«Speravo che Chris avesse lasciato perdere».
Abel era accanto al me sul divano, per nulla contento di quella mia consapevolezza. Eppure, se davvero aveva ricevuto un'accusa del genere dalla sua ragazza, preferivo saperlo.
«Azaly ci ha visti insieme alla Vigilia» mi confermò. «Sarebbe dovuta venire a parlarmi subito, così le avrei spiegato tutto».
«Già, lo stesso è per Chris, anche se credo che sia venuto oggi perché ieri era Natale e voleva stare col padre» immaginai.
«Questo non li autorizza a trarre delle conclusioni affrettate».
Il mio angelo si alzò all'improvviso, lasciandosi vincere da un nervosismo che forse tratteneva da ore.
«Azaly non aveva il diritto di accusarmi di una cosa simile. Le ho dedicato la mia vita, ho rinunciato a tutto per starle accanto, e ora in pratica mi accusa di amare la mia protetta e fingermi innamorato di lei! Non potrei mai fare una cosa del genere! Come se non mi conoscesse meglio di chiunque altro, come se io stesso non sapessi cosa accade alle coppie miste!».
Aveva i pugni serrati e la mascella contratta, non lo avevo mai visto in quello stato. Capivo la sua rabbia per essersi sentito dire una cosa simile dalla propria ragazza, non potevo di certo biasimarlo per la sua reazione, ma... una storia d'amore tra di noi sarebbe stata così sbagliata? Certo, eravamo molto diversi, lui non apparteneva a questo mondo mentre a me il suo era precluso, ma in effetti non avevo idea di cosa sarebbe accaduto in quel caso.
«Ehm... per curiosità, cosa accade?» azzardai.
Mi inchiodò con lo sguardo, e qualcosa nella mia reazione dovette fargli capire che il suo nervosismo mi stava mettendo in difficoltà, perché si fermò per fare un lungo respiro e poi tornò a sedersi accanto a me, a spiegarmi con tutta la pazienza che riuscì a trovare ciò che per lui era un'ovvietà. La sua ala morbida mi sfiorava appena... avrei voluto cercare conforto tra le sue braccia, ma stavolta non avevo il coraggio di avvicinarmi più di così.
«Se uno dei due si innamora dell'altro, dovrà mantenere il segreto per lasciar seguire il naturale corso degli eventi» recitò a memoria. Aveva lo sguardo perso nel vuoto. «Se non ci riuscisse, o se il sentimento diventasse reciproco, si deve ancora provare a mantenere un rapporto naturale; i sentimenti non vengono puniti perché sono incontrollabili, ma se la coppia iniziasse una relazione allora verrebbe divisa per sempre. L'angelo sarà costretto a tornare nel suo mondo, senza poter mai più vedere la persona amata, dove soffrirà sia per la sua perdita, sia per il destino dell'altro, ovvero una solitudine totale senza più nessun angelo ad alleviarla».
Rimasi senza parole. Era orribile, non riuscivo a credere che considerassero l'amore una cosa così grave.
«Ora capisco perché sono così preoccupati» ammisi con amarezza.
«Posso capire la preoccupazione di Chris, ma Azaly non doveva farlo».
Lo guardai di sottecchi. Non potevo dargli torto... «Sei arrabbiato con lei?».
«Sì, lo sono. Ma so che ha agito così solo per paura, quindi non voglio litigarci». Povero Abel, nella sua voce percepivo tutta la frustrazione che questa situazione gli provocava. E non c'era nulla che potessi fare per aiutarlo...
*
Non riuscii a togliermi quei discorsi dalla testa per giorni interi: l'insinuazione di Chris e di Azaly, il tormento che avevano causato ad Abel, la triste condizione delle coppie "miste" e anche il dolore che provava ora Chris a causa mia.
Di lui non ebbi notizie per una settimana, e per tutto quel tempo Abel si rifiutò di incontrare Azaly, perfino la sera di capodanno, quando sia Chris che io saremmo stati impegnati.
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My Own Angel
FantasyLa giovane Sarah, rimasta sola al mondo ad appena 18 anni, vede materializzarsi davanti ai suoi occhi un ragazzo dalle ali piumate e lo sguardo dolce che si presenta come suo angelo, nato per starle accanto fino a che lei ne avrà bisogno. Dopo qualc...