15 - Accusa

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Il giorno di Natale ci svegliammo entrambi tardi, ma Abel dormì molto più a lungo di me perché la visibilizzazione lo aveva stancato moltissimo. Così, dopo la lunga dormita e un pranzo di Natale più contenuto della cena precedente, decidemmo di restare semplicemente in casa a rilassarci e a guardare insieme dei programmi natalizi in tv. Tra un programma e l'altro, trascorsi intere ore al telefono con parenti e amici che si preoccupavano che non restassi sola il giorno di Natale. Una preoccupazione superflua, ma che apprezzai sinceramente.

Purtroppo la giornata seguente non fu altrettanto gradevole. A metà mattinata, mentre io studiavo e Abel leggeva i suoi nuovi libri, Chris e Azaly vennero a trovarci senza alcun preavviso e con un'inquietante aria seriosa dipinta in volto, che fece subito preoccupare entrambi.

Appena messo piede in casa, Chris venne subito al dunque.

«Scusaci se siamo venuti senza preavviso, ma devo parlarti».

Lo avevo immaginato, ma cosa doveva dirmi di così importante da dover venire di persona? Azaly, nel frattempo, si era avvicinata ad Abel e gli stava sussurrando qualcosa che, a giudicare dall'espressione, a lui non piacque affatto.

«Ho bisogno di parlare con te in privato, ti dispiace?» mi richiamò all'attenzione Chris. Adesso iniziavo preoccuparmi seriamente.

«Ehm, va bene».

«Allora noi usciamo». Azaly prese Abel per mano e lo condusse fuori casa, mentre il mio angelo sembrava piuttosto contrariato all'idea di lasciarmi sola.

Nemmeno io l'avrei voluto... non mi piaceva l'idea di restare sola a parlare con Chris di chissà poi cosa.

«Allora? Cos'è successo di così grave?» mi lamentai non appena restammo soli.

Non mi rispose subito. Non l'avevo mai visto tanto intimidito, non riusciva nemmeno a incrociare il mio sguardo.

«Riguarda te e Abel. Non so bene come dirlo ma... insomma, ho parlato con Azaly di voi, e siamo preoccupati».

«Preoccupati per cosa?».

Fece un sospiro carico di ansia. «La sera della Vigilia eravamo alla festa anche noi. Non ci siamo incontrati, ma Azaly vi ha visti».

«E allora?». Incrociai le braccia, sempre più seccata da tutta quella storia.

«Allora tu eri con quel ragazzo che ti piace, David, ma lo hai lasciato da solo per andare da Abel. E non è tutto, perché lui era in forma umana e il vostro sembrava un vero appuntamento».

Appuntamento?

Scoppiai in una risata, incapace di fare altro.

«Non ridere, Sarah, sono serio! E' la verità?».

«E' accaduto, e quindi?».

Mi guardò malissimo. «E quindi non è strano lasciare il ragazzo che dovrebbe piacerti per stare con un altro? Mi viene in mente una sola spiegazione a tutto questo».

Quando capii a cosa si riferiva, restai ammutolita. Chris stava insinuando che io... non riuscivo nemmeno a pensarci!

«Forse mi sbaglio, ma Azaly ha avuto la mia stessa impressione e mi ha detto che...». Per un attimo sembrò mancargli il fiato. «Che le storie d'amore tra angeli ed esseri umani sono severamente proibite. Se voi due doveste innamorarvi, passereste dei guai molto seri».

Le storie d'amore.

Chris era davvero venuto a dirmi questo?

Mi ritrovai quasi a urlare per l'indignazione e l'imbarazzo. «Ma che stai dicendo? Il rapporto che c'è tra Abel e me è lo stesso che c'è tra te e Azaly!».

My Own AngelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora