in ritardo...nuova scuola

2.2K 145 50
                                    

"Brianna svegliati o farai tardi!!! Sono già le 7:30 del mattino e alle 8:00 ti cominciano le lezioni" esordisce con un volume abbastanza elevato mia madre.

"Arrivo..." le rispondo con una voce simile ad un morto vivente.

Flashback
Quella notte ero andata a letto tardi poiché lui continuava a venirmi in mente: Dustin.
Quegli occhi, la sua voce, il modo in cui mi aveva dato un bacio per salutarmi ... rimane tutto quanto impresso nella mia mente.
Quella sera stessa gli ho scritto un messaggio visto che lui mi aveva lasciato il suo numero.
Ero parecchio titubante e non sapevo nemmeno cosa scrivergli perché non volevo essere né troppo banale o scontata né troppo complicata.
Dopo aver provato a riscrivere nuovamente per l'ennesima volta quel benedetto messaggio decido semplicemente di essere diretta e onesta:
"Grazie davvero per essermi stato vicino nel momento del bisogno. Sei stato onesto, uno dei pochi che di solito lo sono nei miei confronti, quindi doppio ringraziamento. Spero un giorno di poter ricambiare questo immenso favore. Ti devo la vita."
Invio il messaggio: erano le 23:45.
Poco dopo, neanche passati 5 minuti, il telefono mi squilla, con il cuore in gola leggo il nome: Dustin.
Ecco la risposta di quel dannato ragazzo sexy che solo dopo due incontri (li definirei più casini) sono bastati a farmi innamorare perdutamente di lui.
Sarebbe bastato un solo gesto, un singolo sguardo, un qualsiasi segnale che mi avesse fatto capire che mi stesse desiserando e sarei diventata la sua schiava e prigioniera di una vita.
Ecco la sua risposta:
" Figurati è stato davvero piacevole poter passare del tempo assieme, anche se in condizioni un po' strane ed inusuali. Spero stia meglio."
Dopo aver letto quel messaggio il mio cuore ha iniziato a battere in modo irregolare e veloce, il fiato dimezzato e delle piccole lacrime di gioia sul volto.
Volevo rispondergli ma pensai che sarebbe sembrato che avessi ceduto io quindi con tutte le forze provai a resistergli.
Dopo poco, verso le 00:15 un altro messaggio sempre di Dustin:
"Hai voglia di chattare un po'? Sono stato parecchio scortese e anche stronzo nei tuoi confronti. Quindi ci tenevo a precisare."
Così abbiamo chattato sino alle 5:  dopodiché andai a letto.

Fine flashback

Con la voglia sotto i piedi vado in bagno e mi faccio una bella doccia.

Terminata quella vado in camera a decidere come mi sarei vestita quel primo giorno nella nuova scuola.

Però ho un piccolo problema: non so proprio cosa indossare!! Ho paura di fare delle figuracce e di essere subito presa come il nuovo giocattolino.

Alla fine opto per qualcosa di semplice: una camicetta a quadretti rossi e neri, dei jeans strappati e delle hall stars.

Ovviamente per un look completo non può mancare il trucco: mascara, elyner, matita e rossetto.

Pronta per iniziare... mamma mia quanto si è fatto tardi! Sono le 7:50! Devo muovermi.

Corro al piano di sotto dove per colazione prendo qualcosa al volo ed esco.

Comincio a correre a perdifiato nonostante sapessi che non sarei mai arrivata in tempo per frequentare la prima ora.

La fortuna però più o meno comincia a girare dalla mia parte: sulla strada a circa duecento metri da me vedo Dustin con la sua moto.

Corro a perdifiato e nonostante sia senza fiato comincio a gridare il suo nome: "Dustin! Ti prego aiutami. Dustin!"

Ma lui giustamente non si accorge della mia presenza e continua imperterrito il suo percorso.

Così in mezzo ad una via sono sola soletta, senza cartine né nulla.

Fortunatamente un passante mi da uno strappo a scuola.

Questo edificio è tre volte quello vecchio: è colore blu puffo, ha delle nuove finestre, tre portoni di accesso e un giardino enorme.

Rimango a bocca aperta a fissare quello spettacolo, ma a riportarmi alla realtà è una voce femminile, molto irritante che sembrava mi stesse chiamando:

"Signorina si è persa? Venga mi segua che le mostro la scuola."

Non obbietto e la seguo. Lei mi conduce in un ufficio che dedussi dovesse essere quello della preside visto che sulla parete vi erano delle immagini alquanto esplicite.

Mi lasciò lì e se ne andò. Io rimasta sola comincio ad ossservarmi attentamente intorno, ma solamente per poco tempo, perché entrò una signora .

Essa era la più grossa e grassa che avessi mai visto: la ciccia le sporgeva da sotto le vesti, di una certa età e molto poco curata.

Mi sembrava un'arpia.

Quella si mise a sedere sulla sedia e cominciò a squadrarmi dall'alto in basso: che fastidio!!

Poi inizia a parlarmi:
" Benvenuta nella nostra scuola signorina Brianna. Lei é il nostro acquisto più recente ormai da anni. Ma la avviso: nonostante sia il suo primo giorno di scuola il suo insegnante dovrà farle una nota da portare domani firmata.
Abbiamo un regolamento da seguire e se ogni scuola non ne avesse uno sarebbe la fine.
Ora la mando in classe e faccia come le ho detto. Ben arrivata."

Detto questo esce dal suo ufficio. Io sono spiazzata, terrorizzata e ammutolita allo stesso tempo.

Meglio di così non si poteva iniziare vero?

you are my bad boy I #Wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora