il risveglio

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Mi sveglio improvvisamente.

Attorno a me vedo tutto sfocato, le ombre corrono velocemente e la testa scoppia.

Poi passati 10 minuti tutto si fa chiaro.

Sono su un lettino, con una flebo inserita nel braccio in una stanza completamente bianca.

Vedo che c'è un ragazzo affianco a me, che sta recitando dei versi di Romeo Giulietta; socchiudo gli occhi mentre continuo ad osservarlo.

No,non può essere... proprio lui! Quel ragazzo che ho incontrato il primo giorno in aereoporto.

Mio Dio!!! Che cosa imbarazzante!!!Subito comincio a farmi i film mentali... immaginate che cosa ahahah.

Ma la domanda è un'altra: cosa ci faccio io in questo luogo? E perché qua c'è lui anziché la mia famiglia?

Decido di non badare a questo ma piuttosto ascoltare quelle parole cercando di sembrare più rilassata possibile.

Mio Dio!!! La sua voce... così profonda ma al tempo stesso con una lieve stizza.
Mi commuovo ascoltando questi versi:

"Giulietta: o Romeo, Romeo, perche' sei tu Romeo? rinnega tuo padre e rifiuta il tuo stesso. Ovvero, se proprio non lo vuoi fare, giurami soltanto che mi ami, ed io smettero' di essere una Capuleti"

Mi esce una lacrima. Lui se ne accorge e si alza di scatto.
Apro molto lentamente gli occhi.
Ma quando li ho aperti totalmente lui se ne era già andato.

Al suo posto tutti i miei familiari erano lì attorno a me pronti ad abbracciarmi: mamma, papà, Jhon e Jimmy.

Ero così felice di vederli:
"Quanto sono contenta che siate qui!"
Tutti si stringono felicemente attorno a me.

Era parecchio tempo che non vedevo un clima così... ma mancava qualcosa: lui , quel suo recitare così veritiero e semplice.

Non gli ho nemmeno potuto dire grazie.

Ad un tratto lo scorgo in lontananza, mentre é appoggiato ad una colonna...che visione celestiale!

Appena lo vedo mi sento mancare.

I miei nel frattempo uscirono dalla stanza per avere notizie dal medico che mi stava seguendo e avere una deposizione della polizia per sapere tutto per filo e per segno.

Io rimango da sola nella stanza.

Ed ecco che lo vedo avvicinarsi sempre più: il battito accelera,il respiro si dimezza e riesco ad entrare quasi in uno stato di trance.

Ecco che entra. Si avvicina a me e mi prende la mano, stringendola nella sua, poi dice:

"Scusami se disturbo. Come stai?"

Sono diventata in un batter d'occhio un pomodoro e balbettando rispondo:

"I-in-insomma ... tu piuttosto cosa ci fai qui?"

È in difficoltà lo vedo benissimo: inizia a sudare freddo, tremando e con voce roca risponde:

"Tre giorni fa stavi camminando lungo un ponte. Io non ti ho vista e siccome ero incazzato involontariamente ti ho spinta e tu sei caduta dal parapetto.
Io sono corso giù per salvarti prima che fosse tropo tardi.
Fortunatamente poco dopo ti ho trovata, in un leggero stato di ipotermia e ho avvisato i soccorsi.
Sono tre giorni che ti sto vicino e solo adesso ho avuto  coraggio chiamare i tuoi."

Ero letteralmente senza parole.

Poi aggiunge:
" per la cronaca... sono Dustin Jackson."

Dopo aver detto ciò mi dà un bacio sulla guancia, facendo un sorriso malizioso e scappando via senza voltarsi indietro.

Rimango lì, interdetta, imbambolata, senza parole.

Tutto ciò è frutto della mia immaginazione o è successo realmente?

you are my bad boy I #Wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora