come un tempo

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Pov's Cloy

Ieri ho trascorso una giornata fantastica con Justin.

È davvero cambiato molto da quando non frequenta più quella... meglio che non esprima ciò che penso se no potrei davvero dare di matto.

Da quanto è cambiato mi ricorda quel periodo in cui eravamo ufficialmente fidanzati.

Ha finalmente mostrato l'altra faccia della medaglia.

Infatti adesso è molto più gentile, più affettuoso, più attento agli altri è ciò che accade.

Quando aveva rotto con me per mettersi con Margaret era tutto il contrario: stronzo, alcolizzato e un fumatore di prima categoria.

Solo ripensare a quel periodo mi fa contorcere per il dolore: le mani sulla pancia attanagliata da qualcosa e le lacrime che fanno capolino sul mio volto.

Stamattina ho deciso che sarei tornata nuovamente in ospedale da Brianna, per sapere come stia, però ovviamente la mia decisione viene smentita.

Stranamente sono già pronta per uscire e sono solamente le 9:30.

Ma ovviamente in questo momento non sono connessa alla realtà e sono sul pianeta dei sogni: infatti penso continuamente a lui, Justin.

Vi spiego meglio il perché.

INIZIO FLASHBACK

Ieri prima di lasciarmi andare è venuto vicino a me e mi ha sussurrato all'orecchio:
"Ho una cosa da darti."
Il mio cuore in quel momento ha cominciato a perdere colpi proprio come il motore a scoppio di una vecchia automobile.
A pochi centimetri dal mio volto, in modo che potessi sentire il tuo profumo di dopobarba muschiato, allunga il braccio mettendomi qualcosa nella tasca.
Io sinceramente mi sarei aspettata qualcosa di diverso ma...
Appena mi sono voltata lui non c'era già più.
Così delusa e amareggiata dal suo comportamento infantile, Come un uragano in tempesta, me ne torno a casa.
Sbatto la porta d'ingresso con tutta la forza che possiedo in corpo.
Volevo solamente buttarmi sul letto e piangere, stando da sola e in santa pace.
Solitamente quando sono triste, depressa o amareggiata mangio a quintali di gelato.
Ma proprio non ne ho la minima voglia.
Così chiudo gli occhi e comincia a sognare.
Tutti i miei pensieri purtroppo però sono rivolti a lui: Justin.
L'ultima immagine riguarda lui che mette un biglietto nella mia giacca.
Mi sveglio di soprassalto e corro al piano di sotto per recuperare la giacca.
Appena la vedo però esitoper un momento.
Poi, faccio un respiro profondo, prendo il coraggio necessario e la vado a recuperare.
Presa in mano mi accomodo sulla poltrona dove era posta.
Il cervello ormai è andato, le gambe sono molli e le mani tremanti.
Infilo la mano nella tasca per vedere cosa mi avesse lasciato.
Tocco dei fazzoletti, un assorbente, il panno per pulire gli occhiali da sole... Ma ancora nessuna traccia di ciò che possa aver lasciato Justin.
Ad un tratto però ecco che trovo qualcos'altro... È un fogliettino accartocciato.
Ed ecco allora che il battito del cuore comincia ad accelerare, il respiro dimezzare...
Lo tiro fuori con la mano tremante esitando.
Poi però una sensazione sotto forma di scarica elettrica e mi attraversa il corpo e decido di aprirlo.
C'è segnato il numero di telefono: sicuramente quello di Justin!
Guardo l'orario: l'una di notte.
Vorrei non scrivergli perché penso che come giusto che sia stia dormendo profondamente come le persone normali.
Ma il desiderio la meglio su di me: così salvo il suo numero sul cellulare gli mando un messaggio.
"Buonanotte grazie per tutto."
Porta il cellulare il caricabatterie in camera.
So che fa strano che ancora esista qualcuno che non tengo il cellulare a portata di mano anche la notte.
Ma ritengo che gli studi riguardo alla dipendenza e alle onde emesse da questo siano esatti e perciò mi comporto di conseguenza.
Ma questa notte faccio una piccola eccezione.
Appena attacco il cellulare alla carica ecco che risuona Back ti Black di Amy Winehouse.
Segno che ho ricevuto la risposta al messaggio.
"Buonanotte a te principessa. Domani alle 10:00 al B.B.B"
Le mie pupille si fanno grandi quanto due orbite.
Nuovamente la canzone risuona nella stanza.
"Ci sarai non è vero?"
La risposta è più che ovvia: così digito velocemente sulla tastiera.
"Certamente."
Dopodiché spengo definitivamente ai cellulare, emozionata e felice che l'indomani avrei passato l'intera giornata con il mio cavaliere.
FINE FLASHBACK

you are my bad boy I #Wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora