quel lunedì...indimenticabile!

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Drin!!! Drin!!! Ecco che la sveglia comincia a suonare. Sono veramente stanca.

La sera precedente dal concerto sono tornata a casa solamente alle 3:00 della mattina!

La sveglia suona sempre alle 6:30 perché mi conosco e, per fare tutto mi ci vuole almeno un'oretta.

Eh, lo so, sono proprio un bradipo...

Ma stamattina proprio no!

Non si sa come o dove ma trovo la forza di alzarmi... più o meno.
Mi alzo in piedi ma poco dopo sento le forze che abbandonano il mio corpo #labottadelgiornodopo #postsbornia.

A tentoni mi dirigo verso lo specchio, dopo di che mi guardo: o my good! Sembro proprio un cadavere vivente!

Allarmata corro in bagno e mi metto un po' di correttore e di cipria per provare a mascherare quel colore...anche se sapevo che sarebbe durata per poco.

Scendo al piano di sotto per fare colazione.
Ma c'è qualcosa che non torna... tutto sembra o meglio è tranquillo e quieto.

Da noi la mattina non si trova mai un clima così: infatti ci sono le due piccole pesti che ci si mettono davvero d'impegno.

Ma per il momento lascio correre... adoro questo silenzio.

Trovo mia madre ai fornelli intenta a preparare un'ottima colazione: pancakes, hot dog, uova strapazzate, becon...

Ma é davvero strano tutto questo. I miei solitamente sono a casa per pranzo.

Ho una brutta sensazione... e solitamente non sbaglio mai.

Mi avvicino silenziosamente a mia madre e le rivolgo la parola per prima:
"Buongiorno mamma, va tutto bene?"

Lei si volta verso di me e mi guarda dritta negli occhi, così capisco che quella sensazione orribile è veritiera.

Lo noto guardandola attentamente: ha gli occhi lucidi (doveva necessariamente aver pianto poco prima del mio arrivo), il naso era tutto rosso, la bocca serrata e la mascella contratta.

Così mi azzardo a chiedere:
"Cos'è successo mamma?"

Scoppia in lacrime.

Prima che mi risponda passano almeno 10 minuti, il tempo necessario a calmarsi:
"Jhon e Jimmy sono in ospedale. Hanno preso la bronchite ma per prevenire la polmonite è stato necessario.
Sono qui ad aspettare notizie da un bel pezzo ma ancora non ne so nulla!"

Abbraccio mia madre di getto e al contempo per mia grande fortuna l'occhio mi cade proprio sul nostro orologio di cucina.

Oh cavolini di Bruxelles! Sono le 7:35 e ancora devo fare tuttoo!!!

Come un fulmine faccio colazione e corro in camera a cambiarmi.

Prendo e metto ciò che mi capita sottomano per non fare più tardi del previsto.

Il risultato devo dire che non è niente male: maglia a maniche corte sfumata di azzurro, i jeans e un paio di all stars.

Riesco persino a truccarmi: mascara, eyeliner e via...

Al posto che prendere l'autobus stamattina mi accompagna mamma.

Durante il tragitto (più o meno 10 minuti dopo che ero partita da casa) mi arriva un messaggio da parte di Cloy.

Sembrava potesse esplodere di gioia da un momento all'altro.

"Bri muoviti, muoviti!!! Non ci crederai mai ma qui a scuola sono arrivate..."

Ora dono davvero curiosa.

Rispondo a quel messaggio in un certo senso provocatorio.
"Chi é arrivato stamattina Cloy? Rispondi!!!"

La risposta arriva, ma non è quella desiderata:
"Devi venire a vedere tu stessa, di persona."

Allora chiedo a mia madre di accelerare un po'.

Lei non è mai andata troppo veloce per le strade perché ha paura di fare degli incidenti.
Solitamente sono d'accordo anche io, ma oggi proprio no: Cloy mi ha messo la pulce nell'orecchio e sono proprio curiosa.

Arrivo a scuola dopo 45 minuti e sono davvero in ritardo.

"Nooo! La signora Parks si arrabbierà talmente tanto con me..." penso mentre mia madre parcheggia.

Ma mi sbagliavo, erano ancora tutti fuori attorno ad una... non posso crederci! Una vera e propria limousine!

Corro anche io in quella direzione per capire cosa stesse accadendo.

Mentre mi dirigo lì qualcuno mi afferra per un braccio e mi tira via dalla calca, allontanandoci sempre più dalla mia meta.

Non capisco subito di chi si tratti ma sono convinta che sia qualcuno di estremamente familiare.

Ovviamente è Cloy, che dopo un po' si volta e mi abbraccia.

Le domando:
"Cosa sta succedendo?"

Lei mi guarda con aria incredula... non pensava che fossi ignara di tutto; io arrossisco e timidamente la incito a dirmi ciò che sapeva a riguardo:
"Come non sai nulla Bri? Vieni allora, devi assolutamente vedere con i tuoi occhi!!!"

Mi trascina in mezzo a quella calca spaventosa e appena siamo quasi sopra la limousine si stoppa.

Quasi,quasi svengo: Cosa ci fanno loro qui?? Spencer, Aria, Allison, Hanna ed Emily!!

Cloy si accorge che sto per cedere e prontamente comincia a gridare:
"Ragazze vi prego...aiutatela sta per svenire."

Così accorrono tutte in mio soccorso e mi portano con loro dentro quell'enorme macchina, serrandoci dentro.

Quando mi riprendo sopra di me vedo i volti di Aria e Spencer:
"Ragazze venite, fortunatamente si è ripresa."

Molto sinceramente sono ancora un po' stordita.

Dolcemente Hanna mi tira su e mi domanda:
"Stai bene?"

Le rispondo:
"Sì, più o meno. Ma voi ragazze cosa ci fate qui? Siete le mie attrici preferite di sempre e non vedevo l'ora di incontrarvi...ma avrei sinceramente preferito non essere in queste condizioni..."

Le ragazze mi abbracciano ed esclamano in coro:
"Ma quanto sei dolce tesoro!!! Ora però bisogna proprio che ce ne andiamo. Ti lasciamo i nostri numeri. Benvenuta tra le liars!"

Detto questo mi danno i loro numeri, mi accompagnano fuori (dove ovviamente c'era Cloy ad aspettare)e poi se ne vanno.

Cloy mi da una mano a rimanere in piedi e con occhi sognanti mi domanda:
"Cosa è successo là dentro?"

Le racconto tutto per filo e per segno è più vado avanti più sbianca e più si sbalordisce.

"So che sembra tutto troppo surreale... ma è andata davvero così."

Faccio appena in tempo a terminare il racconto che le lezioni hanno inizio.

Quella settimana stranamente sembrava proprio promettere bene se non per...

you are my bad boy I #Wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora