Capitolo 13: Acqua.

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"Ha annaffiato il giardino!"
Avrebbe pensato, se solo Shiho non gli avesse preannunciato il peggio.

Dalla porta di casa del Dottore esce una sottile cascatella d'acqua, che va diffondendosi in tutto il giardino, rendendo l'erba finemente tagliata una poltiglia di fango.

I cinque ragazzi camminano in punta di piedi sulla stradina che porta dal cancello all'ingresso, attenti a non sporcare di fanghiglia le suole delle scarpe da ginnastica, la palla salda tra le mani di Mitsuiko.

In casa la situazione è ancora più tragica.
Il pavimento è completamente coperto da un sottile strato di acqua, scosso da qualche onda la cui fonte è nascosta agli occhi dei giovani detective.
Shiho sospira pesantemente alla vista delle pantofole inzuppate che galleggiano per il salotto come barchette in due dita d'acqua.

Kudo si fa strada all'interno della villetta, raggiungendo il tubo del lavandino di cui la vecchia Haibara gli aveva parlato; gli attrezzi ancora sparsi per terra e lo straccio sporco legato alle estremità dei tubi idraulici non lasciano dubbi, la ex donna in nero aveva ragione.

Come tutte le donne.

Uno zampillo d'acqua fresca spruzza dalle giunture, e Shin-chan era sicuro che da lì a poco avrebbero ceduto anche quelle.
I bambini giocano nella grossa pozzanghera, si divertono a slittare e pattinare sulla superficie scivolosa, fino a cadere e bagnarsi tutti i vestiti.

Il Dottor Agasa è sparito in qualche angolo della casa, nascosto, rintanato nello sgabuzzino più oscuro nel seminterrato per non essere scoperto dal giovane vicino di casa.

Che, da ottimo investigatore, lo trova in un batter d'occhio.

<<Avrebbe dovuto dare ascolto a Shiho! Lo sa benissimo anche lei come sono le ragazze.>>
Lo rimprovera il piccolo di casa Kudo, le mani sui fianchi in un gesto teatrale appreso negli anni da sua madre.

Salite le scale fino al piano terra gli uomini si guardano intorno e notano Genta e Mitsuiko sdraiati sul divano, spostato di qualche metro e posizionato appositamente di fronte ai finestroni della villa, in modo da asciugare i corpicini dei giovani detective e i loro vestiti.
In un angolo poco lontano Shiho sta asciugando una fradicia Ayumi, per poi prenderla in braccio e portarla dai compagni di classe.

<<Venite a casa mia per stanotte>>

Un silenzio surreale cala improvvisamente nella stanza ovale della residenza, immobilizzando tutti.
<<Cosa..?>>
Chiede Shiho, guardandolo confusa.
<<Cosa..?>>
Chiede imbronciato il professore; sembra proprio che nessuno apprezzi il suo impegno e la sua fatica nel riparare i tubi.
<<Cosa..?>>
Chiede Shinichi, incredulo delle proprie parole.

Gli occhi dei tre pulcini bagnati sui divani si fanno improvvisamente più grossi e più lucidi, mentre i loro piccoli sorrisi si allargano a dismisura, facendo rizzare i peli delle braccia al giovane.

<<Siiii!>>
Esultano i bambini in coro, cominciando a fantasticare sui giochi che si potrebbero fare ad un pigiama party in una casa grande e lussuosa come quella dei signori Kudo.

Gli unici "giochi" che vengono in mente a Shinichi sono decisamente fuori dalla portata dei bambini, per questo motivo la sua proposta era estesa solo a Shiho  -e al Dottore, che in ogni caso avrebbe dormito sul divano al piano inferiore-.

Un leggero rossore fa capolino sulle sue guance, mentre invita la ragazza a prendere la sua roba dall'armadio, e il vecchio inventore a fare altrettanto.

Un allegro trenino esce dall'edificio moderno, canticchiando e disegnando delle impronte scure sull'asfalto, per poi rientrare nella villetta affianco.
La casa di Shinichi si riempie in un attimo di voci e risate, mentre i bambini mettono a soqquadro la dispensa e i cassettoni con coperte e cuscini, disponendoli paralleli al letto nella camera del padrone di casa.

Tre coperte pesanti, e un solo letto.

Sull'ingresso della stanza i tre detective boys guardano la loro opera d'arte più che soddisfatti. Shiho alza un sopracciglio e incrocia le braccia al petto.
<<Beh, qualcosa mi dice che qualcuno dovrà dormire nel sacco a pelo>>

<<Non credo che ci starai ancora in quel vecchio bozzolo!>>
La canzona il detective, imitando il caratterino pungente della sbadigliona dagli occhi truci.

<<Ma io non stavo parlando di me>>
Ribatte, poggiando il proprio zaino colmo di indumenti sul materasso.
<<E-Ehi!>>
Commenta Shinichi, allungando una mano verso di lei.
Shiho gli passa accanto, un sorriso malizioso sul volto e gli occhi socchiusi.
<<Non vorrai far dormire un'ospite sul pavimento, vero Mr. Detective?>>

Shiho! {Coai, Shinshi}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora