il salvataggio

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Non riuscivo a credere ai miei occhi...lei era lì, davanti a me, in carne ed ossa.

Quanto tempo era passato dalla nostra ultima conversazione, da allora non le ho più rivolto la parola.

Esatto... sto parlando proprio di Cloy.

Mi ha salvato la vita...ma come diamine faceva a sapere dove diamine mi trovassi in quel preciso istante?

Lei mi guarda in disparte, tremante, rigida come una statua, senza sapere se rivolgermi la parola o meno.

Rimango lì, sotto il corpo svenuto di Dustin ancora per un po', per poi realizzare solamente in seguito quanto era accaduto!

Ad un tratto Cloy si avvicina, provando con tutte le sue forze a sollevare Dustin in modo tale che possa liberarmene ma invano.

Sono io allora che me lo levo di dosso e mi alzo da quel letto stramaledetto.

Quando sono in piedi fisso un punto indefinito di quella stanza: il mio cervello è letteralmente andato in tilt, non riesco né a pensare né a ragionare, le gambe sono pesanti come il piombo e mi sento come se avessi appena commesso un omicidio.

Poi sposto il mio sguardo sul corpo inerme di Dustin, dopo aver preso una bella botto in testa.

Cosa dovevo fare?!?

Cloy si accorge che sono in difficoltà, così quatta quatta si avvicina a me e sussurrando dice:
"Mi dispiace ok? Non volevo che accadesse tutto ciò, ma ti ho sentita urlare  e ho agito di impulso. Forse sono stata esagerata..."

Forse dice!!! Ovviamente aveva esagerato se no a quel punto Dustin sarebbe stato già in piedi, ma comunque le sono debitrice.

In quel momento volevo solamente essere a casa, con i miei genitori, senza che niente di tutto ciò fosse successo... ma purtroppo non è così.

Mi allontano da lei, mantenendo le distanze, e cercando di avere un tono duro le domando:
"Tu cosa ci fai qui?"

Lei mi guarda con rammarico, ho il presentimento che le lacrime le stiano per rigare il volto,comunque mi risponde:
" Avevo la necessità di vedere e di provare a chiarire le cose con la mia migliore amica".

Potevo immaginare che mi avrebbe dato questo genere di risposta.

Cloy è fatta così e non si smentisce mai: quando sa di essere in torto fa di tutto, anche l'impossibile per essere perdonata.

Ma purtroppo io non sono fatta così.

Quando qualcuno mi ferisce veramente tanto e nel profondo deve aspettare non so quanto tempo prima che sia perdonato.

Sono fatta così: non lascio mai trasparire niente, all'apparenza sembro impassibile ma la verità è che avrei bisogno di qualcuno che mi aiuti a tirare fuori tutto ciò che tengo dentro ormai da anni.

Cloy dopo un po' mi riporta alla realtà e mi domanda:
" Con lui cosa facciamo? Sembra che non si riprenda così facilmente..."

Mi avvicino il più silenziosamente possibile a Dustin, delicatamente gli prendo il polso per sentire se ci fosse ancora il battito.

Ma accade l'inaspettato...

Appena prendo il suo polso Dustin mi blocca, riprendendosi completamente #lapotenzadellignoto

Mi scaraventa nuovamente sul letto:
"Non la passerai liscia, mia cara, io ottengo sempre ciò che..." non fece in tempo a terminare il discorso che Cloy gli aveva già tirato un'altra librata in testa.

Cade nuovamente svenuto.

Cloy questa volta mi incita ad andarcene e allontanarci il più possibile da quel pazzo maniaco.

Mio malgrado, nonostante fossi ancora stra incazzata con lei, accettai.

Mi alzo più velocemente possibile, afferro la mano di Cloy e insieme ci mettiamo a correre a perdifiato.

Via di corsa per la scala a chiocciola, superiamo in due nano secondi la sala, la cucina, la penisola e ci precipitiamo verso il guardino.

Quando siamo sotto ad un albero ci fermiamo per riprendere fiato, nella speranza che quello non ci stia seguendo.

Ma ci sbagliavamo di grosso...

In lontananza si poteva udire la voce di Dustin, che incazzato nero urlava:
"Ti troverò Brianna, sappi che non mi potrai sfuggire per sempre e finir quello che ho iniziato..."

Io e Cloy ci guardammo e cominciammo a ridere proprio come si faceva da bambine.

Ripreso fiato, con un tono piuttosto freddo e distaccato le domando:
"Come sapevi che ero qui?"

Cloy, dopo aver ripreso fiato anche lei, mi risponde:
"Grazie al trova amici sull'iPhone. È rimasto attivo e ci sta che tu ti sia scordata di spegnerlo dopo il trasferimento".

Già...me ne ero completamente dimenticata. Ma con tutto quello che mi era successo...

Allora la ringrazio e lei di rimando:
"Scherzi? È l'unico modo per farti capire quanto mi manchi, quanto non regga senza di te, quanto sia stata stupida a fare ciò che ho gatto. Ma ti prometto che non capiterà più, sempre che me ne dia l'opportunità."

Ci penso per un po': sono ancora arrabbiata con lei quello è sicuro però comunque decido di accettare la sua offerta:
"Accetto ad una condizione:niente più segreti, sotterfugi o cose varie tra di noi va bene?"

Cloy mi abbraccia, con le lacrime di gioia agli occhi:
"Ovvio!! Nuovamente amiche per la pelle."

Nonostante nutrissi ancora un po' di rabbia nei suoi confronti contraccambiai l'abbraccio.

Mi era mancata moltissimo.

A New York sino ad allora ero sola; ma adesso ho qualcuno con cui parlare serenamente, ridere, scherzare....

Ma c'è comunque ancora qualquadra che non cosa. Perché Cloy è qui?

Le porgo questa domanda e lei risponde che senza di me le sue giornate erano diventate noiose e monotone.

Che bello riaverla al mio fianco! Penso tra me e me.

Torniamo a casa felici, mano nella mano, proprio come due bambine che sono state al parco ignare dei pericoli che le circondavano...

you are my bad boy I #Wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora