Diavolo in catene; (Ribellione all'Inferno)

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E ti giuro che ci ho provato, amore.
Ci ho provato ad andare avanti,
ci ho provato ad essere come te, perfetto.
Te lo giuro, provare ad aggiustare le persone
è sempre stata la mia specialità.

Amore, ora distruggo tutti e le mani mi tremano
mentre cerco di rimettermi a posto almeno la testa.
Perché il cuore, amore, quello no, ormai lo so,
è bruciato con te, in quella sala, da solo,
senza neanche un fiore,
neanche una lacrima a spegnere la fiamma.

Siamo come "Cuore" e "Amore" la stessa finale
ma due accenti diversi che non permettono la rima.
E scusami, davvero perdonami se non ti ho salvato.
Se non sono stato più egoista e ti ho ascoltato
lasciandoti andare via da me.

Eri la mia formula magica, la dimostrazione
che tutti possono essere salvati,
che forse Dio lassù ascolta a volte.
Non ho mai avuto super-poteri, solo il sorriso, Cuore.
Ed il tuo era più bello del mio, sai?
Era puro, nonostante tutto il male subito.
Eri tu il mio eroe, altro che.

Perché sei morto, amore?
Perché sono qui a giocare con le persone
senza più riconoscere i pezzi giusti?
Perché non riesco più a incastrare i cuori, Panda?
Perché non ti sento? Perché non vieni qui?
Perché mi lasci qui da solo,
che fa freddo ora, senza il tuo abbraccio?
Perché mi lasci qui a fare del male agli altri,
ricostruirli al contrario?
Dove sono le tue labbra, i tuoi occhi?
Dove sono le tue dita a scaldarmi il volto?

È Lui che ti tiene lì? È sempre lui, che ti ha portato via?
Perché é così geloso ed egoista?
Vuole gli angeli per lui lasciandoci soli?
Perché, Amore, non ti lascia venire da me?
Ho sempre cercato di aiutare gli altri,
perché ora Dio ti ha preso con sé?
Io non sono capace ad aggiustare me stesso,
c'eri tu a farlo per me.

E ho le fiamme negli occhi e neanche una tomba su cui piangere.
E vado a ballare perché se sto nel letto tremo.
E canto, perché altrimenti urlo.
E cammino, se no la tua mancanza mi soffoca.

Prende proprio la gola, la graffia,come le mie nocche e i muri che incontro

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Prende proprio la gola, la graffia,
come le mie nocche e i muri che incontro.

Mi manchi Panda.
Ma dillo a Dio, diglielo che se arrivo gli sfondo il paradiso.
Ma diglielo, diglielo si, che può mettermi anche all'inferno;
sono peggio di Dante. Scatenerò la rivolta.

Sovrasterò ogni guardiano e metterò il Diavolo in catene.
Verrò a riprenderti.
Perché di male ce n'é troppo, qui nel mio petto.
In questo e in altri.

Sarò fiamma, là nel cielo, tanto in terra c'é già il gelo.
E ferirò Dio, non l'Uomo.
Perché noi siamo già troppo fragili,
senza che lui ci tolga le ragioni.
E diglielo, che deve farmi morire vecchio e stanco.
Perché il bianco fa paura, ha ragione D'Avenia.

Il Paradiso va ristrutturato, Cuore,
ne farò la nostra casa vedrai.
E smetterò di uccidere altri, cercando di vendicarti.

04.11.2013

Mio dio
Qualche volta che io ti cerco (se),
quando sono nei guai (nei guai)
Scrivo una lettera dall'inferno
ma non la leggerai (no)

Mio dio
Detti legge nell'universo (sì),
perché prendi e dai (prendi e dai)
Ma le lettere dall'inferno
(quelle) non le leggi mai

Se sei onnipresente e dall'alto ci fissi
Se sei onnipotente a sto punto te ne infischi
Considerando le volte in cui vedi e non agisci,
Forse conviene farci credere che non esisti
Nonostante i crocifissi e le preghiere ad alta voce
Nessuno è prediletto, ognuno ha la sua croce

Lettera dall'Inferno - Emis Killa

Ammalato, ammaliatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora