Capitolo 2: Shinichi.

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Il rombo della Harley si fa strada tra i timpani del detective, mentre osserva dallo specchietto retrovisore la giovane donna che segue il maggiolino.

La figura magra e slanciata di una ventenne, il giubbotto di pelle che si agita al vento, le scarpe firmate che cambiano marcia, tutte le curve al proprio posto...

Agita la testa, come a scrollarsi quei pensieri -e il rossore- di dosso.
Shinichi Kudo è un grande detective.
Un detective che pensa solo alla sua passione.
E solo alla sua innamorata, ora ricoverata in un ottimo ospedale.

"A centinaia di chilometri da quì..."
Riflette il giovane, sospirando, mentre quella ragazza dai capelli ramati e i tratti anglosassoni si piega di lato per prendere meglio una curva.

Dopo un paio d'ore di auto arrivano finalmente in riva al mare. Una vastissima distesa di acqua blu cobalto si estende increspata davanti agli occhi lucidi dei tre bambini, mentre l'unica cosa che attira l'attenzione di Shin-chan è la grazia con cui Shiho si toglie il casco, lasciando ricadere morbidi i corti capelli castani.

<<Che hai da fissare..?>>
Chiede lei un po' imbarazzata, notando lo sguardo del giovane indugiare sul suo viso.

<<Io...>>
Cerca di riprendersi, asciugandosi la bava e dicendo la prima scusa campata per aria che gli passa per la mente.
<<Stavo solo osservando la tua scollatura, con il vento addosso è aumentat->>

CIAF.

Il sonoro schiaffone rieccheggia per tutto il parcheggio -se non l'hanno sentito fino in spiaggia-.

Posto il casco e il giubbino nel bagagliaio sul fronte del maggiolino i due giovani si incamminano alla ricerca dei detective boys, rigorosamente separati dal Dottor Agasa.
Shiho non avrebbe voluto, ma la sua indole permalosa e vendicativa ha avuto il sopravvento.
Si, anche più di quella volta in cui -fingendosi stordito da ladro Kid- Conan le ha guardato le mutandine da sotto la gonna. Ma dico io, non poteva trovare un altro modo per far capire ai ragazzini che era sveglio?!

La ragazza scuote il capo imbarazzata, mentre i momenti in cui Edogawa-kun si è comportato da vero cretino si susseguono prepotenti nella sua mente; da quando ha visto lei e Ayumi senza veli alle terme, a quando l'ha definita "sbadigliona dagli occhi truci".
Che poi, l'unico motivo per cui sbadigliava, era il fatto di aver lavorato per lui all'antidoto tutta la notte nel seminterrato della casa del Prof.

"Che ingrato!"
Ribatte nella mente la scienziata, mentre i bambini hanno già tolto e sparso ovunque i vestiti per potersi tuffare al volo tra le acque salate.

Shiho ripone ciò che resta degli abiti di Genta su una sdraio, vicino a quelli piegati diligentemente da Ayumi e Mitsuiko, prima di stendersi sotto l'ombrellone.

Ricorda ancora la prima volta che ha parlato con Ran, proprio al mare, quando la ragazza ha portato fuori dall'acqua una febbricitante Haibara che è rimasta per troppo tempo sotto il sole, rimediando solo un bel coccolone.
L'aveva raggiunta in spiaggia, al calar del sole, dopo che Edogawa-kun aveva risolto l'ennesimo caso di omicidio.

Lei, uno squalo, si era avvicinata con piccoli passi a quella coetanea così gentile ed amichevole, a quel delfino contro cui uno squalo non poteva competere.
Le aveva allungato la mano, come gesto di coraggio.
"Mi chiamo Ai... Ai Haibara"

Shiho si mette a sedere, infilandosi gli occhiali da sole e reprimendo quei momenti in fondo alla memoria.
Non era il momento per pensarci.

Le dispiaceva per Ran, quella ragazza dolce ed estroversa che le ricordava tanto sua sorella. Akemi però è morta da più di due anni e ora, in Ran, vede solo un'amica e una rivale.

Si toglie la leggera maglia di dosso e i pantaloncini, ripiegandoli insieme ai vestiti dei detective boys, e senza dare spiegazioni agli uomini sotto l'ombrellone si incammina a piedi nudi verso il mare.

<<Allora, non ti dispiace la gita fuori porta, eh Shiho-kun?>>

<<Se n'è andata Prof...>>
Sentenzia Shinichi, dando risposta al Dottor Agasa. L'anziano inventore si guarda intorno, notando l'effettiva assenza della ragazza, ma intuendo al volo la sua posizione: lo sguardo di Shin-chan, infatti, non mentiva.

Gli occhi azzurro zaffiro del detective seguivano una linea precisa, diretta su un bikini blu dalle sfumature verde acqua, che copriva un corpo asciutto e tonico mentre muoveva i suoi passi sulla spiaggia in direzione del mare.

Shiho! {Coai, Shinshi}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora