Capitolo 70: Non fatelo per me.

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Sento il sangue caldo espandersi sotto la mia schiena, mentre Gin continua a trattenermi sul pavimento, la pistola ancora puntata sul mio ventre, sotto la camicia.

In questo momento non riesco più a sentire il freddo del ferro sulla mia pelle, ma percepisco alla perfezione il dolore della carne trapassata da parte a parte, i muscoli che si contraggono, i nervi che si strappano.

Quanto dureranno ancora questi infiniti secondi?

Il mio urlo sembra ovattato alle mie orecchie, come se non fossi pronta per sentire tanta pena uscire dalla mia stessa gola.

Un altro grido disperato si aggiunge al mio, nell'oscurità e nel fumo della sala mensa al piano terra del covo dell'organizzazione.

<<Ai-chan!>>

Gin fa un improvviso movimento, perdendo l'arma, che tintinna sul lucido pavimento. Sembra essere stato colpito alla mano da un oggetto... Un oggetto chiaro che è scivolato via sul lastricato a pochi centimetri dalla mia testa. Allungo il braccio e lo trascino vicino a me, tanto da vedere che cos'è.

"Una... Una carta..?"

La maschera con la visione notturna aiuta una delle tre Sherry perse nel fumo ad individuare il nemico e a sparargli... Con una pistola a carte.

"Il maestro dei cammuffamenti... L'ha fatto di nuovo!"

Ladro Kid sembra muoversi senza problemi tra i tavoli in acciaio, sparando una carta dopo l'altra a un confuso e ferito Gin. Nel fumo lo sento rialzarsi, prima di udire la sua voce profonda e possente rivolgersi al ragazzo travestito da me.

<<Fermati o la ammazzo!>>

Così cala il silenzio.

Persino il mio respiro rallenta, spaventato da quel momento di follia. Una luce arancio sembra accendersi in fondo al corridoio che porta alla mensa, così lieve da poter a mala pena colorare qualche nuvoletta di fumo all'entrata della larga sala.

Sento la camicia bagnarsi sempre di più nella zona della schiena e della pancia, mentre Gin  -o meglio, la sua ombra nel fumo arancione-  muove qualche passo verso di me.
"Non ha idea di dove siano le altre due Sherry e Ladro Kid..."

Mi ritrovo a pensare, sfiorando guardinga la ferita con due dita, che si impregnano abbondantemente con del sangue scuro.

Parte un altro colpo.

Chiudo gli occhi e trattengo il fiato, ma ben presto mi accorgo che non sono stata colpita.
Non era indirizzato a me.

Un tonfo raggiunge le mie orecchie, quando una delle figure nella nebbia sembra radersi al suolo ferita.

Non ha nessuna maschera in viso, se non quella per assomigliare a Sherry, ma la sua vera voce, quella che ha gridato, non era quella di Yukiko.
"Chi sei...? Perché stai sacrificando la tua vita per me..?!"

La sagoma rotola su un fianco fino a sparire di nuovo nel fumo, presumibilmente per proteggersi sotto qualche tavolo d'acciaio.
Di nuovo silenzio... Nessuno sa cosa fare, nessuno azzarda una mossa. Recupero il fazzoletto e lo porto di nuovo sulla bocca, anche se penso di aver inspirato un po' troppo fumo.

"Dovrò farmi vedere da un medico appena uscita di quì... No... Chi voglio prendere in giro...? Non uscirò da quì viva... Quindi... Tanto vale..."

Con uno sforzo immane mi metto a sedere, mentre guardo il sangue zampillare dai miei addominali e rantolo per il dolore. Getto via il pezzo di stoffa bianco, mi alzo in piedi, e corro.

Uno scatto di un paio di metri verso quella figura scura dai lunghi capelli grigi che punta ancora l'arma verso la nebbia sempre più rossa.
Il fuoco si sta avvicinando, sta bruciando tutti i mobili, le attrezzature, le macchine lungo il corridoio.

Devo far fuggire chi ha messo a repentaglio la propria vita prima che questo posto diventi un forno, prima che Gin riesca a vederli.

Lo vedo puntare di nuovo la pistola in mezzo al fumo.

Quando qualcosa lo ferma.

<<Conan?!>>

Sento urlare dal fondo del corridoio che porta alla mensa.
"Questa voce... Non dirmi che...?"

Gin si volta nella direzione della ragazza che gli sta praticamente correndo incontro. Alza l'arma verso il bersaglio sicuro.
E esplode un colpo.

Alle spalle dell'uomo, una delle Sherry gli ha sparato alla schiena prima che lui potesse colpire Ran.

<<Lasciala stare, Gin.>>

Ran si blocca, e intuendo il pericolo torna sui suoi passi nel fuoco, cambiando corridoio e continuando la ricerca del piccolo amico.

L'uomo porta una mano sulle costole, e le trova bagnate di sangue.
<<Vermouth... Hai deciso di remarci contro, eh?>>

Sherry continua a puntare la pistola contro il collega, mentre con un gesto repentino lui esplode il colpo.

Verso di me.

Un paio di passi all'indietro, e mi ritrovo di nuovo sul pavimento, ora sempre più caldo.
Il dolore è ancora più forte e questa volta proviene dalle costole.

<<Non... Non ci voleva...>>
Sibilo al terreno, mentre una goccia di sangue mi scivola via tra le labbra.

<<Vedo che ti esponi per proteggere una ragazza qualunque, ma non te ne frega un granché di tua nipote...>>

"Nipote...?"

<<Sta' zitto e ubbidisci agli ordini dei tuoi superiori piuttosto!>>
Urla Vermouth, togliendosi il trucco e slegandosi i biondi capelli, senza perdere di vista il bersaglio occultato dalla nebbia rossastra.

La vedo muovere un paio di passi verso il collega, come un predatore impaurito dalla preda.
Il fumo sta cominciando a darmi alla testa. Tra le lacrime riesco a notare una macchia scura sul fianco della donna in nero.
È lei la Sherry che è stata colpita poco fa. Non ha portato nessun giubbotto antiproiettile, o gli altri uomini in nero si sarebbero insospettiti.

Le figure diventano quattro, poi di nuovo due, poi si attaccano, poi si abbracciano.

In fine, dal corridoio parte un colpo, che li trapassa entrambi.

Vermouth scivola a terra tenendosi il petto, mentre Gin riesce a voltarsi per una frazione di secondo, quanto basta per essere colpito anche alla testa.

Il silenzio si fa caos.

Una goccia di sudore scivola lentamente lungo il mio collo, e insieme alle sorelle raggiunge il colletto della camicia, aperto per sopportare questo caldo infernale.

Nonostante i polmoni in fiamme e la morte imminente, riesco a girarmi sulla pancia per recuperare il fazzoletto e portarmelo alle labbra.

"Ma a cosa serve...?"

Mi domando, prima di stendermi, appoggiare la fronte a terra e chiudere gli occhi.

"Ora voglio solo... Riposarmi un po'..."

Shiho! {Coai, Shinshi}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora