Esiste un posto dove vanno i sogni morti?

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Si, quelli di cui non ce ne facciamo più niente.
Esiste un posto dove pezzi di ricordi vagano rotti,
mezzi volti, mezzi sorrisi, mischiati a cuori crepati?

Magari sta là dietro l'alba,
sulla linea sottile dell'orizzonte.
Sarà là che si nascondono, sì.
Esiliati dai loro architetti, progetti in disuso
che bruciano con il sorgere del sole.

Ma i sogni possono morire?
O si sgretolano in lacrime?
Quando un sogno termina, quando svanisce?
Oppure i sogni diventano preghiere?
Perché non si può scrivere tutto,
prima o poi qualche pezzo lo perdiamo per strada,
qualcuno ci ruba qualche germoglio.
Alcuni li regalano pure, mettendoci gli sconti.
Eppure i sogni sono come il calore, non diminuiscono mai,
é solo un'energia che si trasforma.

Foto strappate, cuscini umidi e camere sottosopra.

Omicidio di sogni, la notte é la scena del crimine,
dal momento che al mattino ne svaniscono la metà, inghiottiti dal sole.

Come le paure.
Eccoli, i sogni morti: piccole ombre di brividi sotto le palpebre.

Ma forse se scappassimo crescerebbero solo.
E gli occhi sarebbero campi di battaglia
persi tra amori impossibili e mostri sotto il letto.

07.04.2013
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Non serve dolor, normale attenzione
quella che riservo a te
anche il silenzio,
che sento dentro
quando mi avvolge diventa musica.

Due respiri - Chiara

Ammalato, ammaliatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora