Schizzopatico;

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La schizofrenia (IPA: [skiʦʦofreˈnia]) è una malattia psichiatrica caratterizzata, secondo le convenzioni scientifiche, dalla persistenza di sintomi di alterazione del pensiero, del comportamento e dell'affettività, da un decorso superiore ai sei mesi (tendenzialmente cronica o recidivante), con forte disadattamento della persona ovvero una gravità tale da limitare le normali attività di vita della persona.

La psicopatia è un disturbo mentale caratterizzato principalmente da un deficit di empatia e di rimorso, emozioni nascoste, egocentrismo ed inganno. Gli psicopatici sono fortemente propensi ad assumere comportamenti devianti e a compiere atti aggressivi nei confronti degli altri, nonché a essere orientati alla criminalità più violenta. Spesso sembrano persone normali: simulano emozioni che in realtà non provano, o mentono sulla propria identità.

Orizzonte, mare in fiamme davanti ai miei occhi.
Non consumerò più i giorni ma la mia carne, vomitando pezzi d'anima.
Organi a brandelli: mio cuore, tuo fegato.
E brucerò anche il passato sperando sia fenice e torni, tornando anche tu.

Ma non sarà altro che cenere con le tue sembianze.
Sparito il tuo cuore, così la tua anima. E cercherò di accumulare i tuoi ricordi
e gettarli di colpo nella tua testa. Perché i traumi fanno male,
ma spesso ti aiutano a ricordare chi fossi,
per quale motivo mi amassi o semplicemente quanto adorassi stringerti le mani la notte.

E io non respiro. Sento solo acqua scendere dagli occhi e tornare giù nella gola.
Un po' come un onda presa di petto a mare.
Ti porta giù e quel salato ti opprime la gola.
Ti lascia lo stomaco in un pugno così piccolo da non poterlo nemmeno vedere.

Non come quei dettagli: occhi, bocca, espressioni, gesti.
L'incertezza che mi fa titubare davanti agli altri.
Annaspo e mi giro, trovandoti dentro ad ognuno.
Perché sei ognuno, in ognuno, da ognuno.

Mani al collo, pressione sulla gola, ed io non respiro.
Crollo e guardo il cielo, tutte le stelle egoiste
che i nostri desideri non hanno nemmeno ascoltato.
Brillano e ridono di me.

Illusione del sonno, scherzo delle palpebre.
Dietro un velo, ti vedo sfumare,

svanisce il ricordo e il tuo tocco diventa illusione.
Sprofondo e mi dimentico di noi.

Scatto, scatto di rabbia e la pressione sale,
sangue che ribolle e occhi offuscati.
Dita storte dalla resistenza dei mattoni.
Ma il mio sangue non può più aiutarti.

E ti prometto che domani smetterò di giocare con i cuori,
Ti prometto che domani la smetterò di spezzarli,
anche se domani non mi ricorderò chi sono io,
non mi ricorderò del tempo rubato,
non mi ricordo del tuo amore e ti cercherò nelle labbra degli altri.

Ti dedicherei un romanzo, Panda.
Ma neanche riesco a terminare un poema.
Per il coraggio che hai sempre messo in ogni azione,
per l'amore che hai sempre regalato.
Ed io ero il tuo regalo preferito. Grazie di tutto.

20.07.2013

Ammalato, ammaliatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora