(Capitolo 69) Io...sono...H.E.D.A (seconda parte)

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ATTENZIONE: capitolo adatto per un pubblico adulto. I temi trattati sono attuali e  tosti perciò prima di leggere il capitolo siate in compagnia di un adulto.

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[ LEXA / CLARKE ]

Clarke scese le scale canticchiando…Aveva le cuffiette e non si era accorta della presenza di Lexa…

Lexa invece era seduta al tavolo della cucina che sgranocchiava dei cereali...la vide passare... una cosa attirò la sua attenzione…la piccola Clarke, con indosso solo le mutandine, mentre si versava qualcosa da bere...non solo stava canticchiando ma anche muovendo il suo bellissimo culetto a ritmo di musica…

Lexa smise di masticare e si mise ad osservare con interesse quella piacevole danza che Clarke stava facendo inconsapevole sotto il suo naso...sorrise…si alzò e la raggiunse, abbracciandola da dietro…

Clarke saltò all'aria spaventata "Lexa…" disse stupita della sua presenza per poi togliersi le cuffiette 

Lexa sorrise "ti aspettavi qualcun'altra?" Chiese curiosa 

"Scema" disse ridendo e aggiunse "cosa ci fai qui? Pensavo fossi in palestra" 

"Perfortuna sono in ritardo...altrimenti mi sarei persa questo meraviglio siparietto" disse parlando della sua danza, accarezzandole il didietro 

Clarke arrossì 

"Fammi andare va… altrimenti chi lo sente Titus…" le diede un bacio a stampo sulle labbra e poi aggiunse "magari questa sera quando torno…puoi fare una danza sexy tutta per me" la provocò, facendola diventare ancora più rossa, rise divertita e scappò via 

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[ LEXA / BOSS ]

Erano passate varie settimane da quando Lexa "lavorava" per il Boss...e altrettante in cui H.E.D.A rovinava i suoi piani e i suoi affari riprendendo e distruggendo la roba che mettevano in circolo…

Lexa era sempre al suo solito posto, appoggiata al muretto semibuio…

Un tizio si avvicinò a lei comprando della roba...e nel mentre uno degli scagnozzi del boss si avvicinò…

"Lo sai che sei proprio carina?" Disse il tizio che stava comprando 

"Ehi! Imbecille...prendi la roba, paga e vattene…" 

Il tizio non contento tentò  di tenergli testa dicendo "e tu che cazzo vuoi?" 

Ma lo scagnozzo non si scompose e reagì "...levati dai piedi…stronzo" 

"Come hai detto scusa?" Lo provocò ancora il tizio 

Lo scagnozzo stava per impugnare la pistola, che teneva nei pantaloni, dietro la schiena…

Lexa reagì o meglio la H.E.D.A che è in lei fermò il braccio dello scagnozzo prima che potesse estrarre la pistola e poi si voltò  verso il compratore e disse "amico...è meglio  che vai adesso…" 

Il tizio la fissò  e capì  che doveva allontanarsi...e lo fece…

"Non ti permettere di mettermi le mani addosso, mai più, puttana" disse lo scagnozzo liberandosi dalla sua presa…

Lexa lo fissò… questo ragazzo è un vero imbecille...pensò...e disse "chissà cosa penserà il tuo capo se gli fai fuori un cliente?" 

Mentre il tizio spaventato si allontanava, lo scagnozzo fissò Lexa dalla testa ai piedi cercando di capire cosa volesse il capo da una donna...e nervoso disse "il capo vuole vederti" e si incamminó verso il locale 

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