Insomnia;

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Temevo il letto, il sonno suo amante
e i sogni incastrati tra occhi e cuscini,
la sua pace con le speranze infrante
di quando giocavo attuando destini.

Padrone del mio cuore distante
scattavo poi infiniti rullini
del logorato mio amore errante
reduce da molti assalti assassini.

Non per ricatto ora scappo dal letto
giacché di sogni n'è intriso il ricordo
ma per fare alla mia mente dispetto;

ad amar la notte ancor non demordo,
sfiderò le stelle restando eretto:
tra cuore e mente troverò accordo. 

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29.12.2014

Ammalato, ammaliatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora