[ LEXA ]
Lexa non riuscì a farne a meno. Doveva sapere.
"stai bene?" s'informò guardandola dritta negli occhi.
"sì. Erano solo due idioti" rispose Clarke abbozzando un sorriso
Lexa era turbata "non gli avrei mai permesso di toccarti. Di farti del male"
"lo so" rispose Clarke in un sussurrò
Si guardarono intensamente.
"che voleva dire quel tizio con "siete..." disse mentre con il dito ripeteva il gesto che aveva fatto lui poco prima.
Lexa scosse la testa e sorrise.
Sei proprio incredibile anche in una situazione del genere riesci a strappare un sorriso.
"siamo cosa? non ho capito" aggiunse confusa
Oh! piccola e ingenua Clarke.
"nulla. Come hai detto tu, erano solo degli idioti"
Poi Lexa si mise le mani nelle tasche del giubbotto com'era sua abitudine "andiamo" disse e s'incamminò.
Lexa camminava veloce. E Clarke con i tacchi faceva fatica a starle dietro. Lexa non se ne rese conto. Aveva la testa altrove. Stava ancora pensando a quei due. La situazione si poteva mettere male. Avrebbe tanto voluto dar loro una lezione.
"Lexa?" si sentì chiamare e tornò in se. Si voltò.
"non correre" le disse Clarke mentre la raggiungeva "io ho i tacchi" le fece notare
Lexa abbassò lo sguardo sulle scarpe ed era anche molto mortificata "mi dispiace. Scusami. Io ho il passo felpato. Sono abituata a camminare veloce e poi...poi avevo la testa da un'altra parte."
"stavi ancora pensando a loro?"
Lexa la guardò "non più" disse facendole un sorriso per poi farle segno di proseguire
Si rimisero a camminare, questa volta piano, ma Clarke prese una storta. Stava per cadere quando Lexa la prese al volo portandosela al petto.
"wow. Che riflessi" disse così vicina a lei
"ti fa male?" s'informò
"cosa?" chiese confusa
"la caviglia. Ti fa male?"
Clarke era talmente stordita dalla sua vicinanza che non sapeva rispondere. Voleva provare a fare un passo ma Lexa la teneva stretta a se.
"prova a muoverla"
Clarke obbedì e disse "ahi! Sì. Sì fa male"
"vieni spostiamoci in quella panchina la giù" e l'aiutò a raggiungerla "piano, piano. Ok ci siamo" L'aiutò a sedersi e s'inginocchiò davanti a lei.
Clarke rimase turbata e confusa.
"fammi dare un occhiata"
"non serve. Veramente, adesso passa" disse mentre allontanava il piede, visibilmente a disagio
"Clarke? Ricordi? Faccio palestra e anche difesa personale. Spesso in palestra capita di farsi male. Ci sono dei massaggi appositi per queste circostanze" dopo una pausa dove la guardò con intensità aggiunse "lascia che... ti allievi il dolore. Ti prego" la supplicò con le parole e lo sguardo
"ma...qualcuno potrebbe vederci" disse imbarazzata mentre si guardava in torno
"Clarke! Non facciamo nulla di male. È solo un massaggio" disse porgendo la mano in modo che lei potesse porgerle la caviglia
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The warrior in black
FanfictionLEXA una giovane ragazza di 19 anni è al primo anno di università. Lavora in un negozio di biancheria intima al centro commerciale. Pratica tanti sport diversi. Perde i genitori in un incidente stradale, e questo l'ha toccata veramente tanto. Cerca...