascio la macchina e mi passate a prendere voi direttamente, no?» ribatto e Fabio annuisce.
«Allora ci vediamo dopo» saluto e vado a recuperare la mia roba.

A casa trovo Claire in giardino che gioca con Teo. Mia madre ha gonfiato ieri una piccola piscina e il mio fratellino è in costume da bagno, così come la mora.
Cazzo, ora capisco tutti quei film in cui il ragazzino si prende una sbandata per la sua babysitter.
Claire in bikini è sexy da morire. Il pezzo di sopra le contiene a malapena le tette e il nero del costume fa contrasto con la sua carnagione chiara, anche se ho notato che rispetto a qualche tempo fa si sta abbronzando.
«Ciao» mi saluta mentre è chinata sulla piscina, dove sta Teo a bagno, in dieci centimetri di acqua.
È talmente provocante che non so se distogliere lo sguardo o rimanere a fissarla.
Opto per la prima cosa, visto che mi sono detto che devo starle alla larga.
«Mi ha scritto Alex che state per partire per il vostro mini tour» dice, raddrizzandosi, senza perdere di vista Teo. Come se ci fosse il rischio che affogasse in quella poca acqua.

«Già. Infatti sono tornato a prendere il mio borsone» le rispondo e vado in casa, prima di compiere qualche gesto inconsulto davanti a tutti quei centimetri di pelle scoperta.
Qualche minuto dopo arrivano anche Jack, Alex e Fabio.
Claire è ancora in giardino in costume da bagno e vedere quei tre che sembrano mangiarsela con gli occhi mi dà un certo fastidio.
Io, geloso? Che cazzata. È l'astinenza, ne sono certo.
«Ciao ragazzi» saluta Claire allegra. Non si rende conto dell'effetto che fa? Persino Fabio, che ha quasi dieci anni in più di lei la fissa senza ritegno, che pervertito!

«Ciao, io sono il fratello di Jack, Fabio. Piacere di conoscerti.»

Brutto marpione, e a Michela non ci pensa ora?
«È meglio che andiamo o troveremo traffico» sbotto, fulminandoli con lo sguardo.
«E tu copriti» intimo alla ragazza.

Jack mi lancia un'occhiataccia ma io alzo le spalle e vado verso il furgoncino.
Gli altri si trattengono un altro paio di minuti con Claire e la salutano con troppi baci sulle guance, persino Fabio che la conosce a malapena.

Quando salgono in macchina osservo: «Non c'era bisogno di tutte quelle smancerie, non stiamo partendo per un viaggio di sei mesi.»
Alex scoppia a ridere. «L'abbiamo salutata come al solito, potevi farlo anche tu.»
Scuoto la testa. «Sai che mi frega di salutarla. Poteva anche coprirsi invece di dare spettacolo.»

«Secondo me lo spettacolo è piaciuto molto di più a te che a noi tre messi insieme!» ribatte Jack con l'aria di chi la sa lunga.
In tutta risposta mi ficco gli auricolari nelle orecchie, per non sentire altre cazzate dette da loro.

***

Questo capitolo è piuttosto breve, più tardi ne arriverà un altro!

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Maria C Scribacchina