pov's Dustin: quella ragazza...

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Ovviamente cosa potevo fare se non soccorrere quella ragazza che solamente qualche giorno prima avevo incontrato all'aeroporto?

Adesso sono qui, affianco a lei, in ospedale nella speranza che si svegli.

Non posso essere un omicida... non volevo fare niente di male.

Ero incazzato nero perché la mia fidanzata Becky mi aveva tradito con il mio migliore amico Jake.

La mia vita in questo periodo sta andando a rotoli: i miei stanno divorziando, la mia ragazza mi ha tradito, ho perso il lavoro (facevo il cameriere in un pub).

Insomma stavo facendo una passeggiata per schiarirmi le idee e mentre stavo camminando sul fiume, tenendo lo sguardo verso il basso, quando improvvisamente appare.

Non ragionando, la spingo talmente forte che lei perde l'equilibrio e cade.

Appena me ne resi conto , mi sporsi per vedere che stesse bene ma non la vidi.

Mi precipitai giù di corsa e non esitai a tuffarmi per cercarla e provare a rimediare al mio stupido errore.

La vidi sul fondale, gelida come un blocco di ghiaccio perché in ipotermia, la presi e la riportai a galla.

Subito dopo chiamai l'ambulanza per far si che corresse sul posto.

Ed ora eccomi qui... a sperare e pregare che si svegli prima o poi ( ovviamente meglio prima ).

La vedo che dorme profondamente e decido di avvicinarmi di più a lei, per ascoltare che il suo battito sia regolare e godere di quel volto meraviglioso.

Non so cosa mi abbia attratto di lei ma sono perso sin dal primo giorno che l'ho vista all'aeroporto.

Non posso di certo rivelargli ciò perché da sempre sono un bad boy e ho una certa reputazione da mantenere.

Ma vederla in quelle condizioni, così persa e indifesa...

Le prendo le mani e le stringo nelle mie, poi comincio ad accarezzarle il volto e a sussurrarle una piccola parte di Romeo e Giulietta : la mia storia d'amore preferita.

Ecco che le sussurro qualche battuta di Giulietta affacciata al balcone:

"Giulietta: o Romeo, Romeo, perche' sei tu Romeo? rinnega tuo padre e rifiuta il tuo stesso. Ovvero, se proprio non lo vuoi fare, giurami soltanto che mi ami, ed io smettero' di essere una Capuleti.

Romeo:devo continuare ad ascoltarla oppure rispondere a cio' che dice?

Giulietta: e' solamente il tuo nome ad essermi ostile :tu saresti sempre lo stesso anche se non fossi un Montecchi. Che cosa vuol dire la parola Montecchi? Non e' una mano,o un braccio o un viso,ne un'altra parte che appariene ad un essere umano. Oh,sii qualche altro nome! Quello che noi chiamiamo col nome di rosa, anche chiamato con un nome diverso , conserverebbe ugualmente il suo dolce profumo . Allo stesso modo Romeo, se portasse un'altro nome ,avrebbe sempre quella rara perfezione che possiede anche senza quel nome. Rinuncia quindi al tuo nome, Romeo,ed in cambio di quello ,che tuttavia non e' una parte di te, accogli tutta me stessa."

Mentre recito questi versi mi viene sempre da piangere, ed è proprio in quel momento che lei si sveglia.

Appena vedo che sta aprendo gli occhi mi ricompongo, riprendendo quel mio caratteristico atteggiamento da stronzo.

Lei è sorpresa nel vedermi:
"Che cosa è successo? Cosa ci fai tu qui?"

Rispondo a tono:
"Sei scivolata nel fiume ed io sono venuto in tuo soccorso. Sono qui da quando ciò é accaduti. Volevo solamente assicurarmi che stessi bene"

Si vede che è sorpresa dalla mia risposta così divertito le domando:
"Come mai sei così stupita?"

Le si colorano le guance di rosso e mi risponde sussurrando:
"Nessun ragazzo si è mai preoccupato di me,perché di certo non sono così apprezzata e vista."

Tra di noi si instaura un legame improvviso: l'aria si fa più calda ed elettrica all'improvviso.

Con lo sguardo serio ecco che la saluto:
"" Mi dispiace, davvero. Ma io non sono un ragazzo qualsiasi. Sono Dustin piacere. Adesso devo scappare."

Senza che lei riesca a parlare le do un bacio sulla guancia, le scrivo il mio numero e scappo, nella speranza che mi richiami al più presto.






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