(Capitolo 36) Ok...gente. Dite tutti...cheese

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[ LEXA / CLARKE / MOLLY ]

Arrivate di fronte al pub...

"eccoci qua...siamo arrivate piccola..." disse Lexa involontariamente nel modo più spontaneo del mondo

Clarke che era ancora abbracciata a lei, sollevò lo sguardo e la fissò intensamente negli occhi

"mi piace" disse Clarke continuando a guardarla "mi piace quando mi chiami così...molto"

Lexa le sorrise in modo naturale, la avvicinò a se e le diede un bacio in fronte.

Entrarono. L'interno era silenzioso.

"Molly..." chiamò Clarke "Siamo noi Clarke e Lexa..."

Nessuna risposta...

"Molly ci sei?" disse Clarke andando verso la cucina

Proprio in quel momento Molly fece capolino dalla porta.

"oddio...Clarke...non ti aspettavo" disse la signora che indossando le cuffiette con la musica non l'aveva sentita entrare.

"Scusa non volevo spaventarti...che fai?" chiese, la sua solita curiosità, vedendola indaffarata a preparare qualcosa

"oh sto preparando la torta e i piatti per sta sera. Il compleanno ricordi?" chiese sapendo che il gruppo sarebbe andato li per suonare

"oh giusto...me ne ero dimenticata"

Poi Molly si sporse un po' e vide che Clarke non era da sola, ma c'era anche quella simpatica ragazza. E sorrise dicendo "si si...capisco chi ti fa dimenticare le cose."

Clarke arrossì...non sapeva cosa dire. E balbettò "ehm...si...ecco c'è anche Lexa. Non volevamo disturbare. Siamo qui solo per una cosa veloce"

Lexa che era rimasta dall'altra parte del pub. Si sentì osservata da entrambe e imbarazzata sollevò la mano per salutare.

Molly rise di gusto per l'imbarazzo di Clarke "tranquilla voi non disturbate mai" disse mentre la raggiungevano.

"Molly" salutò Lexa

"ciao cara..." disse fissandola e aggiunse "te lo hanno mai detto che sei molto alta?"

Lexa la fissò confusa...mentre Clarke capì al volo, e ridendo disse "Lexa...mi sa che Molly ti ha incastrato"

"in che senso?" chiese ancora confusa

"nel senso che adesso dovrai attaccarle, palloncini e gli auguri fatti di carta, alle pareti."

"già già...perchè usare la scala quando c'è una ragazza alta e volenterosa che mi può dare una mano?" disse Molly sorridente

Lexa fissò il tutto e capì. Quella sera ci sarebbe stato un compleanno, si rilassò e rise anche lei "nessun problema. Come posso dire di no ad una signora tanto gentile? Mi metto subito all'opera" poi si schiarì la voce e aggiunse "Clarke mi aiuti?" disse fissandola, la stava supplicando con lo sguardo. Si sentiva strana, come se la sola idea di stare anche solo per poco senza di lei la facesse star male. Vedeva il tutto come una mancanza. Eppure erano li a due passi, nella stessa stanza...

"certo" rispose tranquillizzandola

E insieme si misero ad aggiustare tutto...

Mentre sistemavano ridevano e scherzavano insieme...Lexa faceva delle facce buffe, mentre Clarke invece di gonfiare i palloncini respirava l'aria di quest'ultimi e faceva delle voci strane.

Molly si fermò ad ammirarle un po'. Quelle ragazze così sorridenti erano una gioia per gli occhi. Era bello vederle così felici. Soprattutto Clarke, quella ragazza aveva sofferto già così tanto. Era contenta che avesse trovato qualcuno che le facesse ritrovare la gioia di vivere. Anche se aveva il forte sospetto che anche quella ragazza avesse dei problemi. Il suo sguardo...da quando l'aveva incontrata, già dalla prima volta, era uno sguardo triste. Per quanto lei si sforzi, di non darlo a vedere. Per chi ci è passato, come lei, con il marito, riconosce subito una persona quando ha perso qualcuno. Quel dolore e quella tristezza che non ti abbandonano mai. Il destino le aveva fatte incontrare...pensò.

The warrior in blackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora