La mattina successiva al chiarimento, mentre ero in classe, vidi attraverso le finestre che Abel e Azaly stavano discutendo animatamente. Non li avevo mai visti litigare in quel modo... Non potei fare a meno di preoccuparmi, così lì raggiunsi non appena terminate le lezioni, trovandoli ancora in piena discussione.
Già da lontano si vedeva che Azaly era sull'orlo delle lacrime e che Abel era indubbiamente arrabbiato con lei. Lui non si era accorto che mi stavo avvicinando, fissava la sua ragazza e sembrava che la stesse sgridando. Povera Azaly... avrebbe avuto bisogno del suo protetto accanto, ma lui era tutto preso da qualche discorso con Melanie e non si era accorto di nulla.
Non appena Abel mi vide, troncò la discussione, facendomi sentire tremendamente a disagio. Ero a solo qualche passo da loro e fortunatamente non c'erano altri umani vicino a noi.
«Ehm, disturbo?» chiesi stupidamente.
«Certo che no. Non mi ero accorto dell'ora, andiamo?» mi rispose freddamente.
Voleva lasciare a metà un litigio del genere? «Non ce n'è bisogno. Io vado avanti, voi chiarite e poi raggiungimi».
«No, vengo con te».
«Ma Abel...».
«Non importa, Sarah, non preoccuparti».
Azaly mi interruppe con un sorriso pacato, nonostante tutto. Era gentile a tentare di tranquillizzarmi, ma era tradita dalla sua stessa agitazione empatica.
«No. Non vi ho mai visti litigare così» mi impuntai per il bene di entrambi. «Io vado, ci vediamo dopo».
Il mio tentativo di aiutarli si rivelò una pessima strategia, perché fece reagire il mio angelo nel peggiore dei modi.
«Non ho intenzione di rimanere qui» si oppose. Poi prese il volo ed andò via senza aspettare una risposta, lasciando sia me che Azaly esterrefatte.
Non era normale, Abel non si intestardiva mai in questo modo. E probabilmente non era un caso che fosse accaduto proprio dopo quella nostra discussione.
«Non capisco, cos'è successo di tanto grave?» provai a chiedere all'angelo rimasto accanto a me. Azaly sembrava... esausta, oltre che preoccupata.
Non ottenni una vera risposta. Solo qualche rassicurazione a cui non credeva nemmeno lei. Decisi di restarle accanto fino all'arrivo di Chris per non lasciarla sola in quello stato, anche se mi sentivo così in ansia che avrei solo voluto correre dal mio angelo.
«State litigando spesso, ultimamente?» cercai di capire.
Ci eravamo sedute su una panchina in pietra lì vicino, dalla quale ero costretta a parlare guardando il nulla per non insospettire gli studenti in lontananza.
«Un po' più del solito, spero che sia solo un periodo. E' più teso, in questo periodo. Qualcosa non va». Come temevo...
Di sicuro dipendeva dal timore di Abel nei miei confronti, perciò era anche colpa mia. Avrei tanto voluto sapere se Azaly aveva di nuovo dei sospetti su di noi... ma in quel caso mi augurai che non lo avesse accusato come in passato, o sarebbe andata sempre peggio.
«Hai provato a parlarne con lui?» provai a indagare.
Sospirò. «Sì, e questo è quello che ho ottenuto».
Si appoggiò alla mia spalla, riuscendo in qualche modo a calmare anche me. Dopo tutto il tempo passato insieme al ritorno da scuola mi ero affezionata molto a lei... mi dispiaceva di saperla in quello stato.
«Credi che ci sia qualcosa che potremmo fare?» si preoccupò, senza nemmeno provare a chiedere se io ne sapessi qualcosa. Come se già conoscesse la risposta...

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My Own Angel
FantasiaLa giovane Sarah, rimasta sola al mondo ad appena 18 anni, vede materializzarsi davanti ai suoi occhi un ragazzo dalle ali piumate e lo sguardo dolce che si presenta come suo angelo, nato per starle accanto fino a che lei ne avrà bisogno. Dopo qualc...