(Capitolo 46) La banda del supermercato (quarta e ultima parte)

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[ LEXA ]

Lexa si ritrovò davanti al centro commerciale. Un passo alla volta stava riprendendo la sua vita. E dopo il salto all'università con Clarke, per accertarsi di non aver perso l'anno scolastico, aveva deciso di sfidare la Regina di ghiaccio. Voleva sapere se aveva ancora un lavoro.

Si bloccò davanti all'ingresso dove c'era una guardia che sostituiva Peppe. Una volta Peppe gliel'aveva presentato. Ma non ricordava il nome. Il ragazzo aveva una barba alle primizie. Occhi azzurri e capelli biondi. Era giovane sui vent'anni circa. Con questo impiego si pagava gli studi. Ad ogni ragazza che passava con il suo sorriso smagliante faceva una strage. Lo salutò...

"buongiorno"

"buongiorno Lexa." sorriso a trentadue denti che sparì nell'istante in cui i suoi occhi incrociarono quelli tristi di lei "mi dispiace per Peppe" disse

"già, è così strano non vederlo all'ingresso"

"sai! Con i colleghi abbiamo deciso di andare dal nostro capo. Dovevi vederci eravamo tutti li...gli abbiamo parlato e convinto a non licenziarlo."

Lexa era sorpresa "davvero?"

Il ragazzo rise e disse "sì...è stato pazzesco. Credo che...sia stato merito suo...del misterioso personaggio intendo. Ecco... non so spiegarti ma era tutto come...che farebbe il misterioso personaggio? E poi ci siamo dati la risposta. Lui non lo farebbe mai licenziare. Giusto? Ci siamo detti. E così abbiamo trovato il coraggio di andare dal nostro capo. E lui...lui era d'accordo."

Lexa non sapeva cosa dire...era, davvero, molto sorpresa. Sia per via di ciò che il misterioso personaggio stava diventando per le persone. Un esempio, un modello da seguire. Grazie al misterioso personaggio le persone stavano, finalmente, trovando il coraggio di fare la cosa giusta. Sia per ciò che era successo, Peppe non avrebbe perso il lavoro, non sarebbe stato licenziato. Almeno non dal centro commerciale.

Sorrise e disse "è fantastico. Peppe è fortunato ad avere dei colleghi come voi"

Il ragazzo sorrise ancora, era contento.

E sia per Lexa che per il misterioso personaggio quel sorriso era importante. Quel sorriso la ripagava di tutti gli sforzi e sacrifici che faceva. Adesso sapeva che tutto ciò che faceva non era invano.

"grazie" disse Lexa fissandolo

Il ragazzo non capì e chiese "per cosa?"

Ma Lexa non rispose, non poteva rispondere. Il ragazzo non avrebbe capito. E con un sorriso sulle labbra si allontanò...

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[ LEXA / REGINA DI GHIACCIO ]

Lexa si ritrovò di nuovo lì...doveva ammettere a se stessa che non ci teneva molto a tornare sotto le grinfie di quella stronza antipatica. Ma era anche vero che le servivono i soldi per pagare le bollette e tutto il resto. E non tutti sono propensi ad aggiungere al proprio staff una ragazza senza laurea, senza famiglia e senza molte conoscenze.

La cosa strana della Regina di ghiaccio era che (quando Costia le aveva parlato di quel lavoro) lei non le aveva fatto tante domande. E questo l'aveva insospettita un po'. Era come se già la conoscesse...ma come poteva essere? Non si erano mai viste. Era giovane ed inesperta eppure lei, donna molto precisa e attenta, l'aveva assunta praticamente subito.

Era ferma sulla porta e attese...lo voleva fare sul serio? Infondo non l'aveva vista. Era di spalle che serviva una signora, o almeno ci provava. Questo voleva dire solo una cosa non aveva trovato una sostituta. Si ricordò del cassetto aperto qualche giorno fa...era pieno zeppo di bollette non pagate e in più doveva trovare abbastanza soldi per la casa. Forse se pagava la ditta, loro non si sarebbero presi la casa.

The warrior in blackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora